Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] F. Talenti, e ornato di rilievi e sculture. Nell’oratorio di Orsammichele (1337-1404), in origine loggia del grano, è un tabernacolo marmoreo di A. Orcagna; all’esterno, ornato di trifore di S. Talenti, sono, entro nicchie a edicola, tardogotiche e ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] offre una lettura attenta e di rara penetrazione critica: G. lavorò a fresco sulla piazza dello Spirito Santo a Firenze "quel tabernacolo che ancora vi si vede con la Nostra Donna et altri santi dattorno, che tirano e nelle teste e nelle altre parti ...
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Architetto e scultore padovano (seconda metà sec. 16º). Eseguì (1579-82), insieme con G. Campagna, il grande altare maggiore per la chiesa del Santo al posto di quello di Donatello ( smembrato poi nel [...] 1651: ne resta il monumentale tabernacolo nella cappella Gattamelata). A Venezia eseguì in S. Salvatore il doppio monumento sepolcrale dei dogi L. e G. Priuli, a Napoli (1597-99) la chiesa di S. Maria Nuova. ...
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Scultore (Settignano 1428-31 circa - Firenze 1464). Forse scolaro di Donatello, certo in contatto con B. Rossellino, D. si distingue da entrambi, pur accettandone motivi di stile, per l'accentuato lirismo [...] con Gesù e Giovannino (Parigi, Louvre), nel rilievo già sul canto di palazzo Panciatichi a Firenze (Museo nazionale del Bargello), nel famoso tabernacolo in S. Lorenzo (1461 circa), in cui l'estrema raffinatezza di D. appare pienamente evidente. ...
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Pittore, scultore, architetto (notizie dal 1343 al 1368). Celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti i maestri fiorentini del Trecento dopo Giotto, distinguendosi per la grandiosità [...] intenso. O. fu attivo, oltre che a Firenze, anche a Orvieto (1359-62). La sua opera più nota è il tabernacolo di Orsanmichele a Firenze. Nell'ambiente fiorentino si colloca in netta reazione a quella fase di crisi pittorica attraversata dal gruppo di ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] e statue. Il nuovo martire domenicano riposa nella cassa apparentemente sorretta dalle Virtù con i loro simboli e compare effigiato nel tabernacolo al pari di S. Domenico, ai lati della Madonna con il Bambino, mentre le storie della sua vita e i suoi ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] Luca annovera D. fra i suoi membri.
Tre delle opere rimaste di D. sono ricordate nelle fonti cinquecentesche: il tabernacolo dei Carnesecchi (Londra, National Gallery, firmato); il polittico di S. Lucia (anch'esso firmato), il cui pannello centrale è ...
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Scultore (seconda metà del sec. 13º), autore del portale nell'oratorio della Madonna del Rosario dell'antica collegiata di Terlizzi, ora ricomposto, che reca la sua firma; opera assai grossolana, che ripete [...] i modi decorativi pugliesi. Restano pure alcuni frammenti di un tabernacolo (1292) per il duomo di Bari (Bari, Museo). È stato in passato erroneamente identificato con Anserano architetto del castello di Orta, andato distrutto. ...
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Architetto, orafo e fonditore (Perugia 1500 - ivi 1575). Fuse col figlio Vincenzo la statua di Giulio III per il duomo di Perugia (1555). Come orafo eseguì la croce d'argento nella collegiata di Visso [...] (1567) e, su disegno di G. Alessi, il tabernacolo bronzeo per l'ostia nella chiesa inferiore di Assisi (1570 circa). Ebbe tre figli: Egnazio, Girolamo (Perugia 1547 - ivi 1580), pittore, e Vincenzo (v.). ...
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Scultore (Norimberga tra il 1455 e il 1460 - Schwabach, Norimberga, 1509). Esponente della scultura tardogotica in pietra a Norimberga, è notevole per la potenza costruttiva e la grave intensità espressiva: [...] trittico sull'esterno del coro orientale di St. Sebald (1490-92), che rivela influssi della pittura fiamminga, tabernacolo in St. Lorenz (1495-96), Via Crucis per St. Johannis Friedhof (1505-08), oggi in parte nel Germanisches Nationalmuseum. ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...