Scultore e architetto fiorentino, figlio di Arnoldo maestro lombardo, è ricordato nel 1351 per gl'intagli che ornano gli stipiti e le colonnette dei finestrati del campanile del duomo di Firenze; in seguito, [...] con Taddeo Gaddi e Andrea Orcagna, appare nei consigli dell'Opera, di cui divenne capomastro nel 1358, insieme con Francesco Talenti. Nel 1361 gli fu allogata la Madonna col Figlio e gli Angioli dell'oratorio della Loggetta del Bigallo, che appare ...
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Medico, figlio di Buono o Bruno Del Garbo, professore di medicina a Bologna; praticò a Firenze al principio del sec. XIV, dopo avere studiato medicina a Bologna ed essere stato allievo di suo zio, il celebre [...] Taddeo Alderotti, e avere per qualche tempo insegnato a Siena. Fu medico di grandissima fama. La più nota fra le sue opere è il Dilucidarium Avicennae (Ferrara 1492). Ebbe gravi contese con Cecco d'Ascoli da lui attaccato in una sua opera Enarratio ...
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MANFREDI, Astorgio
Isabella Lazzarini
Secondo di questo nome; signore di Faenza con i fratelli Guido Antonio (sino al 1448) e Gian Galeazzo (sino al 1466), nacque l'8 dic. 1412 da Gian Galeazzo e da [...] Imola e tenendo per sé e per il fratello Gian Galeazzo il vicariato di Faenza e la contea di Val di Lamone. Mentre Taddeo partiva per Firenze, il M. fu assoldato dal Comune di Bologna in occasione di nuovi tumulti scoppiati in città per il tentativo ...
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MANFREDI, Carlo
Isabella Lazzarini
Nacque nel 1439 da Astorgio (II) e da Giovanna Vestri di Ludovico conte di Cunio, primogenito di quattro fratelli e due sorelle. Fu il secondo signore di Faenza con [...] Imola: nel 1456 il M. fu inviato dal padre a Milano per difendere i loro diritti contro i reclami e le lagnanze di Taddeo. Tra il 1460 e il 1461 il M. era nuovamente a Milano, dove viveva alla corte sforzesca con la semplice qualifica di gentiluomo ...
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Incisore. Nacque nel Trentino, presumibilmente verso la metà del sec. XVI, morì a Roma intorno al 1600. Di lui in Roma si hanno notizie a partire dal 1575. Trasse le sue stampe per lo più dalle opere di [...] Taddeo e Federico Zuccari, e per la maniera dell'incidere tenne a modello l'olandese C. Cort, col quale talvolta sembra perfino identificarsi. Ebbero grande fortuna due serie di stampe, che egli pubblicò in forma di volume: nel 1579 (Roma), cinquanta ...
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Famiglia bolognese che si fa risalire a un Pepulo menzionato in un documento del 1202. I P. si affermarono a Bologna (sec. 13º) con Romeo (m. Avignone 1324) che venne esiliato (1321) dopo il fallito tentativo [...] sua autorità anche da Benedetto XII, da cui ebbe il titolo di vicario della Santa Sede (1340). I figli di Taddeo, Giacomo e Giovanni, cedettero Bologna all'arcivescovo Giovanni Visconti (1351); i successivi tentativi dei P. per riprendere la signoria ...
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CENNINI, Cennino di Drea
B.S. Tosatti
Pittore tardogotico toscano, nativo di Colle Val d'Elsa, noto principalmente come trattatista.Allievo di Agnolo Gaddi, nella cui bottega rimase per dodici anni, [...] in trasparenza nel trattato: sia per il colorismo ("[Agnolo] colorì molto più vago e fresco che non fe' Taddeo suo padre", Libro dell'arte, LXVII) e per le soluzioni scenografiche, lontane dal razionalismo spaziale giottesco ("conviene [...] trovare ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] laddove P῾awstos Buzand (III 14) afferma esserci la madre di tutte le chiese dell’Armenia, cioè la sede apostolica di Taddeo.
Sappiamo che nel viaggio di ritorno Gregorio porta con sé le reliquie di Giovanni Battista (prese a Cesarea) e quelle del ...
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BRIGNOLE, Nicolò
Maristella Ciappina
Nacque a Genova attorno alla metà del sec. XV, come si può dedurre da un documento del 10 luglio 1459 in cui il padre, notaio Silvestro fu Francesco, dichiara l'ammontare [...] della dote della moglie, Benedettina Zoagli di Taddeo. Il B. ebbe due fratelli maschi, Genesio e Giorgio. Unitosi in matrimonio con Pieretta Senarega di Ambrogio, ne ebbe tre figli: Girolamo, Giovanni Battista e Franceschetta, che venne data in ...
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Alighieri, Cione
Renato Piattoli
Figlio di Brunetto; nel nome forse si rinnovò quello del nonno Bellincione o quello dell'omonimo cugino del ramo degli Alighieri del Bello (v.).
C. già nel 1290 doveva [...] esercitare un'attività in proprio, poiché teneva in affitto da Taddeo di Buoso dei Donati dei locali nei pressi della Torre della Castagna, di fronte alla quale stavano le case dei due rami degli Alighieri.
Aderente come D. e gli altri Alighieri del ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...
pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, spec. di quello femminile, in quanto...