CAMPI (Campo), Galeazzo
Silla Zamboni
La data di nascita di questo pittore cremonese può essere collocata intorno all'anno 1470 (Monteverdi, 1940-41; Puerari) valutando il percorso della sua attività, [...] il 30 dic. 1517 i due fratelli ricevono in pagamento 301 lire imperiali per aver dorato e dipinto l'ancona e il tabernacolo dell'altar maggiore (opera perduta). A Sebastiano sono stati riferiti affreschi in un ambiente dell'ex convento di S. Abbondio ...
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PIROVANO, Ernesto
Daniele Galleni
PIROVANO, Ernesto. – Nacque a Milano il 30 marzo 1866, secondogenito di Cesare, scultore in legno, e di Virginia Manzoni, la cui famiglia era proprietaria di un’impresa [...] 1881 l’Accademia di Brera, dove seguì i corsi di ornato e di architettura. Tra le sue prime opere è ricordato il tabernacolo in bronzo e argento per l’altare maggiore della chiesa di S. Eustorgio, fatto tradizionalmente risalire al 1893, ma per il ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] ricerche più impegnate e aperte a notevoli sviluppi del Cigoli e del Pagani, studiosi del Correggio e del Barocci. Il tabernacolo sull'angolo del palazzo del podestà in via Ghibellina con L'elemosina di s. Bonoventura, dipinto secondo il Baldinucci ...
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GIOVANNI di Martino da Fiesole
Andrea Franci
Non si conoscono i dati biografici di questo scultore originario di Fiesole, attivo tra Venezia e la Toscana nella prima metà del Quattrocento. La prima [...] des Quattrocento, in Jahrbuch der Kunsthistorischen Sammlungen in Wien, n.s., IV (1930), pp. 62-68 e passim; H. Dell Wing, Un tabernacolo degno di nota a Firenze, in Antichità viva, VIII (1969), 2, pp. 52-64; G. Goldner, The tomb of Tommaso Mocenigo ...
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ANDREA di Onofrio (Andrea Nofri), detto Andrea da Firenze
Oreste Ferrari
Nacque nel 1388 a Firenze, ove iniziò la sua attività di scultore. È ricordato per la prima volta in un atto di pagamento del [...] e di Giovanna II d'Angiò, quella della Prudenza e le figurine allegoriche nelle nicchiette del secondo e del terzo ordine del tabernacolo.
Ad A. (che il De Dominici ed altri antichi scrittori napoletani ricordano con il nome di Andrea Ciccione) era ...
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DE MARCHI
Sergio Guarino
Famiglia di intagliatori cremaschi attivi a Bologna nei secoli XV e XVI. Capostipite dovrebbe essere Iacopo, menzionato come "plasticatore" attivo nel convento di S. Agostino [...] prima parte degli anni Sessanta: è lui, verosimilmente, il "maestro Agostino" che nell'estate 1463 eseguì un tabernacolo ligneo della Madonna, ora disperso, dipinto da Tommaso Garelli e collocato sul palazzo pubblico di Bologna (Malaguzzi Valeri ...
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GIORGETTI, Antonio
Maria Cristina Basili
Figlio di Giovanni Maria, nacque a Roma in data imprecisata. Appartenne a una famiglia di scultori attivi nell'Urbe nella seconda metà del XVII secolo la cui [...] dal cardinale Francesco Barberini in lavori di modesta entità come cornici, piedistalli e tabernacoli. Realizzò, forse in collaborazione con Lorenzo Tedesco, il bel tabernacolo ligneo dell'altare maggiore della chiesa di S. Spirito in Sassia (Noehles ...
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GIOVANNI di Rigino
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, che si dichiara originario di Verona e che fu verosimilmente figlio del lapicida Rigino di Enrico. Tuttavia [...] scanalato e di un fusto di marmo rosso di spoglio romano, di un basso capitello corinzio e di una sorta di tabernacolo a lampione in tufo di Avesa. Nei quattro lati dell'edicola sono state ricavate altrettante nicchie, coronate da archi ogivali ...
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FERRARI, Daniele (Giulio Daniele)
Vittorio Caprara
Figlio di Giovanni Paolo e di Aurelia Maderna, nacque a Milano il 31 (e non il 14 come afferma il Pirri, 1952, p. 53) genn. 1606 nella parrocchia di [...] di S. Fedele e il padre generale (Pirri, 1952, p. 56 n. 114), su disegno forse del Richino stesso (ibid.). Il tabernacolo, a forma di tempietto (ill. a fianco di p. 436 in Latuada, 1738), fu rimosso in epoca neoclassica allorché venne innalzato un ...
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GHINI, Antonio
Stefano Coltellacci
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore, figlio di Paolo, attivo in Toscana nella seconda metà del XV secolo. Secondo Ridolfi, il padre era [...] , gli scudi araldici del committente ornano il piede e la vasca del fonte battesimale. Al centro si innalza un tabernacolo ottagonale che reca sui lati alcune statuette di santi, sistemate nelle nicchie di gusto classico che si aprono sulla ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...