DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] e Milano.
Nella primavera del '53 fu relatore alla Camera sul ddl riguardante la linea di collegamento con la rete svizzera, e sostenitore in quel caso di un tracciato diverso da quello voluto dal governo e poi approvato. L'anno seguente partecipò ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] insisteva perché il clero evitasse diretti coinvolgimenti nella politica ("il politicantismo", pericolo fin troppo ovvio in Irlanda, in Svizzera, in Polonia..., ma qua e là anche in Italia). Pio IX avvertì questo problema con particolare premura: ma ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] ambienti curiali che non lo vedevano più personaggio di spicco e di potere come nel recente passato. Attraverso la Valtellina, la Svizzera, Lione, si riunì alla corte a Chilons in Champagne iI 16 nov. 1552.
I motivi del viaggio erano legati alla ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] attraverso tutta l'Europa: quello dei Ciompi a Firenze, dei Jacques in Francia, quelli delle Fiandre, della Germania e della Svizzera.
La prima grande rivoluzione europea è quella degli Ussiti, in Boemia, che all'inizio del XV secolo, del 1419 al ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] degli scritti di Grozio e Pufendorf, tradotti in francese e commentati da Jean Barbeyrac. Nell'area franco-svizzera le teorie giusnaturalistiche furono rielaborate dal ginevrino Jean-Jacques Burlamaqui.
Nell'area germanica ebbero sviluppi autonomi ad ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] a Torino nel 1577, con Friburgo e la Lega cattolica, che prevedeva in caso di guerra di poter assoldare ben 12.000 fanti svizzeri, impegnandosi il duca a sua volta a fornirne 1.500 e sussidi in denaro ai Cantoni.
Con gli Stati italiani E. tenne una ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] che opponeva Francia e Germania, attraverso incontri segreti di leader cristiano-democratici europei, per lo più tenuti in Svizzera, che portarono alla determinazione di non impedire la ricostruzione della Germania, di introdurre il welfare, di ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] padronali.
La soglia che separa le imprese artigiane dalle altre è variabile secondo i paesi (per esempio 20 addetti in Svizzera, 10 nel Regno Unito). In Francia l'ordinanza ministeriale del 12 ottobre 1966 stabilisce le condizioni di rilascio del ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] tratto a più riprese corrosivi spunti antigesuitici, il coinvolgimento della Compagnia nei coevi conflitti politico-religiosi della Svizzera, sfociati poi nella guerra del Sonderbund.
Impostato come una replica alle critiche dei padri Pellico e Curci ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] C. faceva apertamente mostra delle sue mutate simpatie. Dopo un ulteriore incontro col duca d'Alba a Milano, passò in Svizzera dove prese con sé il nunzio Ottaviano Raverta e si diresse a Bruxelles, dove giunse il 12 dicembre. Le accoglienze furono ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...