DANTE ALIGHIERI
GGirolamo Arnaldi
A segnalare a D. la presenza di Federico II nell'inferno è Farinata degli Uberti, incontrato nel sesto cerchio, una pianura disseminata di arche sepolcrali scoperchiate [...] regno di Enrico VI (1190-1197), cui accomuna quello ben più lungo di Federico II (1220-1250), "ultima possanza" della casa sveva, non più "ultimo imperadore de li Romani" come nel Convivio, forse perché, anche se non poteva tenerne conto, c'era stato ...
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AQUINO, FAMIGLIA
EErrico Cuozzo
Famiglia di origine longobarda, discendente dai gastaldi di Aquino, che possedettero ininterrottamente, tra i secc. IX e XIII, i territori di Aquino, Pontecorvo e la [...] con i due figli, in Sicilia, Riccardo di Aquino, conte di Acerra, cercò di organizzare una ultima resistenza al predominio svevo. Diopoldo di Schweinspeunt lo vinse e lo catturò mentre tentava di fuggire dal Regno. Il giorno di Natale del 1196 Enrico ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] usare l'esercito crociato che si stava formando per riportare sul trono il padre. Aveva ottenuto l'appoggio di Filippo di Svevia e di Bonifacio I marchese del Monferrato, che dall'autunno 1202 aveva assunto il comando dell'esercito. I. III respinse ...
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PASQUALE III, antipapa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE III, antipapa. – Al secolo Guido da Crema, città nelle cui vicinanze forse nacque sul finire dell’XI secolo o nei primi del XII, Pasquale non è [...] in S. Pietro dove, il 30 luglio, celebrò la sua prima messa solenne da pontefice e, due giorni dopo, incoronò imperatore lo svevo.
La vittoria si rivelò però di durata effimera. Durante le trattative tra i rappresentati dei romani e i vincitori, un ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] di Ottone IV e dei suoi sostenitori, pose fuori discussione, anche agli occhi dello stesso papa, la possibilità che lo svevo si imbarcasse insieme alle truppe che partirono nell'estate del 1217. La spedizione, comandata dai re di Ungheria (Andrea II ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] sono pervenuti. Anatoli nel suo impegno presso la Curia sveva mantenne i rapporti con gli ambienti ebraico-provenzali che in contatto con la Curia federiciana.
Di estremo rilievo per l'Italia sveva è il pensiero di Judah-ha-Cohen (nato a Toledo, ca. ...
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GOFFREDO da Cosenza
Fulvio Delle Donne
Il nome del luogo di cui era originario può essere ricavato facilmente dal toponimico col quale viene identificato, ma non si hanno notizie sui suoi primi anni [...] . Dopo di allora non si incontra più il suo nome per alcuni anni. Continuò comunque a essere un sostenitore della dinastia sveva e, anche dopo la morte di Manfredi, parteggiò per Corradino, quando questi scese in Italia.
Dopo la disfatta subita dall ...
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CLARY, Jean de
Joachim Gobbles
Apparteneva a una nobile famiglia francese che derivava il proprio nome dalla località di Clerey, a 15 km a sudest di Troyes, nell'attuale dipartimento dell'Aube. Evidentemente [...] , segnò una battuta d'arresto per gli ambiziosi progetti orientali di Carlo I d'Angiò. Nella battaglia decisiva contro lo Svevo, combattuta il 23 ag. 1268 nei pressi di Tagliacozzo, il C. comandò insieme con Guillaume l'Estendart la seconda schiera ...
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Giglio, battaglia del
Nel 1241 lo specchio di mare tra l'isola del Giglio e quella di Montecristo fu teatro di una breve ma cruenta battaglia, che vide protagoniste la flotta dell'imperatore Federico [...] , salutata da Federico II come un giudizio di Dio, segnò il punto di massimo successo della politica antipapale dello Svevo, che riuscì nello stesso tempo a impedire il concilio e a risollevare le sorti del ghibellinismo italiano, in particolare ...
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FORESTERIUS
BBeatrice Pasciuta
Magistratura già esistente in età normanna e probabilmente importata, anche nella terminologia, dal vocabolario franco e anglosassone, i foresterii normanni erano gli [...] secolo), "Quaderni Storici", 54, 1983, nr. 3, pp. 941-969; P. Corrao, Boschi e legno, in Uomo e ambiente nel Mezzogiorno normanno-svevo. Atti delle ottave giornate normanno-sveve (Bari, 20-23 ottobre 1987), a cura di G. Musca, Bari 1989, pp. 135-164. ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...