Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] Serturner nel 1807 e L.J. Gay-Lussac nel 1817 isolano la morfina dall'oppio. Nel 1809, L.N. Vauquelin separa la nicotina dal tabacco e, nel 1820, P.J. Pelletier e J.B. Caventou isolano dalla china la chinina, dimostrando che a essa si deve l'effetto ...
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Selezione dei fermenti. - Dopo che L. Pasteur ebbe dimostrato che le fermentazioni sono dovute a speciali microbî detti appunto fermenti, i batteriologi ricercarono gli agenti microbici dei diversi processi [...] dei fermenti selezionati si prospetta altresì nella concia delle pelli, nella macerazione delle piante tessili, nella concia del tabacco e di altri prodotti vegetali (senape, cacao, caffè, tè, oppio, ecc.) che devono subire speciali trasformazioni ...
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(XV, p. 264; App. I, p. 595; App. IV, I, p. 790)
Nell'ambito della preparazione alla f. i costruttori propongono impianti sistemizzati in diverse versioni, per collegare tra loro i successivi passaggi, [...] aspiranti, il capo aperto del fascio di fibre viene composto in filo: il principio ricorda l'avvolgimento effettuato a mano del tabacco in una cartina per formare una sigaretta.
3.1. - Procedimento già in App. IV, i, p. 793.
3.2. - Con questo ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] nel mondo (con gravissimo danno ambientale) per il controllo chimico dei soli insetti. I primi esempi di piante transgeniche (tabacco e pomodoro), resistenti a insetti grazie a un gene derivato da un batterio, risalgono addirittura al 1987÷1988, e ...
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POLSINELLI, Giuseppe
Silvio de Majo
POLSINELLI, Giuseppe. – Nacque ad Arpino (nella provincia di Caserta, oggi in provincia di Frosinone) il 2 gennaio 1783 – e non il 17 luglio 1787 come riportato nei [...] dirette comunali; maggiori introiti dovevano derivare dal ribasso dei prezzi di alcuni generi di monopolio (francobolli, tabacco) con il conseguente cospicuo incremento dei consumi e dalla revisione delle tariffe doganali.
Riprendendo queste idee ...
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Materie prime
Alberto Quadrio Curzio
Marco Fortis e Roberto Zoboli
1. Premessa
di Alberto Quadrio Curzio
Le materie prime sono mezzi di produzione e beni di consumo che derivano direttamente dalle [...] , di palma, di colza, ecc.), bevande tropicali (caffè, cacao, tè) e zucchero, carni, prodotti lattiero-caseari, tabacco.Le principali materie prime industriali non alimentari vengono normalmente classificate in due grandi categorie: le materie prime ...
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Le piante che coltiviamo e gli animali che alleviamo a fini alimentari sono molto diversi da quelli che conoscevano i nostri antenati neolitici. I miglioramenti introdotti da allora sono serviti ad aumentare [...] in queste piante la sequenza del gene codificante per la proteina dell’involucro dello stesso virus; una varietà di tabacco è stata modificata per ottenere la riduzione del contenuto di nicotina; sono stati modificati pomodori e meloni per diminuire ...
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Petrolchimica
Pio Forzatti
Paolo Pollesel
La petrolchimica è il settore dell’industria che si occupa della trasformazione del petrolio e del gas naturale in prodotti chimici. Essa riveste un ruolo [...] e come solvente per plastificanti e tensioattivi), glicol trietilenico (utilizzato principalmente come umettante del tabacco e solvente per inchiostri), polioli (destinati alla fabbricazione di resine poliuretaniche), etossilati (agenti tensioattivi ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Chimica e manifatture
Marco Beretta
Chimica e manifatture
Un aspetto che segna in modo caratteristico lo sviluppo dell'industria chimica [...] nel 1768, aveva già applicato con successo le sue profonde conoscenze scientifiche per redimere l'annosa questione dell'edulcorazione del tabacco, un prodotto di cui la Ferme deteneva il monopolio. In questa circostanza Lavoisier aveva appreso come l ...
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tabacco
s. m. [dall’arabo ṭabbāq, o ṭubbāq, che prima della scoperta dell’America era nome, passato anche nello spagnolo, della pianta Inula viscosa (v. inula), da cui si estraeva una bevanda medicinale; dopo la scoperta dell’America lo spagn....
tabaccare
v. intr. [der. di tabacco] (io tabacco, tu tabacchi, ecc.; aus. avere), non com. – Fiutare tabacco da naso, soprattutto in quanto si faccia abitualmente (uso ormai scomparso): poco innanzi aveva avuta voglia di t., e s’era accorto...