PRANDI, Fortunato
Davide Tabor
PRANDI, Fortunato. – Nacque a Camerana, nel Cuneese, il 21 luglio 1799 da Giuseppe, notaio, e da Maria Muzio.
Nel 1816 entrò giovanissimo nell’esercito sardo come membro [...] delle guardie del corpo di sua maestà, e vi restò fino al 1820 quando, su sua richiesta, fu posto in aspettativa per motivi familiari da Vittorio Emanuele I con il grado di sottotenente di fanteria. Cominciò ...
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Economista (Königsberg 1640 - Prešov, Slovacchia, 1688 o 1689), direttore delle manifatture di stato al Tabor (Vienna) e poi consigliere finanziario di Ungheria. Scrisse Fürstliche Schatz- und Rentkammer [...] (1686), in cui affermò l'interdipendenza dell'erario e della ricchezza del popolo: rappresenta, con J. J. Becker e P. W. Horneck, il cameralismo tedesco cattolico ...
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Scrittore militare e diplomatico messicano (Città di Messico 1832 - Madrid 1896). In Calvario y Tabor (1868) descrisse le vicende della resistenza repubblicana contro l'invasione francese, portando nella [...] stesura della narrazione il contributo della sua diretta testimonianza. Applicando poi la formula storico-descrittiva della prima opera e utilizzando i documenti dell'Inquisizione messicana, scrisse Monja ...
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taboriti La corrente estremista e intransigente degli hussiti (➔ Hus, Jan), che presero nome dalla città di Tábor nella Boemia meridionale. ...
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Poeta e pensatore cecoslovacco, nato presso Tábor il 13 settembre 1868, morto a Jaroměřice (Moravia) il 25 marzo 1929. Sono state date di lui varie definizioni, come: "poeta metafisico", "creatore sintetico", [...] "ideologo simbolista", ma è difficile racchiudere in poche parole la sua complessa personalità di pensatore e poeta. Un'idea centrale della sua poesia può trovarsi in una ripetutamente ricordata evoluzione ...
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. Una delle città di Manasse (Gios., XVII, 11), a 4 miglia romane a sud del Tabor, non lungi da Naim. Stando al Salmo LXXXII, 11, Endor andò celebrata per la vittoria riportata dagli Ebrei sull'esercito [...] cananeo comandato da Sisara; ma la sua notorietà speciale le deriva dalla scena eminentemente drammatica svoltasi molto probabilmente in una delle grotte del gruppo montuoso del Nebī Dahi a cui il villaggio ...
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Stretta, Valle La più importante e la più pittoresca del ventaglio di valli di Bardonecchia, che ha inizio dal Monte Tabor (3177 m). È compresa nel territorio della provincia di Torino. Il nome deriva [...] dal fatto che è profondamente incisa nei calcari e nelle dolomie mesozoiche, cosicché le montagne si elevano vicinissime dal fondovalle con pareti di aspetto dolomitico (Dolomiti di Valle S.). Dopo la ...
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Capo militare della rivoluzione ussita (n. 1376 circa - m. presso Přibyslav 1424); dapprima combatté contro Venceslao IV e poi (1410-11) contro l'Ordine teutonico. Nella fortezza di Tábor creò le basi [...] la geniale invenzione delle cinte di "carri fortificati". Così, quando Sigismondo investì Praga, Ž. e i suoi Taboriti lo sconfissero a Vítek (1420), conquistando quindi alla riforma la Boemia orientale. Detronizzato Sigismondo, dopo il breve regno ...
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Città nello Stato d’Israele (66.000 ab. nel 2008), nella bassa Galilea. Sorge a 350-450 m s.l.m. sulle pendici occidentali della catena che culmina nel Monte Tabor (588 m), presso la strada che dal piano [...] di Esdrelon va al Lago di Tiberiade. È divisa in 3 quartieri storici le cui denominazioni (greco, latino, musulmano) rispecchiano la distribuzione dei luoghi di culto.
La città, non ricordata nell’Antico ...
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Costruttore italiano (Vito d'Asio 1833 - Udine 1910); dopo aver lavorato a Trieste come muratore, creò un'impresa indipendente e poté così portare a compimento molte importanti opere, tra cui la ferrovia [...] Tábor-Horní Cerekev, l'ampliamento del porto di Trieste, la galleria di Piedicolle e quella dell'Arlberg. Quest'ultima gli valse il titolo di nobile da parte di Francesco Giuseppe (1885); re Umberto I gli concesse quello di conte. ...
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taborita
s. m. e f. e agg. (pl. m. -i). – Di Tábor, città della Boemia merid., che tra il 14° e il 15° secolo fu il centro dell’ussitismo e in partic. della corrente più intransigente ed estremistica, i cui aderenti furono appunto chiamati...
viaggio della speranza
loc. s.le m. Viaggio intrapreso da chi necessita di terapie mediche non disponibili nel proprio paese o da emigranti extracomunitari in cerca di condizioni di vita migliori di quelle nelle quali vivono; per estensione,...