bagnare [lat. tardo balneare, der. di balneum "bagno"] (io bagno, ... noi bagniamo, voi bagnate, e nel cong. bagniamo, bagniate). - ■ v. tr. 1. a. [spargere d'acqua o d'altro liquido una persona o cosa [...] . Con analogo sign., ma più lett., può essere usato anche irrorare: Aveva già la faccia irrorata dalle lacrime (I. Svevo). Irrorare è spesso impiegato anche nella terminologia tecnico-scientifica: il sangue irrora le varie parti del corpo; è utile ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] fornisce lo svago che occorre perché non è uguale a sé stessa nel colore e nel disegno neppure per un attimo (I. Svevo). Rifornire (costruito sempre con la prep. di del secondo arg.) è limitato a risorse, cose necessarie e sim.: rifornito d’olio il ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] È di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua aggressività (I. Svevo). A un livello più intens. sono la prevaricazione e ancor più la sopraffazione, termini formali anch’essi spesso riferiti alle ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] neppure in quello stesso giorno la gratitudine dei Lanucci fosse stata tanta da indurli ad attenderlo per salutarlo (I. Svevo).
Dolore fisico - Meno variegato è il ventaglio terminologico che esprime sensazioni di dolore fisico: oltre a d., infatti ...
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Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] : s’era chiusa in sé, cupa, a rimuginare perché si fosse sentita così a dentro ferire dal discorso di colui (I. Svevo).
Genericità del pensare - La scelta del sinon. diventa solo apparentemente più semplice se si rende esplicita almeno una parte del ...
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Fabio Rossi
calmo. Finestra di approfondimento
La calma e il controllo - C. è l’agg. più generico per designare chi non perde la pazienza né manifesta agitazione, aggressività, ansia e sim. Proprio in [...] rimanda invece sereno: mi sentii tanto sereno che volli far dimenticare il risentimento che poco prima avevo manifestato (I. Svevo). Più marcato è flemmatico (e più ancora impassibile o imperturbabile), che indica una persona (o un carattere, un ...
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Fabio Rossi
cameriera, cameriere. Finestra di approfondimento
Usi non dispregiativi - Collaboratrice familiare (o collaboratrice domestica), in sigla colf, è l’espressione meno marcata per designare una [...] mentre erano un tempo abbastanza com.: la fantesca mi fece entrare in uno stanzino che doveva essere lo studio di Ada (I. Svevo).
Tra gli usi spreg., i termini talora usati sono serva e schiava, anche se il primo termine non ha sempre avuto accezione ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] con Giovanni che, dopo che m’aveva introdotto in casa sua, s’era fatto con me anche più affabile e intimo (I. Svevo). Disponibile è riferito a chi è facilmente accessibile, a chi non crea problemi, a chi non si tira indietro in caso di necessità ...
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Fabio Rossi
capire. Finestra di approfondimento
Cogliere indizi o impressioni - Il sign. di «percepire con l’intelletto» è espresso da molti verbi, dei quali c. è il più generico e frequente, spesso sentito [...] logica è ancora più evidente con constatare: io soffro orrendamente quando posso constatare di aver lavorato invano (I. Svevo). Non molto dissimili da intuire sono cogliere e captare, che alludono a una capacità di comprensione attraverso pochi ...
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Fabio Rossi
città. Finestra di approfondimento
Città e paese, centro e periferia - C. è il termine più generico per designare un centro abitato, per lo più esteso e di un certo rilievo sul piano amministrativo [...] ]), selvaggio e selvatico (dal lat. silvaticus, der. di silva «bosco»: una sera con gesto selvaggio volle attirarla a sé [I. Svevo]; lo chiamavano il Rospo anche per suo fare rozzo e selvatico [G. Verga]), villano (dal lat. villa «tenuta di campagna ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), Senilità (1898), e La coscienza di...
Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia sveva cessò di esistere.