Scrittore calvinista (Uzès, presso Nîmes, 1679 - Ginevra 1767); dopo la revoca dell'editto di Nantes, esule in Svizzera, Olanda, Inghilterra e bibliotecario in Ginevra; si occupò di scienze naturali, storia, [...] filologia, teologia, sostenendo la perfetta "razionalità" della rivelazione: di qui la sua interpretazione razionale del cristianesimo e la negazione del "mistero", secondo le prospettive della cultura ...
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Patriota italiana (Milano 1804 - ivi 1879), figlia dell'avvocato Domenico Berra e moglie dell'industriale di origine svizzera Carlo Kramer; fu amica di V. Monti, di T. Grossi e di altri letterati; durante [...] i suoi viaggi e soggiorni all'estero accolse presso di sé un gran numero di esuli italiani (A. Panizzi, B. Bossi, G. Berchet, A. Saffi, M. Quadrio, ecc.), e si guadagnò anche la devota amicizia di G. Mazzini. ...
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Filologo italiano (Cittadella 1913 - Padova 2000); dal 1950 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Friburgo, in Svizzera, e dal 1955 di filologia medievale e umanistica nell'univ. cattolica di Milano; [...] socio nazionale dei Lincei (1988). Tra le opere: Lo scrittoio del Petrarca (1947); Restauri boccacceschi (1947); Tra don Teofilo Folengo e Merlin Cocaio (1948); Petrarch and the textual tradition of Livy ...
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Psicopatologo (Pietroburgo 1885 - Parigi 1972). Di origine polacca, studiò medicina a Varsavia, filosofia a Monaco, psicopatologia in Svizzera, dove divenne poi assistente di E. Bleuler; nel 1915 prese [...] la cittadinanza francese e si stabilì a Parigi. Nel 1913 aveva sposato Françoise Brockman, che divenne sua collaboratrice nell'attività scientifica e di cui curò poi l'opera postuma Le Rorschach: à la ...
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Finanziere e collezionista d'arte statunitense (Filadelfia 1861 - New York 1949), figlio del grande finanziere di origine svizzera Meyer G. (Lang nau 1828 - Palm Beach, Florida, 1905) emigrato negli Stati [...] Uniti nel 1847. Iniziò la sua collezione di pittura alla fine dell'Ottocento, interessandosi soprattutto dei maestri dell'arte antica e dei paesaggisti statunitensi. Si volse più tardi a raccogliere opere ...
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Drammaturgo tedesco (Magdeburgo 1878 - Ascona 1945). Avverso al nazismo e da questo avversato, nel 1938 emigrò in Svizzera. Sperimentò tutti i generi di teatro, in cui esordì nel 1904. Dopo numerosi tentativi, [...] raggiunse una vasta rinomanza con la tragedia storica Die Bürger von Calais (1914). Proseguì ancora, sulla strada del "teatro di pensiero", coi drammi di ambiente moderno Von Morgens bis Mitternachts (1916), ...
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Artista e poetessa italiana (Klagenfurt 1922 - Roma 2017). Compiuti gli studi in Italia, in Inghilterra e in Svizzera, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1943 (Giardino) e si è dedicata [...] alla critica d'arte. Dalla seconda metà degli anni Sessanta ha cominciato a lavorare nell'ambito della poesia concreta e visiva (Gabbia: Ho, 1966; Monumento, 1966; Fiore nero, 1971) sperimentando tecniche ...
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Pseudonimo dello scrittore Franco Lattes (Firenze 1917 - Milano 1994); rifugiatosi durante la guerra, per ragioni razziali, in Svizzera, partecipò alla Resistenza in Val d'Ossola. La sua opera poetica, [...] nata all'insegna dell'ermetismo, riuscì negli anni a conferire alla scontrosa severità di una ispirazione civile e politica una classica misura: Foglio di via e altri versi (1946); Una facile allegoria ...
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Pittore (Buochs, Unterwalden, 1732 - ivi 1798); dipinse buoni ritratti. Suoi quadri d'altare sono in molte chiese della Svizzera centrale e della Franca Contea. ...
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Musicologo (Frisinga 1902 - Colonia 1984). Ha studiato a Regensburg, Monaco, Berlino e ha insegnato nelle univ. di Friburgo (Svizzera) e Colonia. È autore di molti volumi, ha curato edizioni di antiche [...] musiche, ha diretto dal 1930 il Kirchenmusikalisches Jahrbuch. Dal 1962 presidente della Gesellschaft für Musikforschung ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...