tomba Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali (cadavere, ossa, ceneri) di una o più persone.
L’antichità
La t. è punto di riferimento [...] accostato al muro e talvolta sormontato e protetto da un’arcata, sostenuta da colonnette, o da un’edicola o tabernacolo contenente un’immagine religiosa. Tale struttura diviene, specie dal Rinascimento, piuttosto complessa, anche a più ordini e con ...
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SHAMASH (sumerico Utu, Babbar "splendente"; accadico Shamash "sole")
A. Bisi
Nome dato dai Semiti di Mesopotamia alla divinità solare che i Sumeri chiamavano Utu o Babbar.
S. è detto figlio di Sin (v.) [...] uomini-tori, nell'atteggiamento tipico delle stele di Hammurapi, ma senza i fasci di raggi uscenti dalle spalle: è dentro un tabernacolo formato dal corpo di un serpente la cui testa segue il contorno del soffitto e viene a poggiare sul capitello a ...
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TERSITE (Θερσίτης)
E. Paribeni
Nell'antico mondo epico T. è quello che i moderni chiamano l'antieroe, il personaggio brutto, vile, offensivo che deve dare lo stacco necessario alla programmatica, uniforme [...] In questa grande figurazione l'urto viene a scaturire dall'opposizione tra l'altera melanconia di Achille isolato al centro nel tabernacolo come sotto la tenda, la furia compressa di Diomede e il corpo insepolto di T. giacente in primo piano, il capo ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] il rivestimento decorativo fisso. Può essere sormontato dal ciborio (➔). Dopo il Concilio di Trento, sull’a. è posto il tabernacolo eucaristico: di forme via via più complesse, spesso in forma di piccolo tempio, di dimensioni a volte monumentali (fig ...
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VASI
Luigi GIAMBENE
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. L'industria dei vasi, in pietra, in metallo, ma sopra tutto in argilla, ha nell'antichità un'importanza assai grande, non solo per la copia dei prodotti fabbricati e pervenuti [...] dei Riti, 31 agosto 1867).
In senso più largo vanno considerati come sacri i vasetti per gli oli sacri e il tabernacolo. Questo, così per la forma come per la materia permette grande varietà; però si prescrive che sia costruito artisticamente, chiuso ...
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Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra)
K. Michalowski
Oasi con città nel deserto siro-arabico, circa a metà strada fra il mare e l'Eufrate. P. è il nome della città e dell'oasi [...] particolare attenzione. C'è tra di loro un bassorilievo che raffigura una processione; v'è il dromedario che porta un tabernacolo e figure femminili che procedono velate. In un altro bassorilievo sono visibili due oranti in vesti parthiche e il dio ...
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Vedi NORA dell'anno: 1963 - 1996
NORA (Νῶρα; Nura, Nora)
G. Pesce
Antica città della Sardegna nel sito dell'odierno Capo di Pula.
Pausania (x, 17, 4) e Solino (Coll. rer. mem., iv, p. 50 dell'ed. Mommsen) [...] cànoni orientali), dove si distinguono parti di varie epoche. In questo santuario sono stati trovati un architrave lapideo di tabernacolo di arte fenicio-punica con serpenti urèi e sole alato scolpiti a rilievo (esemplare finora unico in Sardegna), e ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] ), che mostra al centro la Vergine in trono con il Bambino, alla quale i donatori presentano il modellino del tabernacolo. Opera quasi certamente di una bottega di marmorari cosmateschi, abituati alla realizzazione di opere a mosaico e padroni delle ...
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Vedi TIDEO dell'anno: 1966 - 1973
TIDEO (Τυδεύς)
E. Paribeni
Eroe figlio di Oineo e fratello per altra madre di Meleagro. Nell'Iliade non appare altro che di riflesso in relazione al suo famoso figlio [...] a Castore, figurati entrambi come giovani cacciatori. Una grande anfora tarantina del museo di Napoli raffigura invece sotto il tabernacolo centrale il talamo con Meleagro morente sorretto da un altro giovane eroe che l'iscrizione designa come Tideo ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] ignoto il concetto del t. stabile. Nel periodo della vita nomade gli Ebrei si servivano di un santuario smontabile (➔ tabernacolo). Con lo stabilirsi nella regione siro-palestinese, l’uso dei diversi luoghi di culto ‘pagano’ segnati da piantagioni ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...