GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] e statue. Il nuovo martire domenicano riposa nella cassa apparentemente sorretta dalle Virtù con i loro simboli e compare effigiato nel tabernacolo al pari di S. Domenico, ai lati della Madonna con il Bambino, mentre le storie della sua vita e i suoi ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] Luca annovera D. fra i suoi membri.
Tre delle opere rimaste di D. sono ricordate nelle fonti cinquecentesche: il tabernacolo dei Carnesecchi (Londra, National Gallery, firmato); il polittico di S. Lucia (anch'esso firmato), il cui pannello centrale è ...
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Scultore (seconda metà del sec. 13º), autore del portale nell'oratorio della Madonna del Rosario dell'antica collegiata di Terlizzi, ora ricomposto, che reca la sua firma; opera assai grossolana, che ripete [...] i modi decorativi pugliesi. Restano pure alcuni frammenti di un tabernacolo (1292) per il duomo di Bari (Bari, Museo). È stato in passato erroneamente identificato con Anserano architetto del castello di Orta, andato distrutto. ...
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Architetto, orafo e fonditore (Perugia 1500 - ivi 1575). Fuse col figlio Vincenzo la statua di Giulio III per il duomo di Perugia (1555). Come orafo eseguì la croce d'argento nella collegiata di Visso [...] (1567) e, su disegno di G. Alessi, il tabernacolo bronzeo per l'ostia nella chiesa inferiore di Assisi (1570 circa). Ebbe tre figli: Egnazio, Girolamo (Perugia 1547 - ivi 1580), pittore, e Vincenzo (v.). ...
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MICHELOZZO
Luisa Becherucci
. Scultore e architetto, nato a Firenze nel 1396, ivi morto nel 1472. Giovanissimo incise coni alla zecca fiorentina. Poi collaborò coi grandi del suo tempo: col Ghiberti [...] suoi caratteri hanno vasta risonanza. Nei cortili dei palazzi Canigiani e Corsi, in ciò che resta del palazzo dello Strozzino, nei due tabernacoli della collegiata dell'Impruneta, come in altre cose a Fiesole e a Volterra v'è, se non la sua opera, il ...
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Pittore modenese, nato circa il 1460, morto a Modena nel 1510. Nel 1481 dipingeva nella torre del comune le armi della città; nel 1482 mandava barde dorate a Eleonora d'Este, lavorava un baldacchino e [...] dipingeva un tabernacolo del duomo, ove nel 1484, nella cripta di San Gimignano, affrescava alcune scene della vita del santo, oggi perdute. Per altri lavori minori è ricordato nei registri del duomo tra il 1481 e il 1489; nel 1507 iniziava la tavola ...
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Scultore (Norimberga tra il 1455 e il 1460 - Schwabach, Norimberga, 1509). Esponente della scultura tardogotica in pietra a Norimberga, è notevole per la potenza costruttiva e la grave intensità espressiva: [...] trittico sull'esterno del coro orientale di St. Sebald (1490-92), che rivela influssi della pittura fiamminga, tabernacolo in St. Lorenz (1495-96), Via Crucis per St. Johannis Friedhof (1505-08), oggi in parte nel Germanisches Nationalmuseum. ...
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LIPPO di Benivieni
A. Tartuferi
Pittore fiorentino attivo dall'ultimo decennio del sec. 13° alla prima metà del Trecento.L. viene ricordato come maestro indipendente già nel 1296, quando associa per [...] 1307, talvolta riferita erroneamente al Maestro della S. Cecilia.Tra le opere certe di L. occorre ricordare anche il bel tabernacolo portatile di Memphis (Brooks Mus. of Art; Tartuferi, 1986), databile al 1310-1315, il cui Compianto di Cristo dipinto ...
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VERROCCHIO, Andrea del
Carlo Gamba
Orafo, scultore, pittore, ingegnere, nacque a Firenze nel 1435, morì a Venezia nel 1488. Prese il nome dall'orefice Giuliano Verrocchi suo primo educatore artistico. [...] 'arte. L'opera più monumentale del V. a Firenze è il gruppo del Cristo con S. Tommaso (1478-83) nel tabernacolo di Mercanzia all'esterno di Orsammichele, mirabile per la intensità dell'espressione, la nobiltà degli atteggiamenti, e dei drappeggi. Per ...
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FIORENZO di Giuliano di Geminiano
Antonella Pesola
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo intagliatore documentato a Perugia dalla seconda metà del XVI all'inizio del XVII secolo. Il primo [...] . 162r) e nel dicembre di quell'anno ricevette una quietanza di pagamento per aver condotto a fine in ogni sua parte il tabernacolo della chiesa di S. Francesco a Perugia; compare poi nel 1603 tra i testimoni di un atto riguardante la costituzione di ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...