Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] a gesti convenzionalizzati nella cultura udente. Una serie di studi recenti condotti sulla capacità di e sordità. Gesti, segni e parole nello sviluppo e nell’educazione, Bologna 2006.
Advances in the sign language development of deaf children, ed ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] genere, come si è visto, era già in Dante). Nelle discussioni tra Varchi e Castelvetro fu inoltre sviluppata (in polemica reciproca) una vera e propria classificazione tipologica, sulla base di una serie di caratteristiche tra le quali l’origine dal ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] (v. cap. VII, par. 1). Ogni riga fornisce, infatti, una serie di informazioni relative a un dato elemento, che può essere un segno o terminologia si sia sviluppatain un'epoca precedente a quella in cui furono compilati i testi in cui questi termini ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (uso in rima con amoroso in Giacomo da Lentini), ma anche in testi scritti in toscano (uso in una serie di rime in -oso in Bondie secondo Duecento, e ha un notevole sviluppo nel Trecento) ha le radici più forti in Umbria, tracce di umbro sono presenti ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] Soave, da cui l’ortografia era esclusa per essere sviluppatain un trattatello a parte.
Le espressioni più concrete di che, con l’aiuto di vari linguisti, hanno promosso una serie di iniziative per diffondere la lingua, soprattutto grazie alla radio ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] dagli altri Mammiferi per la tendenza a sviluppare un cervello straordinariamente grande in rapporto alla dimensione totale del corpo e insegnare ad altri indicando in successione gli esemplari di una serie di pietre e mostrando contemporaneamente ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] nazionale (collettivo) formatosi storicamente e in continuo sviluppo» e riteneva in particolare che la «grammatica normativa scritta alla traduzione della Bibbia di Martin Lutero), in Italia una serie di fattori (il perdurare e anzi l’accentuarsi ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] storia d’Italia, paese in cui la lingua si è splendidamente sviluppatain assenza di uno Stato politico a lungo silente, ebbe un fortunato rilancio nel 1964-1965 con una serie di interventi dello scrittore ➔ Pier Paolo Pasolini che presero l’avvio ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] sarà poi sviluppatoin un volumetto autonomo (Ifondamenti della storia linguistica, Firenze 1951).
La fine del decennio in questione scuola. Parimenti tra militanza accademica e scolastica è la serie di saggi raccolti poi come Dizionari di ieri e di ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] 'Italia per passare in Francia, a Parigi. Dal punto di vista dello sviluppo degli studi la decisione era in aperto contrasto con l all'A. non solo un buono stipendio, ma tutta una serie di benefici (dignità capitolare a Liegi, prevostura di S. Pietro ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...