ALBERTO da Carrara (Alberto di Giovanni Pietro Maffiolo, Alberto Maffioli)
Isa Belli Barsali
Scultore e architetto, attivo nell'Italia settentrionale. A Parma, dove gli viene attribuito il tabernacolo [...] di marmo dell'altare maggiore del duomo, ordinato nel 1486 da Bernardino da Feltre, il 13 giugno 1488 A. (ricordato come "M° Albertus de Cararia quondam Mafeoli nunc alogiatus in civitate Parme")si obbligava ...
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ACCIAIO, Paride (Paris)
Pasquale Rotondi
Intagliatore in legno, vissuto a Sarzana tra la fine del sec. XVI e i primi del XVII.
Gli sono attribuite le seguenti opere: il tabernacolo per l'altar maggiore [...] del duomo di Sarzana (firmato e datato 1592, eseguito in collaborazione con Niccolò e Bastiano, pittori francesi, Bartolomeo milanese, intagliatore, e Bastiano del Bosco, doratore), il confessionale di ...
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GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] in via del Leone, come conferma l'adattamento che l'opera subì per essere qui collocata. Lumachi menzionava nel luogo del tabernacolo in piazza S. Spirito la presenza di un'iscrizione con la notizia di una cappella qui fondata dai Manfredi nel 1356 ...
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DESIDERIO da Settignano
Anne Markham Schulz
Figlio di Bartolomeo di Francesco, detto Meo di Ferro, che nel 1427 era contadino nella parrocchia di S. Maria a Settignano e, probabilmente, di una Andrea, [...] . Il Gesù Bambino di Baccio non è mai stato identificato; quello di D. è tornato nella sua collocazione originale in cima al tabernacolo: il Gesù Bambino del Cleveland Museum of Art, spesso attribuito a Baccio o a D., non è di nessuno dei due.
Nel ...
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GIOVANNI di Balduccio
Gerd Kreytenberg
Figlio di Balduccio di Alboneto, come si desume da un atto notarile milanese, datato 19 nov. 1349, che lo vede chiamato come testimone, G. nacque molto probabilmente [...] pp. 83-94; Id., G. di B. a Firenze e una scultura di Maso, ibid., XXXVIII (1935), pp. 3-15; E. Carli, Un tabernacolo trecentesco ed altre questioni di scultura pisana, in La Critica d'arte, III (1938), pp. 16-22; C.L. Ragghianti, Aggiunta a G. di B ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] Luca annovera D. fra i suoi membri.
Tre delle opere rimaste di D. sono ricordate nelle fonti cinquecentesche: il tabernacolo dei Carnesecchi (Londra, National Gallery, firmato); il polittico di S. Lucia (anch'esso firmato), il cui pannello centrale è ...
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FIORENZO di Giuliano di Geminiano
Antonella Pesola
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo intagliatore documentato a Perugia dalla seconda metà del XVI all'inizio del XVII secolo. Il primo [...] . 162r) e nel dicembre di quell'anno ricevette una quietanza di pagamento per aver condotto a fine in ogni sua parte il tabernacolo della chiesa di S. Francesco a Perugia; compare poi nel 1603 tra i testimoni di un atto riguardante la costituzione di ...
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ALFANI, Orazio
Francesco Santi
Pittore, stuccatore ed architetto perugino, nato circa il 1510, legittimato dal padre, il pittore Domenico, insieme col fratello Cesare, nel 1520. In Sicilia dal 1539 [...] al 1544, il 23 maggio 1539 si impegnava a dipingere, insieme con Francesco Martorana, un tabernacolo e l'arco marmoreo del Gaggini per la chiesa dell'Annunziata a Trapani; dal 1541 al 1544, insieme con altri artisti (F. Martorana, F. Gaggini, S. ...
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GANTI, Isaia, detto Isaia da Pisa
Carlo La Bella
Non è nota la data di nascita di questo scultore originario di Pisa, figlio di Filippo di Giovanni, marmoraro documentato nella città toscana dal 1414 [...] dell'attività del G. è un mandato di pagamento del 29 ag. 1464 che documenta anche il termine dei lavori per il Tabernacolo di s. Andrea; si suppone che il maestro sia morto poco tempo dopo.
Fonti e Bibl.: A. Battaglini, Memoria sopra uno sconosciuto ...
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BRUNELLI, Francesco
Virgilio Fantuzzi
Nacque a Forlì il 24 sett. 1572; fu ricevuto come confratello laico nella Compagnia di Gesù a Roma il 21 genn. 1593; in Roma affinò la sua arte di intagliatore [...] visibili: quello di sinistra è fra le opere più belle del Brunelli. Due anni dopo era a Forlì per intagliare un grande tabernacolo per la cappella della Madonna del fuoco nel duomo, oggi coperto da una custodia di bronzo. L'esecuzione di questa opera ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...