Teologo ed esegeta (Fahr, Franconia, 1757 - Breslavia 1827), carmelitano. Prof. di lingua greca e di esegesi neotestamentaria all'accademia (dal 1786, università) di Bonn, nel 1791 passò a Strasburgo. [...] tedesca di K. Brentano). Prof. (1799) di lingue orientali a Friburgo in Brisgovia e Heidelberg, nel 1811 il suo dissenso con le autorità politiche lo costrinse a passare in Svizzera. Dal 1815 fu tuttavia prof. di dommatica e di esegesi a Breslavia. ...
Leggi Tutto
BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] al B. "un passaporto per tre mesi per recarsi a Parigi", ma gli consentiva di usare, per il rientro in Svizzera, il passaporto francese di cui si era valso per raggiungere il territorio dell'ospitale confederazione. Il B. ne profittò per incontrarsi ...
Leggi Tutto
GIARDA, Cristoforo
Dario Busolini
Nacque il 21 sett. 1595 a Vespolate, presso Novara, da Giovanni Giacomo, piccolo possidente agricolo la cui famiglia aveva ricoperto alcune cariche comunali, e Margherita [...] G. maturò in senso missionario, alimentata da un indirizzo pastorale preoccupato per le infiltrazioni protestanti provenienti dalla vicina Svizzera e votata a portare Oltralpe la dottrina cattolica. Ne è prova la scelta del nome Cristoforo, che egli ...
Leggi Tutto
GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] prossima missione e per dare a Metternich la certezza di poter contare su quest'uomo che, a Torino come in Svizzera, aveva "donné des preuves non équivoques de sa fidelité ultramontaine" (A. Simon, Instructions aux nonces, p. 43).
Nel Belgio resosi ...
Leggi Tutto
Nome di alcuni santi e beati: 1. Carlo Borromeo, santo (Arona 1538 - Milano 1584); chiamato (1560) a Roma dallo zio Pio IV, fu eletto cardinale diacono e nominato segretario di Stato, e gli fu assegnato [...] dei gesuiti - la lotta più decisa contro le infiltrazioni protestanti nel clero e tra i fedeli, e riuscì nella Svizzera stessa attraverso un'azione dura e coerente a isolare e distruggere i nuclei eterodossi. Portò innanzi con altrettanta risolutezza ...
Leggi Tutto
Movimento radicale in seno alla Riforma, che prende nome dall’uso di ribattezzare gli adepti. Gli a. infatti ritenevano il battesimo non un sacramento, ma il frutto dell’attività morale e del libero arbitrio [...] attività politica, l’usura e la guerra. Al rigorismo si associava, almeno come principio, la comunione dei beni.
Perseguitati in Svizzera, gli a. si dispersero nella Germania meridionale (avendo come capi H. Denck, L. Hatzer, H. Hut), in Austria e ...
Leggi Tutto
GIOVINAZZI (Giovenazzi, Juvenazzi), Vito Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Castellaneta (Taranto) nel 1727, secondo alcune fonti il 18, secondo altre il 20 febbraio. L'atto di battesimo [...] suo inquieto cugino, Domenico Antonio Giovinazzi, frate domenicano dal 1717, evaso dalle prigioni del convento, passato al protestantesimo in Svizzera e poi, a Francoforte sul Meno, maestro d'italiano di Goethe.
Della prima formazione del G. non si ...
Leggi Tutto
Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] Dialogorum de Trinitate libri duo; De Iustitia Regni Christi et de Charitate, capitula quatuor (1532). Osteggiato dai riformatori svizzeri e tedeschi e perseguitato dall'Inquisizione spagnola, S. si rifugiò a Parigi (1532-34), poi a Lione, assumendo ...
Leggi Tutto
Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] Pordenone, legata all'industria del cotone e menzionata per la prima volta nel 1838-183926. A Milano, i protestanti svizzeri e tedeschi videro respinta nel 1824 la loro richiesta di poter costituire una comunità; non restò loro altro che partecipare ...
Leggi Tutto
GRAVINA, Pietro
Marco Maiorini
Nacque a Montevago, nell'Agrigentino, il 26 dic. 1749, da Giovanni, principe di Montevago, duca di San Michele e grande di Spagna, e da Eleonora Napoli, dei principi di [...] Fu intensa l'opera del G. in favore di numerosi esuli di quella nazione, soprattutto appartenenti al clero, rifugiati in Svizzera. Tra coloro cui offrì ospitalità si annoverano gli arcivescovi di Parigi, Langre, Agen, Besançon e altri prelati. Con l ...
Leggi Tutto
svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...