GIORGIOLI, Francesco Antonio
Michela Becchis
Figlio di Giovanni Pietro e Maria Sibilla Buzzi, nacque intorno al 1655 nel Canton Ticino.
La data della sua nascita non è riportata nei registri parrocchiali [...] presenza del G. nel 1678 a Milano da dove spedì un disegno che proveniva dalla bottega di Michele Angelo Vanelli per un tabernacolo da eseguire a Meride, ma non è chiaro se l'artista lavorasse in questa bottega o fosse semplicemente amico del pittore ...
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LANINO
Alessandro Serafini
Di questa famiglia di pittori, attivi a Vercelli nel corso del XVI e XVII secolo, si hanno notizie quasi esclusivamente sui tre figli di Bernardino: Cesare, Pietro Francesco [...] da Vercelli potrebbe risalire al marzo 1576, quando sull'altare della parrocchiale di S. Agostino a Torino fu posto un suo tabernacolo dipinto (Ragusa, pp. 231 s.). Nel 1579 sottoscrisse un contratto per un'ancona con la Pietà e i ss. Giorgio e ...
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CARATTONI
Giorgio Lise
Famiglia di incisori attivi nei secc. XVII-XIX.
Girolamo, figlio di Agostino, nacque a Riva di Trento presumibilmente intorno al 1757-60; insieme con il fratello Francesco ereditò [...] Pitture a fresco della cappella di S. Silvestro,vicino alla chiesa dei SS. Quattro Coronati (1820 c.); Tabernacolo di S. Paolo fuori le mura e tabernacolo dell'altar maggiore di S. Giovanni in Laterano (1830 c.); Ponte di ghisa sul Naviglio interno a ...
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BISSONE (Bissoni), Domenico (Gian Domenico)
Giovanna Terminiello Rotondi
Figlio di Francesco Gaggini, probabilmente scultore, nacque a Bissone sul Lago di Lugano intorno alla metà del sec. XVI.
Gli [...] momento alcuni lavori di intaglio, in cui egli si rivela in possesso di una buona tecnica: ricordiamo, per esempio, il tabernacolo della chiesa di S. Giovanni Battista a Pieve di Teco. Nel 1607 gli venne commissionata dall'oratorio di S. Croce in ...
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EUSEBIO di Iacopo (o di Giapeco) Cristoforo (Eusebio da San Giorgio)
Corrado Fratini
Nacque a Perugia intorno al 1465 da Iacopo, speziale all'insegna dì S. Giorgio (da cui il soprannome), che aveva [...] di la tavola di S. Benedecto quale ha posta in chiesa presso la porta e ancora per ingessatura e imbiancatura del tabernacolo ..." (Manari, 1865).
Nel 1494 E. fu eletto per la prima volta camerlengo dell'arte dei pittori. L'anno successivo, insieme ...
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CAMPI (Campo), Galeazzo
Silla Zamboni
La data di nascita di questo pittore cremonese può essere collocata intorno all'anno 1470 (Monteverdi, 1940-41; Puerari) valutando il percorso della sua attività, [...] il 30 dic. 1517 i due fratelli ricevono in pagamento 301 lire imperiali per aver dorato e dipinto l'ancona e il tabernacolo dell'altar maggiore (opera perduta). A Sebastiano sono stati riferiti affreschi in un ambiente dell'ex convento di S. Abbondio ...
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PIROVANO, Ernesto
Daniele Galleni
PIROVANO, Ernesto. – Nacque a Milano il 30 marzo 1866, secondogenito di Cesare, scultore in legno, e di Virginia Manzoni, la cui famiglia era proprietaria di un’impresa [...] 1881 l’Accademia di Brera, dove seguì i corsi di ornato e di architettura. Tra le sue prime opere è ricordato il tabernacolo in bronzo e argento per l’altare maggiore della chiesa di S. Eustorgio, fatto tradizionalmente risalire al 1893, ma per il ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] ricerche più impegnate e aperte a notevoli sviluppi del Cigoli e del Pagani, studiosi del Correggio e del Barocci. Il tabernacolo sull'angolo del palazzo del podestà in via Ghibellina con L'elemosina di s. Bonoventura, dipinto secondo il Baldinucci ...
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GIOVANNI di Martino da Fiesole
Andrea Franci
Non si conoscono i dati biografici di questo scultore originario di Fiesole, attivo tra Venezia e la Toscana nella prima metà del Quattrocento. La prima [...] des Quattrocento, in Jahrbuch der Kunsthistorischen Sammlungen in Wien, n.s., IV (1930), pp. 62-68 e passim; H. Dell Wing, Un tabernacolo degno di nota a Firenze, in Antichità viva, VIII (1969), 2, pp. 52-64; G. Goldner, The tomb of Tommaso Mocenigo ...
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ANDREA di Onofrio (Andrea Nofri), detto Andrea da Firenze
Oreste Ferrari
Nacque nel 1388 a Firenze, ove iniziò la sua attività di scultore. È ricordato per la prima volta in un atto di pagamento del [...] e di Giovanna II d'Angiò, quella della Prudenza e le figurine allegoriche nelle nicchiette del secondo e del terzo ordine del tabernacolo.
Ad A. (che il De Dominici ed altri antichi scrittori napoletani ricordano con il nome di Andrea Ciccione) era ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...