Arte
Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, [...] grafici a ciò destinati consistono in rappresentazioni convenzionali degli sviluppi orizzontali (piante) e verticali .
Scienza militare
Determinazione schematica, a grandi linee, di una serie di operazioni, di un’impresa e simili: d. di manovra ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] ; da allora si sviluppò una sempre più ampia rete di pubblica lettura.
Panorama delle b. in Italia
In Italia la prima b Trinity College a Cambridge (1675) con nuova ampiezza, ricavando una serie di alcove come spazio utile fra gli scaffali. Il tipo ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] ser Piero, di Vinci, di cui non è ricordato il casato. Dal 1469 si stabilì a Firenze, dove nel 1472 era già iscritto alla Compagnia dei Pittori. Nel 1476, anno in nella tipologia delle chiese. Particolare sviluppo ebbe un sistema di decorazione basata ...
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Superficie piana, generalmente orizzontale, ma anche verticale o variamente inclinata.
Disegno, rappresentazione grafica di opere naturali o artificiali, di un luogo, di un terreno, o di un complesso di [...] lo svolgimento di un’azione, di un’attività o di una serie di attività, di un’impresa.
Architettura
P. urbanistico
Complesso di nazionali e comunitari – finalizzati a incentivare lo sviluppo economico. In questa accezione, il p. si distacca sempre ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] e adottato di frequente anche nelle forme di architettura derivate dall’arte classica.
L’o. colossale (o maestoso) si sviluppa per lo più in funzione di architettura parietale per tutta l’altezza di una fronte a vari piani, i quali appaiono così ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] proporzioni allungate, anche nell’uso, diffuso soprattutto negli edifici civili, di f. a sviluppo orizzontale, suddivise in luci più piccole mediante serie di archetti per lo più su colonnine (polifore). Il Rinascimento riprende gli schemi classici ...
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Dall’inglese sky-scraper, edificio di marcato sviluppo verticale, con un notevole numero di piani: comunemente si definiscono g. gli edifici con almeno 15-20 piani, cioè un’altezza minima di m 50-70. Affermatosi [...] esemplarmente forma a una complessa serie di fattori simbolici, economici e che hanno portato all’impiego di gabbie strutturali in ghisa e in acciaio (v. fig.). Si devono a La tipologia del g. ebbe un grande sviluppo anche a New York, fondendo insieme ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] autorità locale è in grado di assicurarsi in base a quella legge. Sono in particolare validi a vantaggio degli Enti di sviluppo i contributi precedenti e alla emissione di una nuova serie di disposizioni regionali. Otto dei territorî (Länder ...
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Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] coerente dal punto di vista dell'arte, corrisponde allo sviluppo spregiudicato di quelle idee che improntarono il razionalismo primitivo. molti studî recenti per il mobile-tipo, da prodursi in grande serie e al minimo costo. Questo è un problema di ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] in stretto rapporto con l'amministrazione comunale, sviluppa (in particolare dal 1981) un programma di interventi che, in e costosissima attuazione per l'usuale insorgere di una complessa serie di difficoltà non previste (a solo titolo d'esempio il ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...