Nome, in religione, del biblista Taddeo Cucchi (Chiari, Brescia, 1495 - Foligno 1555). Benedettino (1517), abate a Pontida e a Cesena, partecipò (1546-47) al Concilio di Trento; fu vescovo di Foligno (1547). [...] Dei molti scritti, è notevole la Vulgata editio Novi et Veteris Testamenti (1541-42), in cui I. si propone di perfezionare la Vulgata, in base al raffronto con i testi originali e con l'aggiunta di scolî; ...
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Pittore fiorentino (m. 1396), figlio di Taddeo. Fra le sue opere più note, eseguite con aiuti, ricordiamo gli affreschi della Leggenda della Croce nel coro di S. Croce in Firenze; dopo il 1374, parte di [...] quelli delle Storie di Anacoreti della cappella Castellani nella stessa chiesa e quelli della Leggenda della Sacra Cintola nella cappella omonima nel duomo di Prato (1392-96). Ormai stilisticamente lontano ...
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GADDI, Luigi
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, entrambi appartenenti a importanti famiglie di mercanti e banchieri, nacque a Firenze il 28 febbr. 1492.
Il G. ebbe [...] .
Si sposò due volte - con Caterina Gomiel, e con Claudia Savelli - ed ebbe numerosi figli: Paola, Alessandro, Costanza, Taddeo, Camilla, Cassandra, Antonia e Caterina.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Notarile antecosimiano, 1230, c. 171 ...
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BARBERINI, Carlo
Alberto Merola
Figlio di Taddeo e di Anna Colonna, nacque a Roma il 10 genn. 1630. Seguì nel 1646 insieme ai fratelli il padre e lo zio Francesco nella loro fuga in Francia quando questi, [...] dopo l'elezione di Innocenzo X, si trovarono costretti ad abbandonare Roma di fronte alle iniziative del nuovo pontefice contro la famiglia Barberini. Morto il padre il 14 nov. 1647 a Parigi, il B., primogenito, ...
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Pittore (Genova 1584 - Milano 1630), figlio di Taddeo. Tra le sue opere più note: in Genova, gli affreschi nelle chiese dell'Annunziata del Guastato e del Gesù (col fratello Giovanni Battista), in S. Sisto, [...] in S. Domenico e nei palazzi Pallavicini e Spinola; a Sampierdarena, la decorazione del salone del palazzo Spinola, che è ritenuta la sua opera migliore ...
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PEPOLI, Giovanni
Massimo Giansante
PEPOLI, Giovanni. – Figlio primogenito di Taddeo di Romeo e di Bartolomea Samaritani, Giovanni Pepoli nacque a Bologna verso il 1310.
Dopo di lui, Taddeo ebbe altri [...] 340). Giovanni Pepoli morì a Pavia il 28 agosto 1367 e fu poi trasportato a Bologna e sepolto nell’arca del padre Taddeo (Corpus chronicorum Bononiensium, III, 1839, pp. 212 s.). Di lì a poco anche Giacomo, morto a Forlì il 23 settembre 1367, avrebbe ...
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CIONE, Giovan Pietro
Mario Bencivenni
Figlio di Taddeo e originario di Lugano, il C. fu attivo, come scultore e architetto, nei primi tre decenni del XVI sec. in alcumimportanti centri dell'Umbria. [...] faciendum et fabricandum lapides concios pro cimasis et basis et ornamenti dicte ecclesie" (Foligno, Arch. notarile, rogito di Taddeo Angelelli, 23 dic. 1513: Rossi, 1877).
Spostatosi a Spoleto nel 1515, realizzò la sua opera più nota, probabilmente ...
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CURRADI, Francesco
Ludovica Trezzani
Figlio dello scultore Taddeo di Francesco detto Battiloro e di Stella Ghini, nacque a Firenze nel 1570.
La prima formazione avvenne, secondo il Baldinucci (1681-1728), [...] nella bottega di G. B. Naldini, che avrebbe affidato all'allievo parte dell'esecuzione della Purificazione della Vergine dipinta nel 1584per la cappella di Amerigo da Verrazzano in S. Niccolò Oltrarno ...
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PEPOLI, Giacomo
Massimo Giansante
PEPOLI, Giacomo. – Figlio terzogenito di Taddeo di Romeo e di Bartolomea di Bonifacio Samaritani, Giacomo Pepoli nacque a Bologna verso il 1315.
Nulla sappiamo dell’infanzia [...] di A. Sorbelli, II-III, RIS2, XVIII, pt. 1, Bologna 1938-1939; G. Antonioli, Conservator pacis et iustitie. La signoria di Taddeo Pepoli a Bologna (1337-1347), Bologna 2004; A.L. Trombetti Budriesi, Bologna 1334-1376, in Storia di Bologna, 2, Bologna ...
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BENCI, Lorenzo
Eugenio Ragni
Figlio di Giovanni di Taddeo (il padre, ufficiale "a vendere gli beni de' ribelli" nel maggio del 1380 e priore per il bimestre novembre-dicembre di quello stesso anno, [...] (cod. Laurenziano Tempi 2, c. 161 r), mostra ch'egli doveva essere già adulto ("Compiei di rassemprarlle io Lorenzo di Giovanni di Taddeo Benci de' Baroni da Signa abitanti in Firenze il dì XIIj di luglio 1399"). Del 1431 o '32 è la nota in calce ad ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...
pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, spec. di quello femminile, in quanto...