Corrado di Landau (detto il conte Lando)
Corrado di Landau
(detto il conte Lando) Nobile svevo (m. 1363). Dapprima al servizio del re Luigi di Ungheria, nel 1353 appare a capo della Grande Compagnia, [...] in sottordine a Fra Moriale, poi capo di essa e tristemente famoso per le devastazioni che causò nell’Italia centrale. Patì una dura sconfitta al passo delle Scalette (25 luglio 1358). Un altro colpo ricevette, ...
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BERARDO DI CASTAGNA (DI CASTACCA)
EEnrico Pispisa
Sulle origini e sulla casata di B., uno dei più fedeli e autorevoli collaboratori di Federico II dagli inizi dell'attività politica dello Svevo fino [...] si raccomandò a lui che, colpito dalle doti di dettatore del giovane, ne favorì l'accesso tra i più stretti collaboratori dello Svevo. Per sei anni, fino al 1227, B. non si mosse dal fianco di Federico che, con energia, andava riorganizzando il Regno ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] imperatore (Diehl, 1989, p. 9).
Nel 1220 il progetto di Onorio non trovò attuazione, ma l'accordo tra il papato e lo Svevo fu comunque sancito da quelle norme emanate in S. Pietro "sub nomine regio in leges publicas" (M.G.H., Constitutiones, 1896, nr ...
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La dinastia dei H., così chiamata dal castello da loro costruito (1070) al centro del Württemberg, nel Giura svevo, a 864 m. s. m., ebbe come capostipite il cavaliere svevo Federico di Büren (m. prima [...] di Baviera, agevolò l'elezione di suo figlio Federico I Barbarossa a re di Germania (1152). Fu signore così, nel ducato di Svevia fino al 1167, il figlio di Corrado III, Federico IV di Rothenburg (n. 1144 circa - m. Roma 1167) alla cui morte, non ...
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Famiglia di patrizî di Norimberga, le cui origini sono documentate fino al sec. 13º. Si suddivise in tre rami: uno svevo, uno francone e uno italiano. A Norimberga ebbero sempre una posizione ragguardevole. [...] Il ramo italiano, stabilitosi a Bari, si estinse nel sec. 18º. Il più eminente degli I. è Andrea, mercante e banchiere (Norimberga 1491 - ivi 1579), che per 56 anni fu nel Consiglio della città e borgomastro ...
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(lat. Helvetii) Antica popolazione celtica. Dapprima (forse dal 5° sec. a.C.) abitò fra il Reno, il Meno e il Giura Svevo, alla fine del 2° sec. a.C. si trasferì nel territorio dell’ Elvezia, odierna [...] Svizzera. Erano divisi in 4 cantoni o pagi; il pago dei Tigurini si unì alle invasioni dei Cimbri e dei Teutoni nel paese degli Allobrogi (107 a.C.). Nel 58 a.C. gli E. abbandonarono il loro territorio ...
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Grecia
AAndreas Kiesewetter
Risalgono soltanto alla fine degli anni Venti del sec. XIII i primi rapporti di Federico II sia con gli stati successori bizantini (lo stato d'Epiro e l'Impero di Nicea), [...] a dire i principi di Nicea, di Trebisonda e di Epiro-Tessalonica) usavano intitolarsi imperatori. In ogni caso nel 1217 lo Svevo ottenne che l'imperatore latino Pietro di Courtenay non fosse incoronato da papa Onorio III né al Vaticano né al Laterano ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] di Federico II solo per farlo apparire più meritevole della condanna a lui inflitta da Dante nell'Inferno. Ai suoi occhi lo Svevo fu l'artefice di un violento dispotismo che privò della libertà le città lombarde con la violenza e con l'inganno, che ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] 1996: la numerazione delle costituzioni è, di conseguenza, quella indicata nella suddetta edizione.
Sul tema della giustizia regia in età sveva v. i lavori di E.H. Kantorowicz, I due corpi del re. L'idea di regalità nella teologia politica medievale ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] della monarchia, ma la colletta generale che papa Onorio IV stabilì per il Regno nel 1285, ad appena un ventennio dalla caduta degli Svevi, ammontava a 50.000 once, e di essa 35.000 erano fissate per la parte continentale e solo 15.000 per la Sicilia ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...