MATTIOLI, Bartolomeo (Bartolomeo di Mattiolo). – Nacque a Torgiano sul lago Trasimeno presumibilmente nei primi anni del Quattrocento. Iscritto all’arte di pietra e legname di Perugia, era certamente già [...] più fasi a partire dagli ultimi anni del XIII secolo.
In quell’anno il M. stava eseguendo a Perugia il tabernacolo della Madonna nell’oratorio di S. Bernardino da Siena, corrispondente forse alle edicole esterne della facciata, affidata ad Agostino ...
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ANTONIO di Agostino di ser Giovanni, detto Antonio da Fabriano
Federico Zeri
Pittore, noto per tre dipinti firmati (un San Gerolamo nella Galleria Walters di Baltimora, del 1451; un Crocefisso del 1452 [...] sua nobile, sincera personalità.
A. da Fabriano è stato anche scultore, e in questo campo gli si può riferire un tabernacolo, firmato "M. Antonius pictor me fecit" nella cattedrale di Fabriano. Il suo influsso si avverte in Francesco di Gentile, e ...
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SEREGNI, Vincenzo
Cristiano Marchegiani
SEREGNI (da Seregno), Vincenzo. – Nacque fra il 1519 e il 1520 da Bernardino di Luigi da Seregno, probabilmente nel paese di origine del padre scalpellino; non [...] ) sotto l’altare maggiore (1557-58), sistemò il doppio coro ligneo (1557-67), alla cui estremità postica eresse il tabernacolo donato nel 1561 da Pio IV. Il 22 agosto 1562 fu licenziato per «parva cura, solicitudine et diligentia», ma reintegrato ...
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PALMA, Felice
Felice Mastrangelo
PALMA, Felice. – Figlio di Jacopo, nacque a Massa di Lunigiana il 12 luglio 1583 (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. 491).
Le più antiche informazioni riguardanti Palma [...] a questo documento la prima opera nota dello scultore, la Madonna col Bambino in marmo, originariamente situata in un tabernacolo della salita dei Cappuccini di Massa e oggi conservata assai guasta nel cortile del medesimo convento, non dovrebbe ...
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GIOVANNI d'Ambrogio
Gerd Kreytenberg
Scultore e architetto, documentato dal 1382 al 1418 a Firenze, dove probabilmente nacque non prima del 1350. Verosimilmente non è da identificare con l'omonimo scalpellino [...] fiorentino (1330-32) e, soprattutto, di essersi ispirato alle figure, sedute, delle Virtù teologali e dell'Assunta nel tabernacolo di Andrea di Cione, detto l'Orcagna, in Orsanmichele (1352-59). Ancora prima delle statue della Giustizia e della ...
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IACOPO di Cione
Angelo Tartuferi
Pittore fiorentino, nato probabilmente nel terzo decennio del XIV secolo (Kreytenberg, 1996), fu fratello di Andrea, detto l'Orcagna (morto nel 1368), e Nardo (morto [...] e della prima maturità di I., con la datazione nel settimo decennio del secolo. Tra esse spicca il bellissimo tabernacolo conservato anch'esso alla Galleria dell'Accademia di Firenze - raffigurante nella parte centrale la Madonna dell'Umiltà e due ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] eseguiva per Vicenza le 16 statuette in terracotta, poi colorite a finto bronzo da fra' Ludovico Mori, collocate in origine sul tabernacolo dell'altar maggiore di S. Corona, ed oggi nella sacrestia, dopo il furto di due di esse, avvenuto nel secolo ...
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DUKNOVIĆ, Giovanni (Ivan; Giovanni Dalmata; Giovanni da Traù)
Dusko Keckemet
Figlio di Stefano, tagliapietre, nacque in Dalmazia, a Traù (Trogir) o nei dintorni, circa il 1440. Lo storico anconitano [...] considerare del D. un frammento della tomba che si trova al Louvre (architrave con festoni, angeli e teste di leoni).
Nel tabernacolo della chiesa romana di S. Marco (sacrestia), eseguito da Mino da Fiesole circa il 1474, è riconoscibile la mano del ...
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MORELLI, Carlo
Carlo Sisi
MORELLI, Carlo. – Nacque a Roma nell’ultimo decennio del Settecento, in data non accertata, da Nicola, noto incisore di pietre dure.
A Roma ebbe modo di incontrare il principe [...] inosservati ai contemporanei: nel 1840 Anton Maria Izunnia, uno fra i più solleciti recensori dell’artista, segnalò il tabernacolo affrescato con l’immagine della Vergine col Bambino presso il Ponte alle Mosse, a Firenze; nel 1841, lo «sfondo ...
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PANCIERA, Valentino
Massimo De Grassi
PANCIERA, Valentino (detto Besarel). – Naque ad Astragal di Forno di Zoldo (Belluno) il 29 luglio 1829 da Giovanni Battista, intagliatore e decoratore, e da Caterina [...] delle sue realizzazioni più celebri e significative: nel 1862 consegnò alla chiesa bellunese di S. Rocco un monumentale tabernacolo ligneo; l’anno successivo, su commissione di Paolo Colussi, realizzò la sua prima cornice dedicata a Brustolon; al ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...