Filologo russo (n. nel governatorato di Novgorod 1839 - m. Roma 1907). Fu prof. di letteratura latina (studî su Tacito, Orazio, ecc.) nelle univ. di Odessa, Kazan´, Kiev, Pietroburgo e di nuovo Odessa; [...] nel 1862 si recò a Roma per dedicarsi a studî di archeologia preistorica. Trattò anche di problemi storico-politici dell'Europa contemporanea. Tra le molte opere: De Siculorum origine, 1898; Vvedenie v ...
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Cavaliere romano (69 a. C. circa - 8 a. C.), di antichissima e nobile famiglia etrusca di Arezzo (in Tacito, Ann. VI, 11, ha il gentilizio Cilnio). Fu uno dei più ascoltati consiglieri di Ottaviano; tra [...] i principali autori dell'accordo di Taranto del 37, fu, durante la guerra con Sesto Pompeo e dopo, il rappresentante di Ottaviano a Roma e in Italia. Quando Ottaviano divenne Augusto, M. si trasse in disparte, ...
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Siracusano, uno degli scrittori della Storia Augusta, del principio del sec. 4º. Gli sono attribuite le vite di Aureliano, Tacito, Floriano, Probo, Caro, Numeriano e Carino e degli usurpatori Firmo, Giulio, [...] Saturnino, Proculo ...
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Letterato e uomo d'armi spagnolo (Alicante 1567 - Madrid 1637); fu ambasciatore in Inghilterra e governatore del Milanese. Tradusse Tacito, scrisse un'opera storica su Las guerras de los Estados Bajos [...] (1629) dal 1588 al 1599, di grande valore storico, essendo stato l'autore testimone attivo dei fatti narrati ...
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Filologo classico (Susa 1863 - Torino 1925). Fu prof. all'univ. di Torino e direttore del Bollettino di filologia classica. Curò notevoli edizioni commentate: Quintiliano (1892), Tacito (1901), Marziale [...] (1901), Minucio Felice (1910 e 1916) ...
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Erudito (Firenze 1529 - ivi 1606). Dopo aver atteso con scarso successo alla mercatura, si diede a studî prevalentemente storici ed economici. Famosa, per la concisione in gara con l'originale, la sua [...] traduzione di Tacito (1º libro degli Annali 1596; tutte le opere, post., 1637), condotta con lo stesso stile la riduzione dei De origine ac progressu schismatis anglicani libri tres pubblicati nel 1585 (Scisma d'Inghilterra fino alla morte della ...
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Erudito (Siena 1542 - Sarteano 1625). Trascorse a Roma la maggior parte della vita come segretario di varî cardinali. Aperto sostenitore della parlata senese, ne fece sfoggio in una traduzione di Tacito [...] (1603; 10a ed. 1665) e, successivamente, in un Dittionario toscano (1614; 10a ed. 1691), che suscitarono accese polemiche ...
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Uomo politico e generale nato a Forum Iulii (Fréjus) nel 40 d. C., morto nel 93, forse avvelenato per ordine dell'imperatore Domiziano. La sua vita è narrata dallo storico Tacito, che ne era il genero. [...] Tribuno della plebe (66), pretore (68), legato di Vespasiano in Aquitania (74-76), consul suffectus e pontefice, fu poi legatus Augusti pro praetore in Britannia, ove procedette alla sottomissione di molte ...
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Console suffetto (tra l'83 e l'85 d. C. circa), proconsole d'Africa verosimilmente negli anni 98-99, fu condannato nel 100 per estorsione, in un processo in cui Plinio il Giovane e Tacito sostennero l'accusa. ...
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Letterato inglese (n. Bradley 1549 - m. 1622). Segretario di Elisabetta I, alla quale probabilmente insegnò il greco, fu uno degli insigni studiosi incaricati di redigere la Authorized version della Bibbia. [...] Tradusse le Storie di Tacito (1591) e pubblicò un'eccellente edizione della Ciropedia di Senofonte (1613). ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...