ISABELLA d'Aragona, duchessa di Milano
Francesca M. Vaglienti
Figlia secondogenita di Alfonso d'Aragona, duca di Calabria, e della colta e raffinata Ippolita Maria Sforza, nacque il 2 ott. 1470 a Napoli, [...] celebre per le raffinatezze, anche nell'arte delle ceramiche, di cui è conservata a tutt'oggi ampia testimonianza nel castello svevo.
Dama fra le più celebri del Rinascimento, I. fu al centro di una fitta rete di parentele che la videro protagonista ...
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URBANO II, papa
Simonetta Cerrini
URBANO II, papa. – Di modesta famiglia di cavalieri, Eudes (Oddone, Oddo) nacque a Châtillon (oggi Châtillon-sur-Marne) intorno al 1040 da Isabella e Heucherio, signore [...] e Gregorio VII, Napoli 1996, pp. 14 s., 46, 148 nota, 280 nota, 453, 513-553; H. Houben, Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996, pp. 54, 115-143 (con un’appendice sull’itinerario del papa); R. Somerville ...
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SICILIA, REGNO DI, CHIESA
CCosimo Damiano Fonseca
L'eredità normanna consegnò a Federico II una mappa compiuta delle istituzioni ecclesiastiche del Regno; gli assetti circoscrizionali faticosamente [...] delle sedi episcopali (ibid., p. 597).
La situazione delle Chiese del Regno e l'atteggiamento nei confronti dell'imperatore svevo non mutarono con l'avvento al soglio pontificio di Innocenzo IV, nonostante che all'indomani dell'elezione di Sinibaldo ...
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Ezzelino III da Romano
SSante Bortolami
Nacque nel 1195, terzo di questo nome, nella domus denominata originariamente da Onara e successivamente da Romano da due castelli dislocati rispettivamente nell'alta [...] dimostra anche lo scambio di messi, doni e corrispondenza fra i due (sono rimaste non meno di sette lettere), da parte dello Svevo ridondante di lodi per l'esemplare devozione e i servigi resi all'Impero dal da Romano. E. fornì sicuramente con i suoi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una poesia lirica di argomento amoroso sul modello trobadorico in volgare locale matura [...] di promuovere un movimento letterario unitario in un volgare locale italiano matura presso la corte siciliana di Federico II di Svevia, un ambiente culturale di grande ricchezza, per la presenza di letterati e studiosi di lingua latina, greca e araba ...
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ARCHITETTO
B.M. Alfieri
L'autonomia della figura e della funzione professionale dell'a. medievale e la sua specifica appartenenza al campo dell'attività intellettuale, analogamente a quanto avvenne [...] a Pisa o Lanfranco a Modena. In effetti la situazione italiana è, sotto questo aspetto, particolare - come rilevava lo svevo Ottone di Frisinga (sec. 12°), meravigliandosi di veder accedere alle più alte cariche e onori, in questo paese, 'operai ...
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Onorio II
Simonetta Cerrini
Scarse sono le notizie su questo papa prima della sua nomina a cardinale vescovo d'Ostia. Lamberto Scannabecchi, originario di Fiagnano (attualmente in provincia di Bologna), [...] degli Hohenstaufen, che ambiva alla corona e sosteneva le mire imperiali dei nipoti di Enrico V, Federico e Corrado di Svevia, la posizione del papa e dei vescovi tedeschi fu di aperto sostegno a Lotario; in Italia, un concilio riunito a Pavia nel ...
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Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] e il tardo Medioevo in quest'area sono state incise pietre e che si può parlare, di conseguenza, di una glittica sveva (v. Glittica). La simbologia statale, in effetti, ha un ruolo centrale. È tuttora controverso se molti di questi cammei non siano ...
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CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] , dopo il 1266, i figli di Manfredi, Enrico, Federico e Enzo (Azzolino), che vi rimasero fino al 1299, nonché altri sostenitori degli Svevi, tra cui Enrico di Castiglia che vi fu detenuto dal 1277 al 1291. Al tempo di Carlo I d'Angiò (1266-1285) la ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] poi estinguersi a cavallo tra Ottocento e primo Novecento: ancora sei esempi di ebbimo nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo, e un caso sporadico in ➔ Gabriele D’Annunzio ‘notturno’ («Come i fastelli si furono consumati ed ebbimo attorno attorno i ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...