fato s. m. [dal lat. fatum, der. di fari "dire, parlare"] (pl. -i; ant. le fata). - 1. (mitol.) [nella cultura antica, potenza inesorabile cui nessuno si può sottrarre] ≈ destino. 2. [il succedersi ineluttabile [...] sventura, il più formale e intens. disdetta (bisognava salvare quell’uomo che aveva una disdetta disastrosa [I. Svevo]), il lett. e ancora più intens. iattura (immensa iattura! ... Catastrofe immensurabile! ... [F. De Roberto]), il pop. scalogna ...
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felice agg. [lat. felix -īcis, dalla stessa radice di fecundus, quindi propr. "fertile"]. - 1. a. [che si sente pienamente soddisfatto nei propri desideri: vivere f.] ≈ appagato, contento, lieto. ↑ beato. [...] matrimonio. I sinon. più adatti sono favorevole e fortunato: bisognava pur approfittare di un momento tanto favorevole! (I. Svevo); oggi è il mio giorno fortunato. Sinon. di favorevole, se accompagnato da momento,occasione,scelta e sim., è giusto ...
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scoperta /sko'pɛrta/ s. f. [part. pass. femm. di scoprire]. - 1. a. [lo scoprire fatti, luoghi, oggetti e sim.: la s. di nuove terre] ≈ rinvenimento, ritrovamento, (non com.) scoprimento, [riferito a oggetti [...] ] ≈ rivelazione. 2. (estens.) [presa d'atto del valore di un artista da parte della critica: la s. di Svevo fu opera di stranieri] ≈ riconoscimento. ‖ apprezzamento. 3. (estens.) [accertamento dell'identità dei responsabili di un azione: s. dei ...
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usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] cose, indica un farne un uso approssimativo (il lavoro imbecille del servo che maneggia la penna invece della scopa [I. Svevo]), anche con connotazione scherz.: è uno che sa maneggiare le macchine (ovvero: è un pilota straordinario).
Usare nuovamente ...
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Fabio Rossi
giusto. Finestra di approfondimento
giuste - L’agg. g. può essere riferito a persone, situazioni o cose ed esprime valori che vanno dalla moralità all’adeguatezza a un modello. G. può essere [...] di giudizio: si è sempre comportato da persona corretta; egli era felice, equilibrato come un vecchio (I. Svevo). L’aspetto dell’imparzialità del giudizio è specificamente espresso da equanime, equidistante, equo, imparziale, super partes, tutti ...
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Fabio Rossi
noia. Finestra di approfondimento
Noia come fastidio - Il sost. n. oscilla tra due sign. diversi: quello di «forte fastidio, dolore» e quello di «insoddisfazione causata da monotonia e sim.». [...] rompere: i fanciulli non la molestavano più (I. Nievo); non riuscii a calmar Augusta la cui gelosia mi seccava orribilmente (I. Svevo); non (mi) rompere, con le tue prediche! Molestare si riferisce talora anche a pensiero, pena e sim.: hai tu pure de ...
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Fabio Rossi
scarso. Finestra di approfondimento
Quantità ridotta - Numerosi agg. e avv. esprimono in ital. il concetto di quantità più o meno elevata. Tra gli agg. più com. per quantità elevate si annoverano [...] sono molteplici [F. Tozzi]), oppure a quella dei non numerabili (abbondante: neve abbondante caduta il giorno innanzi [I. Svevo]). Gli altri sinon. di molto come avv. sono quasi tutti più formali e derivano da agg.: abbondantemente, ampiamente ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] , quasi del guardare dall’alto in basso, con sufficienza: per lunghi anni essa mi squadrò con occhio diffidente (I. Svevo). Se si guarda senza voler essere visti, il verbo adatto è sbirciare o spiare: sbirciare dalla serratura. Il guardare con ...
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armonia /armo'nia/ s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. harmonía, affine a harmózō "comporre, accordare"]. - 1. a. (mus.) [concordanza di voci o di strumenti: a. di violini] ≈ accordo, consonanza. ↔ cacofonia, [...] dire secondo, d’accordo con: operò in a. con le linee del governo. In conformità a sfuma ulteriormente il concetto di armonia ed è limitato per lo più a un accordo del tutto esteriore: egli si comportò in c. ai patti del nostro contratto (I. Svevo). ...
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Fabio Rossi
violenza. Finestra di approfondimento
Tipi di violenza - Come già osservato nella scheda UCCIDERE, il lessico italiano possiede numerosi termini per indicare diversi tipi di violenza, fisica, [...] È di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua aggressività (I. Svevo). A un livello più intens. sono la prevaricazione e ancor più la sopraffazione, termini formali anch’essi spesso riferiti alle ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), Senilità (1898), e La coscienza di...
Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia sveva cessò di esistere.