Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] incursioni dei mauri nel 2° sec. d.C. e dei franchi e alemanni (257), vide nel 5° sec. le invasioni di vandali, svevi e alani (409), infine dei visigoti (415), che tuttavia, con il re Wallia, accettarono di essere federati dell’impero e, sconfitti i ...
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AUTARI, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
La proclamazione di A. a re, nell'autunno del 584, pose termine a quel periodo della storia dei Longobardi in Italia che si suole denominare "interregno [...] -bizantina controi Longobardi. Nel contempo passava al servizio dell'Impero uno dei più prodi condottieri dei Longobardi, lo svevo Droctulfo, il quale non soloriprese per i Bizantini e difese vittoriosamente l'importante testa di ponte di Brescello ...
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Francia, regno di
BBenoît Grévin
Per tutto il XIII sec. il Regno di Francia fu la principale potenza politica dell'Occidente. Questa preminenza, conseguita nei fatti con le vittorie riportate durante [...] delle due dinastie. Malgrado le terribili scosse seguite alla morte dell'imperatore Enrico VI, la doppia elezione di Filippo di Svevia e di Ottone di Brunswick nel 1197 e l'assassinio di Filippo nel 1208, la continuità dinastica, il cui principio ...
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moneta
Strumento che funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Con l’ampliarsi dei mercati e il progredire della divisione del lavoro nella storia sono andate crescendo l’esigenza [...] Di essa continuarono a servirsi, e quando iniziarono a coniarne di propria la modellarono su quella: così fu per l’oro di svevi, visigoti, franchi, burgundi, così per l’argento di ostrogoti e vandali. L’imitazione della m. romana si spinse fino alla ...
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GUGLIELMO V, detto il Vecchio, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come G. III o G. IV fu l'unico figlio maschio di Ranieri, marchese di Monferrato, e di Gisla (o Gisella) figlia [...] . 37-112; S. Runciman, Storia delle crociate, Torino 1966, II, pp. 660, 673, 683 s., 782; F. Cognasso, Il Piemonte nell'età sveva, Torino 1968, pp. 214 s., 218, 244, 247 s., 250, 252; L. Vergano - S. Gardino, La donazione dei marchesi di Occimiano ad ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] Girolamo Giustiniani, oltre al materiale già stampato nel 1720, pubblicava le cronache concernenti i periodi normanno e svevo, manifestando altresì il proposito di stampare in successivi volumi le cronache angioine ed aragonesi per passare da ultimo ...
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PIERLEONI
Marco Vendittelli
– Il capostipite di questo importante lignaggio romano fu Leone di Benedetto Cristiano, vir magnificus e laudabilis negotiator, figlio di un ebreo romano che aveva preso [...] e primi sviluppi del Comune nella Marca meridionale. Le vicende del Comune di Fermo dalle origini alla fine del periodo svevo, in Società e cultura nella Marca meridionale tra alto e basso Medioevo, Atti del IV Seminario di studi, Cupra Marittima ...
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DORIA, Ansaldo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova agli inizi del sec. XII. Fu probabilmente figlio di Zenoaldo (o Genoaldo), anche se nei documenti pubblicati egli non compare mai indicato col patronimico. [...] della Soc. ligure di storia patria, XXXII (1901), pp. 129 s.; V. Vitale, Le relazioni commerciali di Genova col regno normanno-svevo; l'età normanna, in Giorn. stor.-letter. della Liguria, III (1927), p. 10; P. F. Casaretto, La moneta genovese in ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, quarto di questo nome (o quinto secondo alcuni lineamenti genealogici, cfr. Taviani Carozzi, 1991, pp. 366, 369), nacque probabilmente verso il 1013 dal [...] , ibid., pp. 292-296; Id., Il Ducato di Sorrento, ibid., p. 331; E. Cuozzo, L'unificazione normanna e il Regno normanno-svevo, ibid., pp. 602 s.; H. Taviani Carozzi, La Principauté lombarde de Salerne. IXe-XIe siècle, I-II, Roma 1991, ad ind.; M ...
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VERONA
DDario Canzian
Nell'agosto del 1236 Verona, in mano a Ezzelino III da Romano, fu occupata da tremila soldati tedeschi. Lo stesso Federico II vi fece tappa, prima di procedere alla volta di Cremona. [...] recente lettura dello Zuliani (1992) propone di interpretare come raffigurazione dell'omaggio dei popoli orientali all'imperatore svevo, e che probabilmente fu ispirato proprio dalla presenza federiciana a Verona nel 1238. Ancora, fu dalla concione ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...