MANNOZZI, Giovanni (Giovanni da San Giovanni)
Francesco Sorce
Nacque a San Giovanni Valdarno il 20 marzo 1592 dal notaio Giovan Battista di Agnolo, che lo avviò alla carriera notarile e poi a quella [...] in adorazione della Vergine con il Bambino che reca anche la sua firma.
Il catalogo delle opere giovanili comprende alcuni tabernacoli dipinti in città e nel contado: rimangono conservati, entrambi a Firenze, la Vergine con il Bambino e i ss. Antonio ...
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VINACCIA, Giovan Domenico
Augusto Russo
– Nacque a Massa Lubrense, in costiera sorrentina, il 13 marzo 1625, come testimoniato nei registri di battesimo della chiesa di S. Maria delle Grazie (Guida, [...] , anche di Vinaccia: di nuovo Celano (1692) ne fu tra i primi osservatori, segnalando di lui in quel tesoro, tra l’altro, un tabernacolo «tutto a gitto» (VI, pp. 38 s.) e l’or citata Immacolata, costati a suo dire circa 6000 e 6500 scudi.
Sono noti ...
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BENOZZO di Lese (Benozzo Gozzoli)
Emma Micheletti
Nato a Firenze intorno al 1420, figlio di Lese (Alessio) di Sandro, fu chiamato Benozzo Gozzoli per la prima volta dal Vasari nella seconda edizione [...] . si valse dell'aiuto di Giusto d'andrea (cfr. Gaye, I, p. 212), che fu suo collaboratore anche negli affreschi del tabernacolo dei giustiziati presso il ponte dell'Agliena a Certaldo, eseguiti nel 1466 (cfr. Gaye, I, p. 213; Baldini-Berti, 1958; Dal ...
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GARVO ALLIO (Aglio, Allio, Garavaglio), Matteo
Elisabetta Molteni
Figlio di Domenico, di professione notaio, e di Elena Ferrabosco, nacque intorno al 1605 a Scaria, oggi frazione di Lanzo d'Intelvi. [...] opera del G. di cui si ha menzione è frutto della collaborazione con il fratello Tommaso. Si tratta del tabernacolo, eseguito per l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di Scaria, che i due si impegnarono a realizzare, condurre a destinazione ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] Girolamo – per vari lavori eseguiti nella chiesa di S. Benedetto in Polirone: il coro ligneo, l’ancona e il tabernacolo dell’altare maggiore e alcuni leggii (Mischiati, 1989).
Il progetto degli stalli del coro, tuttora esistenti, è stato attribuito ...
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MALVITO (de Sumalvito), Tommaso
Valerio Da Gai
È sconosciuta la data di nascita di questo scultore originario di Como, attivo nella seconda metà del XV secolo (Filangieri).
Dopo un probabile tirocinio [...] un modello sempre del M. (ibid., p. 37).
Il 2 genn. 1497 il M. stipulò un contratto con Gerolamo de Angelis per un tabernacolo di cui non si conosce la destinazione (Id., III, pp. 86 s.); mentre il 3 marzo s'impegnò con la badessa del monastero di ...
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TORTELLI, Giuseppe
Francesco Baccanelli
TORTELLI, Giuseppe. – Nacque nel 1662 (Orlandi, 1704), probabilmente a Chiari (Fenaroli, 1877, p. 243). Nessun documento d’archivio ha finora confermato le ricerche [...] raffigurante il santo, quasi sicuramente realizzato per l’occasione (Bellavite, [1720]).
Risalgono al 1721 la pala e lo sportello di tabernacolo per l’altare di S. Alberto da Trapani nella chiesa di S. Maria del Carmine a Brescia (Anelli, 2002, p ...
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TURINO di Vanni
Roberto Paolo Novello
TURINO di Vanni (Turino Vanni). – Attivo fra il XIV e il XV secolo, nella portata al Catasto del 1427 (Tanfani Centofanti, 1897, pp. 486-488; la data non sembra [...] aveva dipinto il tetto della porta dei Morti nel duomo (Tanfani Centofanti, 1897, pp. 482 s.); nel 1395 decorava il tabernacolo sul fonte battesimale del battistero (Bonaini, 1846).
Nel maggio del 1397 (1396 se in stile pisano) firmava la pala della ...
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GIANNOTTI, Silvestro (Domenico Silvestro), detto il Lucchese
Laura Traversi
Nacque a Lucca, nella parrocchia di S. Leonardo, il 6 genn. 1680 da Antonio di Silvestro e da Chiara.
Dalla breve biografia [...] , Forlì, Comacchio), e alcuni brevi soggiorni a Roma. Nel 1713, in collaborazione con Giovanni Lodovico Guidetti, eseguì il tabernacolo intagliato, scolpito e dorato della chiesa di S. Martino di Bertalia: al G. si attribuiscono la struttura, di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Leale
Anna Falcioni
Figlio naturale di Malatesta, detto Antico o anche Guastafamiglia, e di una Giovanna sconosciuta, nacque a Rimini, presumibilmente intorno al secondo decennio [...] legati pii al Comune di Rimini, distinguendosi per prodigalità nella donazione di un pregevole ostensorio, noto anche come tabernacolo d'argento dorato. L'elargizione del ricco arredo liturgico divenne effettiva alla morte di Carlo Malatesta (1429) e ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...