GILI
Evelina De Castro
Famiglia di scultori, intagliatori e argentieri attivi a Palermo e in Sicilia dal 1511 al 1566. Di nessuno di loro si conosce la data di nascita; mentre quella di morte è nota [...] Niccolò D'Afflitto gli commissionò l'arredo ligneo (perduto) della cappella di S. Andrea. Nello stesso anno eseguì il tabernacolo (perduto) che faceva da cornice all'antica tavola della Madonna delle Perle, custodita nella chiesa del monastero del ...
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FRANCESCO d'Antonio
Bruce Edelstein
Poche sono le notizie certe su questo pittore originario di Firenze, attivo in Toscana nel XV secolo. Nacque probabilmente tra il 1393 e il 1394, come attesta la [...] a F. vanno datate fra il 1425 e il 1430. Tra queste l'importante affresco della Madonna col Bambino in trono e santi, tabernacolo in origine sull'angolo tra piazza S. Maria Novella e via della Scala a Firenze (ora sostituito da una copia, l'originale ...
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DADDI, Cosimo
Andrea Muzzi
Nacque presumibilmente a Firenze dopo la metà del sec. XVI: nel 1575 era già a Volterra a dipingere le armi del Comune sulle spalliere delle sedie del Consiglio (Cinci, 1885). [...] pittoriche, a partire dal 1596, anno in cui restaurò (Lessi, 1981) la Madonna del Cavallaro, un affresco di tabernacolo trasportato nella chiesa di s.; Alessandro. Nel 1600 dipinse nel palazzo dei Priori la lunetta della sala del secondo piano ...
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SPIERA, Francesco
Lucia Felici
– Nacque nel 1498 da Nicolò e da Francesca di Zorzi Miazzo a Cittadella, vicino a Padova. La famiglia, antica e agiata, contò tra i suoi membri anche Bernardino Scardeone, [...] giugno e il 1° luglio 1548 lo ripeté a Cittadella alla fine della messa solenne; gli fu imposto altresì di acquistare un tabernacolo per il duomo cittadino e di far cantare una messa per il Corpus Domini.
Fu l’inizio della fine per Spiera. Lui, che ...
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DONNINI, Gaspare
Carla Benocci
Figlio "del capitano Donnini della fortezza del Bel Vedere" a Firenze, fu attivo - fino al 1737 - insieme con F. Ghinghi nella Real Galleria dei lavori e pietre dure di [...] per il Laboratorio e i pagamenti degli artisti.
Il lavoro più importante del Real Laboratorio di questi anni è il tabernacolo disegnato da Luigi Vanvitelli nel 1753 per la cappella della reggia di Caserta (i resti sono conservati nel Museo di ...
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CERPI, Ezio
Paolo Vicentini
Figlio di Ferdinando e Lucia Dani, nacque a Siena il 4 apr. 1868; studiò alla Accademia di Belle Arti, prima della città natale, poi a Firenze, dove fu allievo di Luigi Del [...] operare in tutta la Toscana.
Fra i suoi restauri si ricordano: a Firenze, il palazzo Quaratesi in via del Proconsolo, il tabernacolo dell'Orcagna in Orsanmichele (G. Giovannoni, in Archit. e arti decor., IX[1929], pp. 47 s.), la certosa del Galluzzo ...
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GAGGINI (Gagini), Giacomo
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Bernardo, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel 1672. Iniziò il suo apprendistato a Genova nella bottega dello scultore Francesco Garvo, [...] .
Più innovativo fu certamente il raffinatissimo altare costruito dal G. nel 1730, come attesta la data apposta dietro il tabernacolo, per la cappella del palazzo Doria (oggi Cattaneo Della Volta) a Sestri Levante.
Fiancheggiato da erme angeliche e ...
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MATTIOLI, Bartolomeo (Bartolomeo di Mattiolo). – Nacque a Torgiano sul lago Trasimeno presumibilmente nei primi anni del Quattrocento. Iscritto all’arte di pietra e legname di Perugia, era certamente già [...] più fasi a partire dagli ultimi anni del XIII secolo.
In quell’anno il M. stava eseguendo a Perugia il tabernacolo della Madonna nell’oratorio di S. Bernardino da Siena, corrispondente forse alle edicole esterne della facciata, affidata ad Agostino ...
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GERTHNER, Madern
I. Voss
Architetto e scultore attivo a Francoforte sul Meno; nato intorno al 1360, G. risulta già morto in un documento del gennaio del 1431.Dal 1392 G. risulta residente a Francoforte [...] 'Adorazione dei Magi (Darmstadt, Hessisches Landesmus.), forse realizzate a Magonza tra il 1400 e il 1410; il tabernacolo della chiesa dedicata al Salvatore a Francoforte-Oberrad (1415-1422); il timpano della Liebfrauenkirche di Francoforte, del 1425 ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] da altre V. accessorie (come Umiltà, Castità, Obbedienza, Pazienza) in figurazioni dal complesso significato teologico (A. Orcagna, Firenze, tabernacolo di Orsanmichele), o entrare a far parte, con altre v. attive dell’uomo (Saggezza, Concordia), di ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...