ROMA - Iconografia
S. Maddalo
Un'iconografia della città di R. - intesa come immagine che si proponga, attraverso morfologie figurative di matrice diversa, di significare la città - nacque in età tardoantica [...] , pp. 45-46; Maddalo, 1997, pp. 130-131). Il primo, la veduta dipinta da TaddeodiBartolo (1413-1414) nel Palazzo Pubblico di Siena, nel soprarco di passaggio dall'anticappella, affrescata con le Virtù e gli Uomini illustri, alla cappella con scene ...
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SAN GIMINIANO
E. Guidoni
S. Manacorda
SAN GIMIGNANO Cittadina della Toscana in prov. di Siena. La prima formazione e i successivi sviluppi di S. furono legati alla presenza di una via di grande comunicazione [...] reca in grembo la città turrita e otto miracoli (1393-1394) diTaddeodiBartolo.
Nel Mus. d’Arte Sacra, uno scomparto di polittico, detto Madonna della rosa, firmato da Bartolodi Fredi e datato al settimo decennio del Trecento, è un raro esempio ...
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PUNZONATURA
M. Frinta
Decorazione di superfici dorate ottenuta tramite uno strumento metallico con l'estremità incisa (punzone) e utilizzata soprattutto in pittura per creare i motivi che ornavano le [...] Aretino. Gabriele poté lavorare a Lucca con i pittori locali Giuliano di Simone e Angelo Puccinelli e a Pisa con TaddeodiBartolo, che vi soggiornava. Tuttavia tale genere di distribuzione dei compiti fu certamente un'eccezione e la norma fu molto ...
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AUTORITRATTO
P.C. Claussen
Nel Medioevo l'a. non costituisce un genere autonomo, anche se secondo una tradizione, non si sa quanto veritiera, Giotto avrebbe dipinto il proprio ritratto con l'aiuto di [...] ; ma anche un qualsiasi santo protettore poteva trasformarsi nell'a. segreto di un artista, come nel caso dell'apostolo Giuda Taddeo nell'Ascensione diTaddeodiBartolo nel duomo di Montepulciano (ca. 1400).
Bibl.: J. Prochno, Das Schreiber- und ...
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LASINIO, Carlo
Valeria Di Piazza
Figlio di Gian Paolo, giureconsulto, nacque a Treviso il 15 febbr. 1759. Secondo quanto riferisce Federici, suo primo biografo, dopo aver studiato pittura all'Accademia [...] 1812 dovette organizzare il prelievo e il trasporto di alcune opere raccolte nel Camposanto, tra cui alcune di importanza eccezionale come le tavole di Cimabue e di Giotto, il polittico diTaddeodiBartolo, che furono inviate a Parigi su richiesta ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico diBartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] confutazione della notizia vasariana, che era stata ampliata dalle ipotesi genealogiche di Romagnoli (p. 440), di una parentela, con annesso alunnato, tra il pittore TaddeodiBartolo e il Ghezzi. La prima testimonianza relativa all'artista data al ...
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BARNA.
E. Carli
Pittore senese del 14° secolo. Le più antiche notizie di un pittore "el quale fu chiamato Barna" sono fornite, nel secondo dei suoi Commentari (ca. 1450), da Lorenzo Ghiberti, che lo [...] nell'edizione del 1568, doveva contenere il suo ritratto, peraltro mancante, al pari di quelli di Cavallini, di Giovanni da Ponte, di Duccio e diTaddeodiBartolo). Vasari descrive con "somma lode" la scena del condannato a morte come facente parte ...
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PIETRO di Puccio
Giampaolo Ermini
PIETRO di Puccio. – È ignota la data di nascita di questo pittore e mosaicista orvietano (per i dubbi identitari: Ermini, 2007, pp. 212 s.), la cui attività documentata [...] l’Opera del duomo un cofanetto per le ostie sistemato dall’orafo Meo di Ventura (Fumi, 1891, p. 390), con cui collaborò ancora in Cosmografia e Storie della Genesi) e il senese TaddeodiBartolo (Incoronazione della Vergine).
I dipinti vantano una ...
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COLA di Petrucciolo (Petruccioli)
Serena Padovani
La personalità di C. era del tutto sconosciuta quando G. Rosini (1841) riferiva la firma "Cola de Urbevetere" letta su un quadretto di una collezione [...] metà del Trecento, ristabilisce tuttavia innegabili rapporti con Siena nella persona diTaddeodiBartolo. E la presenza del gruppo di pittori orvietani negli oratori dell'eremo di Belverde, in territorio senese, influenza in modo ancora da valutare ...
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CRISTOFORO di Iacopo (Cristoforo da Bologna)
Serena Padovani
Di questo pittore ("alias el biondo pictor", come viene chiamato in un documento bolognese dell'anno 1410) le fonti, a cominciare dal Vasari [...] , variamente attribuite a scuola fiorentina (Vari Marle, 1924), a scuola senese con riflessi diTaddeodiBartolo (Serra, 1920) o a scuola bolognese (Serra, 1929), finché furono riconosciute a C. dal Longhi (1934). Esse mostrano uno stretto rapporto ...
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