Socialista belga (Anversa 1885 - Morat, Svizzera, 1953); capeggiò, nel periodo precedente la prima guerra mondiale, l'ala sinistra del partito. Espulso dal Belgio per volere dei riformisti, vi tornò come [...] pubblici (1935-36) e delle Finanze (1936-38), durante l'occupazione tedesca fu favorevole alla collaborazione con l'invasore; per questo dovette rifugiarsi in Svizzera (1944) e subire una condanna in contumacia a venti anni di lavori forzati (1946). ...
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Musicologo francese (Parigi 1907 - Lonay, Svizzera, 1994); direttore degli istituti internazionali di musica comparata di Berlino (1963-77) e di Venezia (1973-82). Pubblicò numerosi studî di etnomusicologia [...] e religiosità orientale, curando anche numerose incisioni di dischi di musiche orientali ...
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Chimico (Vienna 1882 - Dornach-Arlesheim, Svizzera, 1971), allievo di W. Nernst; prof. di chimica-fisica a Danzica; nel 1939 emigrò in Gran Bretagna, assumendone la cittadinanza; autore di importanti contributi [...] nel campo degli equilibrî eterogenei; autore di un notevole Lehrbuch der physikalischen Chemie (5 voll., 1914-37) ...
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Ingegnere e naturalista (n. Neuchâtel, Svizzera, 1835 - m. a bordo del vapore Adriatic 1910); figlio di Louis, gli successe nella direzione del museo di anatomia comparata alla Harvard University; fece [...] ricerche sugli atolli e prese parte a spedizioni nel Cile. Socio straniero dei Lincei (1888) ...
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Poeta tedesco (Karlsruhe 1872 - Winterthur, Svizzera, 1942). Nelle due raccolte giovanili (Tag und Nacht, 1984; Der Glühende, 1896) già si delinea quel tormentato misticismo cosmico che si espresse compiutamente [...] nei poemi visionarî Die Blüte des Chaos (1905), Der Sonne-Geist (1905), e nella grande trilogia Aeon (1907-11). La fede nell'estetismo mistico anima anche i due drammi Aiglas Herabkunft (1929) e Aig las ...
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Compositore (Polička, Moravia, 1890 - Liestal, Svizzera, 1959). Studiò con J. Suk e A. Roussel. Dal 1922 al 1940 risiedette a Parigi; nel 1941 si trasferì negli Stati Uniti, dove fu insegnante all'università [...] di Princeton. Scrisse molta musica di ogni genere, in un linguaggio influenzato principalmente dal folclore ceco e dal neoclassicismo. Notevoli alcune musiche orchestrali (sinfonie, concerti) e da camera ...
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Filosofo tedesco (Hirschberg 1864 - Wallenstadt, Svizzera, 1934), professore di filosofia nell'università di Basilea. Più importanti delle opere teoretiche (il suo pensiero, di tendenza schellinghiana, [...] è esposto nella Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen, I, 1921) sono quelle di storia della filosofia: Der echte und der xenophontische Sokrates (2 voll., 1893-1901); Geschichte der antiken ...
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Uomo politico (Parigi 1759 - Appenzell, Svizzera, 1798). Membro del parlamento, deputato della nobiltà agli Stati generali del 1789, fu uno dei leader del costituzionalismo liberale e con A.-P. Barnave [...] e A. de Lameth formò il triumvirato che per alcuni mesi fu l'arbitro della Costituente francese. Dopo la fallita fuga di Luigi XVI, il D. al pari dei suoi amici subì una involuzione conservatrice, e i ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] con una dotta dissertazione di esegesi biblica pubblicata nel 1792. Altro segno dell'eccezionale precocità dell'ingegno schellinghiano sono, oltre ad alcuni saggi sul mito e su problemi esegetici, tre ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...