GIOVANNI di Ser Giovanni, detto lo Scheggia
Laura Cavazzini
Nacque nel 1406 a Castel San Giovanni (l'odierna San Giovanni Valdarno), secondogenito di Jacopa e del notaio Giovanni; di cinque anni maggiore [...] (San Giovanni Valdarno, Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie).
Questa produzione dimostra, non meno dei tanti tabernacoli di devozione privata, cassoni o spalliere, come G., avendo perduto con la morte prematura del fratello il proprio punto ...
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GIOCCHI (Ciocchi), Ulisse
Sabina Brevaglieri
Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città [...] del maestro a vantaggio dell'allievo.
Unica opera citata da Baldinucci insieme con la lunetta di S. Agostino, il perduto tabernacolo fiorentino nei pressi del ponte di S. Trinita, coevo ai lavori di Poccetti nell'adiacente palazzo Spini (1609-10 ...
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UBALDINI, Domenico detto il Puligo
Alessandro Nesi
– Nacque a Firenze nel 1492 dal fabbro Bartolomeo di Domenico e da Apollonia, figlia dell’orafo Antonio di Giovanni. Queste sono le notizie biografiche [...] mistico di s. Caterina d’Alessandria alla presenza di s. Pietro martire, commissionato dalla Compagnia del Bigallo per un tabernacolo all’angolo tra via delle Ruote e via S. Zanobi a Firenze: unica pittura murale giuntaci del Puligo (Gardner ...
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PIETRO di Giovanni di Ambrogio
Dóra Sallay
PIETRO di Giovanni di Ambrogio. – Figlio di Giovanni, cuoiaio (Bacci, 1944, p. 100; Raffaelli, 2004-05, pp. 329 s., 335 s.), fu battezzato il 7 ottobre 1410 [...] Come suggerito da Giulia Raffaelli (2004-05, pp. 249-251, 340 s.), quest’opera può essere identificata con il tabernacolo affrescato con le immagini della Crocifissione e altre figure (datato 1446, Siena, Palazzo Pubblico). La rara attività di Piero ...
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TERILLI, Francesco
Giuseppe Sava
Nacque verso il 1550 a Feltre, da Martino Terilli/Tarilli (l’identità della madre è ignota), originario di Cureglia, in Canton Ticino. La data di nascita è desunta [...] un’immagine ideale dei perduti Angeli che l’artista intagliò nel 1618, su commissione della Procuratia de Supra, per il tabernacolo che ogni anno si allestiva nella chiesa di S. Marco a Venezia «per l’ostension del Sangue precioso» (Rossi, 1996 ...
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MIONI, Domenico
Giorgio Tagliaferro
MIONI (Mion), Domenico (Domenico da Tolmezzo, Domenico di Candido). – Nacque intorno al 1448 a Tolmezzo, da Candiusso (Candido), cuoiaio, figlio del pittore Giovanni [...] di Flambro (1501); un’opera imprecisata per il duomo di Venzone, un’ancona per S. Tommaso a Perteole (raffigurante nel mezzo un tabernacolo del corpo di Cristo e le figure di Maria e dei ss. Tommaso, Andrea, Rocco, Sebastiano), una per S. Tommaso a ...
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BERNARDI, Giovanni Desiderio (Giovanni da Castelbolognese)
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Figlio di Bernardo, nacque a Castelbolognese nell'anno 1496.
Bernardo, figlio di Giovanni, nacque intorno al 1463. Della sua attività di [...] al cardinal Farnese: tra l'altro una Battaglia di Melegnano (4 apr. 1546),una Conversione di s. Paolo (25 dic. 1547) e un "tabernacolo" ricordato in due lettere del 17 nov. 1543 e del 21 apr. 1544 (Ronchini, pp. 17, 24, 27)
L'ipotesi del Liverani (p ...
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GERINI, Gerino (Gerinoda Pistoia)
Alessandro Serafini
Nacque a Pistoia dal legnaiolo Antonio e fu battezzato nella chiesa di S. Paolo il 25 genn. 1480 (Bacci, p. 168 n. 1).
Sulla personalità artistica [...] Crocifissione per la Confraternita della Misericordia, completò un quadro per Uguccioncello di Bartolomeo de' Folli (1524) e dipinse il tabernacolo con la Madonna di Fontesecca (Rogers Mariotti, 1996, p. 156). Da questo momento in poi si diradano le ...
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MANNI
Micaela Mander
Famiglia di marmisti e scultori originari di Rovio, sopra Capolago in Canton Ticino, specializzati nell'intarsio e intaglio marmoreo, attivi tra il XVII e il XIX secolo nei territori [...] all'altare maggiore di S. Martino ad Alzano, disegnato da Giacomo Caniana: in particolare, spettano a Pietro Giacomo il tabernacolo e i due angeli reggicortina, datati 1796. In S. Alessandro della Croce a Bergamo, eseguì nel 1802 la balaustrata ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] in una lunga e minuziosa missiva dell'ottobre 1563. Egli intendeva affrescare la volta, porre sull'altare un tabernacolo con due sportelli, timpano e predella, integralmente istoriato, e realizzare ancora altri dipinti su tavola e altri affreschi ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...