CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] , dopo il 1266, i figli di Manfredi, Enrico, Federico e Enzo (Azzolino), che vi rimasero fino al 1299, nonché altri sostenitori degli Svevi, tra cui Enrico di Castiglia che vi fu detenuto dal 1277 al 1291. Al tempo di Carlo I d'Angiò (1266-1285) la ...
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RICCARDO DI SAN GERMANO
LLidia Capo
È il maggior cronista del Regno di Sicilia nell'età di Federico II, apprezzato per la ricchezza e l'onestà dell'informazione, più discusso per la qualità e il senso [...] di A. Esch-N. Kamp, Tübingen 1996, pp. 35-49, in partic. pp. 42-47; M. Zabbia, Notai-cronisti nel Mezzogiorno svevo-angioino, Salerno 1997, pp. 77-87, sul notariato meridionale pp. 58-77; A. Sommerlechner, "Stupor mundi"? Kaiser Friedrich II. und die ...
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Ezzelino II da Romano, il Monaco
Antonio Rigon
In una lettera spedita nel 1238 a Federico II, Ezzelino III da Romano, secondo il contemporaneo cronista Rolandino da Padova, avrebbe ricordato che, essendo [...] al trono imperiale. Dopo la morte di Enrico VI, Azzo d'Este e il conte da Sambonifacio si erano schierati con Filippo di Svevia, mentre E. e Salinguerra, con Milano e altre città, avevano parteggiato per Ottone IV che, da Trento, scendeva a Roma per ...
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FLOR, Ruggiero di
Andreas Kiesewetter
L'unica fonte per il primo periodo della vita del F. è il cronista catalano Ramon Muntaner. Secondo il suo racconto il F. nacque nel 1267 a Brindisi, ultimo figlio [...] anni del Vespro. L'immaginario, la cronaca, la storia, Bari 1989, ad Ind.; F. Bramato, L'ordine templare nel Regno di Sicilia nell'età svevo-angioina, in I Templari: mito e storia, a cura di G. Minucci - F. Sardi, Siena 1989, pp. 119 s., 131, 141; L ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] Luca. La rivista progettava per esempio una polemica «contro il Risorgimento e il massonismo giudaico»; attaccava Moravia, Svevo, Saba e certa critica letteraria contemporanea, come «eretica e blasfema» perché «fuori del cattolicismo» e, soprattutto ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] d'Italia", 1922, nr. 3, pp. 261-273; G.A. Cesareo, Le origini della poesia lirica e la poesia siciliana sotto gli Svevi, Milano 1924, pp. 370-394; V. De Bartholomaeis, Le origini della poesia drammatica italiana, Bologna 1924, pp. 53-69; Ph.A. Becker ...
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Islam in Italia
Musulmani fuori dal Dar-al-islam
La questione islamica in Italia
di Khaled Fouad Allam
6 giugno
Hanno vasta eco sulla stampa le parole di aperto sostegno alla guerra santa pronunciate dall'imam [...] che prese Palermo nel 1072; l'ultima città a cadere fu nel 1091 Noto. Alla fine del 12° secolo iniziò il dominio svevo e dal 1222 al 1233 Federico II, che pure era un ammiratore della civiltà araba, punì con una feroce repressione Agrigento, Entella ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] narrava il periodo del regno di Federico II, l'ostilità del Papato al tentativo di civilizzazione compiuto dall'imperatore svevo era individuata come una delle cause del mancato sviluppo del Mezzogiorno.
Nella più ampia delle monografie, La badia di ...
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URBANO II, beato
Simonetta Cerrini
Di modesta famiglia di cavalieri, Eudes (Oddone, Oddo) nacque nella castellania di Châtillon (oggi Châtillon-sur-Marne) intorno al 1035 da un feudatario dei conti [...] II e la riforma della chiesa nel secolo XI ovvero la riforma nella "dispensatio" alle pp. 513-33; H. Houben, Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, ivi 1996, p. 54 e il capitolo Urbano II e i Normanni (con un'appendice ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Siviglia permette di supporre che G. fosse assai bene informato delle vicende di quel Regno, unificato con il Regno svevo e consapevole del proprio potere tanto da adottare i simboli del potere imperiale, ma ancora diviso etnicamente e religiosamente ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...