Brescia
Giancarlo Andenna
I primi documenti di Federico II relativi a Brescia, città che era sempre stata alleata di Milano e di Ottone IV e pertanto ostile al giovane sovrano svevo, risalgono agli [...] la civiltà comunale nell'Italia del Nord. Atti del Convegno internazionale promosso in occasione dell'VIII centenario della nascita di Federico II di Svevia, Pavia, 13-15 ottobre 1994, a cura di C.D. Fonseca-R. Crotti, Roma 1999, pp. 17-23.
G. Chiodi ...
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GOFFREDO (Gaufridus, Godefridus, Gotefredus) da Viterbo
Gian Maria Varanini
Cappellano e notaio del Sacro Palazzo con Corrado III, Federico I Barbarossa ed Enrico VI, per molti decenni esponente di [...] rilievo dell'entourage imperiale svevo, autore di compilazioni storiche universali, che godettero di larga diffusione e di non meno significativi resoconti della politica imperiale, nacque probabilmente a Viterbo intorno al 1125. La data è dedotta, ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] e continuarono a crescere. Ad essi allora si aggiunse un gran numero di nuove fondazioni promosse da abati e vescovi, dai sovrani svevi e dall'alta nobiltà dell'Impero. Il duca guelfo Enrico il Leone, per esempio, fondò nel 1159 la città di Lubecca e ...
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HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] dopo la nascita e sepolti a Lorch, prima che nel 1164 venisse al mondo un altro figlio a cui fu attribuito il nome svevo di Federico, che fu subito fidanzato con una delle figlie di re Enrico II d'Inghilterra. Si può supporre che i figli maggiori ...
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Cronista (1410 circa - 1478) in Basilea, cappellano del vescovo Giovanni di Fleckenstein (1430-36), poi del locale monastero (1439), compilò la Chronica episcoporum basiliensium fino al 1475, e proseguì [...] i Flores temporum, opera scritta da un anonimo frate minore svevo alla fine del sec. 13°. ...
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Parma
Francesca Roversi Monaco
Per Federico II "Parma fuit causa totius ruine": così Salimbene de Adam introduce nella sua Chronica (1966, p. 499) il ruolo da ultimo rivestito dalla città nel conflitto [...] interna, come già Modena: a Reggio due famiglie del contado, i Roberti e i da Fogliano, furono punite da Enzo di Svevia per tradimento e una parte di loro si unì ai fuoriusciti parmensi, mentre a Cremona la secessione delle famiglie guelfe della pars ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] , Cuneo 1993, pp. 279-297.
J.-M. Martin, Les villes neuves en Pouille au XIIIe siècle, ibid., pp. 115-135.
G. Agnello, Dall'età sveva al barocco, in La spada e l'altare, a cura di Id.-L. Trigilia, Palermo 1994, pp. 36-50.
M.S. Calò Mariani, Cantieri ...
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VITTORIA
FFrancesca Roversi Monaco
Città-accampamento situata tra Parma e Fidenza e costruita nel 1247 da Federico II durante l'assedio di Parma (v.), per trascorrervi i mesi invernali nell'attesa della [...] 1998 (Storia d'Italia, diretta da G. Galasso, VI), pp. 455-480; A.L. Trombetti Budriesi, Introduzione, in Federico II di Svevia, De arte venandi cum avibus, a cura di Ead., Bari 2000, pp. IX-CXLVII, in partic. XLIV-LXVIII; M.P. Alberzoni, Gregorio ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] , luoghi, segni e strumenti, Roma 1995, pp. 175-178.
N.R. Vlora-G. Mongelli, Dalla Valle del Nilo a Federico II di Svevia, Bari 1995.
R. Rusconi, Profezia e profeti alla fine del Medioevo, Roma 1999.
G. Musca et al., Castel del Monte. Un castello ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] XIII]. Appunti e considerazioni da un primo sondaggio, pp. 602-604, 626-627; H. Houben, Monachesimo e città nel Mezzogiorno normanno-svevo, pp. 643-663; A. Padovani, Monasteri e comuni in Romagna, pp. 494, 502-503);P. Dalena, Federico II e gli ordini ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...