TINNOLI, Giovanni.
Lorenzo Sacchini
– Nacque a Perugia nel 1529, presumibilmente nel mese di ottobre (Valeriani 1964-1965, p. 44, da Polione. Risulta sconosciuto il nome della madre.
Appartenente a [...] di alto spessore politico, culturale o artistico, quali Maffeo Barberini (poi papa Urbano VIII), Giovan Battista Marino e TaddeoZuccari. Tinnoli prese il nome di Cieco insensato e scelse come sua impresa uno sparviero che sfrega sugli occhi una ...
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DURANTE, Annibale
Stephen Paul Fox
Di origine fiamminga, fu attivo a Roma nella prima metà del XVII secolo come pittore, decoratore e doratore. Benché non si conoscano né la data di nascita né quella [...] per i quattro tondi di Francesco Albani, quella per la Sibilla del Domenichino, quella per il Cristo tra angeli di TaddeoZuccari.
Ancora al seguito del Vasanzio, intorno al 1618, il D. prese parte alla decorazione di un'altra proprietà di Scipione ...
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BERTUCCI, Giacomo, detto Iacopone da Faenza
Ennio Golfieri
Ultimo dei figli maschi di Giovan Battista il Vecchio, nacque a Faenza intorno al 1502. Fa testimonianza in patria per la prima volta nel 1527. [...] trovava sicuramente nel 1546, e forse anche a Firenze. In questo periodo è da collocare l'alunnato presso di lui di TaddeoZuccari, come dice il Vasari che era in buoni rapporti col Bertucci.
Ritornato a Faenza, il B., orientato decisamente verso la ...
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BERTELLI, Luca
Fabia Borroni
Incisore, tipografo, editore calcografico e mercante di stampe, operante a Venezia nella seconda metà del sec. XVI (fra il 1560 circa e il 1582 come incisore ed editore [...] , Giulio Clovio (Crocifissione), Gir. Muziano (Pianto sul Cristo morto, 1567), Fed. Zuccari (Annunciazione con i profeti, in coedizione con Lorenzo della Vaccheria), TaddeoZuccari (Vergine al tempio), Perugino e Raffaello (Apparizione di Cristo a s ...
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ARMENINI, Giovan Battista
Giovanni Previtali
Figlio di Pier Paolo, nacque a Faenza nel 1530 e fu pittore e letterato. In gioventù viaggiò molto per l'Italia; fu a lungo a Roma (1555-1556) - dove pare [...] ponte alle più tarde opere di G. B. Paggi (1591)e F. Zuccari (1607). A parte la teoria, l'opera dell'A. è importante anche per , Giulio Romano, Perin del Vaga, Polidoro da Caravaggio, TaddeoZuccari, Francesco Salviati, ecc.).
Bibl.: A. Cappi, Prose ...
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DOLCI (Dolce, De la Dolce), Luzio (Lucio)
Corrado Leonardi
Figlio del pittore Ottaviano e di Pantasilea (Urbania, Arch. comun., Arch. ant. civilia B. 20, cc. 14-16), operava già nel 1536: presumibilmente [...] a Roma il concittadino Giustino Episcopi chiamato a lavorare con TaddeoZuccari e con Perin del Vaga. Da quella data i chiesa di S. Chiara di Cagli, "sullo stile della scuola dello Zuccari" (G. Buroni, Cagli-Monumenti e pitture, Città di Castello ...
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ALBERTI, Cherubino
Isa Belli Barsali
Pittore, figlio di Alberto di Giovanni, nacque a Borgo Sansepolcro il 24 febb. 1553. Si formò in quell'ambiente manieristico fiorentino e romano che precede l'accademia [...] , rovinò nel 1588.
Attivo e stimato incisore, lasciò circa iSo rami incisi da vari pittori del '500 (Michelangelo, TaddeoZuccari, Polidoro da Caravaggio, ecc.), le incisioni dai dipinti della Farnesina (1579-1582), i disegni dei monumenti di Roma ...
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Incisore. Nacque nel Trentino, presumibilmente verso la metà del sec. XVI, morì a Roma intorno al 1600. Di lui in Roma si hanno notizie a partire dal 1575. Trasse le sue stampe per lo più dalle opere di [...] Taddeo e Federico Zuccari, e per la maniera dell'incidere tenne a modello l'olandese C. Cort, col quale talvolta sembra perfino identificarsi. Ebbero grande fortuna due serie di stampe, che egli pubblicò in forma di volume: nel 1579 (Roma), cinquanta ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] guelfa e datasi al legato papale, poi da lui passata a Taddeo Pepoli, era adesso mal governata dai suoi figlioli: e da Cambiaso, Bartolomeo e Vincenzo Carducci, Pellegrino Tibaldi, Federico Zuccari; e scultori quali Iacopo da Trezzo, Leone e Pompeo ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] verso il mezzogiorno: Daniele da Volterra, che sembra seguisse la pratica di Michelangiolo, e Cecchin Salviati; gli Zuccari, Federigo e Taddeo; il Cavalier d'Arpino, che si spinge fino a Napoli, ove il leccese Belisario Corenzio si napoletanizza del ...
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pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, spec. di quello femminile, in quanto...