In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] organismo, che ne condizioneranno lo sviluppo embrionale e la capacità di crescere, adattarsi all’ambiente in cui si troverà a vivere da una serie di fattori ecologici e sanitari come le campagne di vaccinazione su larga scala (in cui uno stesso ...
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In biologia e medicina, l’insieme delle modificazioni che una struttura vivente subisce sotto l’effetto di sollecitazioni di varia natura. In alcuni casi i processi avvengono in assenza di mutamenti sostanziali [...] di una serie di fattori (fattori di crescita) rilasciati dagli elementi cellulari sollecitati dallo stiramento.
In patologia, possono caso a parte è quello dello sviluppo dell’utero in gravidanza. In tale condizione la muscolatura liscia delle pareti ...
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In biologia, condizione del nucleo cellulare caratterizzata dalla presenza di un numero di cromosomi maggiore del normale. La condizione normale è la diploidia, che si indica con 2n, cioè la presenza di [...] rispettivamente dal padre e dalla madre. Ognuna delle due serie, presente nei gameti, si indica con n (aploidia). in due modi: per fecondazione di gameti che non siano aploidi; per raddoppiamento del numero dei cromosomi all’inizio dello sviluppo ...
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In anatomia ed embriologia, formazione vascolarizzata, sporgente e più o meno allungata, ma sempre di piccole dimensioni. V. coriali Proliferazioni vascolarizzate superficiali del corion dei mammiferi [...] in forma di sottili lamine nei Carnivori e nei Roditori; digitiformi o ramificate, o con espansioni lamellari nei Ruminanti, assumono grande sviluppo epiteliali il cui bordo libero presenta una serie di estroflessioni, dette microvilli. Grazie alla ...
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In psicologia, legame che unisce il bambino a chi si prende cura di lui. La teoria dell’a. fu formulata alla fine degli anni 1960 e la sua diffusione è legata soprattutto alle opere di J. Bowlby e alla [...] numerosa serie di ricerche a esse ispirata. L’a. viene, in questa prospettiva, definito come una classe di comportamento, sia in modo differenziato alla madre e tende a mantenere il contatto con lei. Successivamente (1-3 anni), quando lo sviluppo ...
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In geomorfologia, termine utilizzato per indicare una serie di fenomeni e processi che avvengono nelle regioni a clima freddo, in un areale esterno a quello del limite delle nevi persistenti, dove si alternano [...] acque correnti, che erodono e modellano i versanti e i fondi vallivi; d) il vento. Gli ambienti p. si sviluppanoin due zone climatiche particolari: quella delle elevate altitudini e quella delle alte latitudini. Nel primo caso il processo che opera ...
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In geologia, la prima epoca del Paleogene (era Cenozoica) compresa tra il Cretaceo e l’Eocene. Il P. ha una durata di circa 10 milioni di anni e comprende due piani, dal basso verso l’alto: Daniano e Thanetiano. [...] prime Discocicline e Nummuliti). Notevole è anche lo sviluppo del nanoplancton calcareo.
Il P. italiano risulta ben quindi separare il P. come periodo a sé. In Italia è rappresentato nelle serie pelagiche della Lombardia, dell’Umbria e delle Marche; ...
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In biologia, evoluzione rettilinea, in cui cioè si osserva lo sviluppo, o la regressione, di un dato organo, o carattere, come avviene, per es., nel caso di una serie filogenetica; tipica è quella del [...] volte le serie ortogenetiche comportano uno sviluppo esagerato di alcuni organi, tanto che questi appaiono incomodi o dannosi per l’animale (caratteri distelici), determinandone l’estinzione, come l’enorme sviluppo dei palchi in alcuni cervi fossili ...
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In biologia e in anatomia, relativo all’orecchio. Placode o. Nell’embrione dei Vertebrati, ispessimento dell’ectoderma, che occupa un’area circolare situata lateralmente al rombencefalo, fra gli abbozzi [...] , che si fonde con le cartilagini paracordali situate sui lati. Con l’ossificazione del cranio cartilagineo, in corrispondenza della capsula o., si sviluppa una serie di ossa o. o petrose che si fondono insieme o con le ossa adiacenti. Ganglio o ...
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SVILUPPO, Limiti dello
Roberto Vacca
L'esistenza di l. dello s., almeno della popolazione, fu già intuita da G. Botero alla fine del Cinquecento. Alla metà del Settecento R. Wallace, precorrendo T.R. [...] e l'intento di mantenerle. Una delle critiche più serie al modello Forrester-Meadows è stata fatta da M. Jahoda , è il modello latino-americano del mondo sviluppato dalla Fondazione Bariloche in Argentina. Sempre patrocinato dal Club di Roma ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...