DELLA MARRA (de Marra), Angelo
Mario Caravale
Figlio, forse primogenito, di Giozzolino di Angelo, nacque probabilmente a Barletta in data da collocare intorno al 1220 (più prima che dopo), in quanto [...] erano entrati a far parte di quel ceto di alti ufficiali di origine mercantile che proprio sotto il sovrano svevo aveva cominciato ad affermarsi e ad assumere la gestione corrente dell'amministrazione del Regno, soprattutto nel settore finanziario ...
Leggi Tutto
SVEVIA, DUCATO DI
HHelmut Maurer
Il ducato di Svevia, ripartizione dell'Impero tedesco altomedievale, si estendeva dalle odierne Alpi Svizzere a sud fino al medio corso del fiume Neckar presso Stoccarda [...] un duca la sua esistenza risale all'inizio del sec. X e si prolunga fino alla morte di Corradino di Hohenstaufen nel 1268. La Svevia fu il primo territorio a nord delle Alpi in cui Federico II fece il suo ingresso nell'estate del 1212, durante la sua ...
Leggi Tutto
Figlio (Chasseneuil, Vienne, 778 - presso Ingelheim 840) di Carlomagno e di Ildegarda, re d'Aquitania (781), divenne imperatore nell'814. Con l'Ordinatio imperii (817) regolò la successione tra i suoi [...] di conflitti con i fratelli di questi. Avendo poi avuto (823), dalle seconde nozze con Giuditta figlia del conte Guelfo, svevo, un altro figlio, Carlo detto il Calvo, L. gli concesse (Dieta di Worms, 829) parte delle terre già concesse a ...
Leggi Tutto
Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] M. Pasquale, Ipotesi iconografica e iconologica su alcune mensole del castello di Trani, in Cultura e società in Puglia in età sveva e angioina. Atti del Convegno di studi (Bitonto, 1987), Bitonto 1989, pp. 227-242.
P. Belli D'Elia, Presenze pugliesi ...
Leggi Tutto
Amalfi
Gerardo Sangermano
Attestata per la prima volta alla fine del VI sec. come castrum e sede vescovile, Amalfi si emancipò da Napoli, costituendosi in ducato autonomo, intorno alla metà del sec. [...] J.-M. Martin, Le città demaniali, ibid., pp. 179-195; N. Kamp, Gli Amalfitani al servizio della monarchia nel periodo svevo del Regno di Sicilia, in Documenti e realtà nel Mezzogiorno italiano in età medievale e moderna. Atti delle giornate di studio ...
Leggi Tutto
Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] intestazione di una via alla sede del cambio, ruga cambi, dalla frequentazione del porto ricordata dallo stesso Federico di Svevia nella lettera all'ammiraglio Nicola Spinola, dove si fa riferimento a carovane di mercanti genovesi e veneziani "qui de ...
Leggi Tutto
FALIER, Vitale
Irmgard Fees
Appartenente alla nobile famiglia che da tempo svolgeva un ruolo eminente nell'ambito del ceto politico veneziano, venne inviato nel 1154 dal doge Domenico Morosini in ambasceria [...] di Venezia in terraferma. In tale situazione il doge veneziano Domenico Morosini cercò innanzi tutto un accordo col sovrano svevo, al quale inviò, sotto la guida del proprio figlio Domenico, comes di Zara, una ambasceria, che fu composta da ...
Leggi Tutto
GUGLIELMO CAPPARONE
HHubert Houben
Si tratta probabilmente di un condottiero tedesco venuto in Italia al seguito dell'imperatore Enrico VI. Quando Marcovaldo di Annweiler, su ordine dell'imperatrice [...] dovette al più tardi avvenire prima del dicembre 1202. La posizione acquisita da G. fu approvata da re Filippo di Svevia entro il dicembre 1203. Intitolandosi G. "regis custos et magister capitaneus Sicilie", gli storici moderni si sono chiesti se le ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] B. Capasso, Le fonti della storia delle provincie napolitane dal 568 al 1500, 1902, pp. 119-20) del periodo normanno e svevo. Di quelle di cui si dispone, la redazione appare alquanto rozza sul piano formale, ed è evidente l’assenza di vigore critico ...
Leggi Tutto
Magonza
MMichael Matheus
Anche Magonza fu interessata dal generale moto di sviluppo comunale che riguardò, a partire dall'XI sec., soprattutto le grandi città lungo il Reno e la Mosa. A determinare [...] Roma, dove è testimoniato in veste di cardinale del titolo di S. Sabina, e in seguito, dopo l'assassinio di Filippo di Svevia, si impose come arcivescovo di Magonza. Durante il suo governo (1208-1230) i rapporti tra il signore della città e il comune ...
Leggi Tutto
svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...