SICILIA - Pittura e miniatura
P. Leone de Castris
Nel corso dei secc. 13° e 14° la S. assunse, più ancora che nel passato, un ruolo determinante di snodo culturale fra Oriente e Occidente, sfruttando [...] non dové essere fenomeno isolato o privo di precedenti.
Negli ultimi decenni del sec. 13°, la S., passata dalla dominazione sveva a quella angioina (1266) e da quest’ultima ben presto a quella aragonese (1282), visse una fase di naturale, graduale ...
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ZENO, Ranieri.
Marco Pozza
– Figlio di Pietro, di cui si conosce assai poco a differenza del nonno paterno, anch’egli di nome Ranieri, che fu invece un personaggio di rilievo nell’ultimo quarto del [...] diventati entrambi dogi uno di seguito all’altro. Da quel momento, non vi fu più guerra aperta fra Venezia e l’imperatore svevo, fino alla morte di quest’ultimo nel 1250.
Durante gli ultimi anni di governo di Tiepolo, Zeno mantenne una posizione di ...
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GIACOMO (Iacobus)
Fulvio Delle Donne
Il futuro arcivescovo di Capua nacque con ogni probabilità a Capua intorno agli anni Ottanta del XII secolo. Secondo uno strumento notarile del 1241, oggi perduto [...] dislocate sul territorio del Regno. In ogni caso, già tale accusa attesta lo stretto legame di G. con la Cancelleria sveva, dove egli dovette essere impiegato sin dagli inizi della sua carriera. Del resto Federico II dimostrò a più riprese la sua ...
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GUGLIELMO VI, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come Guglielmo V, unico figlio maschio del marchese di Monferrato Bonifacio I e di una donna della famiglia dei marchesi del Bosco, [...] 1926, pp. 271-278; L. Vergano, Storia di Asti, II, Asti 1953, pp. 56 s., 61, 70; F. Cognasso, Il Piemonte nell'età sveva, Torino 1968, ad ind.; A. Goria, Bonifacio I, marchese di Monferrato, in Diz. biogr. degli Italiani, XII, Roma 1970, pp. 120, 122 ...
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FILOMARINO, Marino (Marino da Eboli, Marinus Neapoletanus)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli tra il 1205 e il 1210. Da un documento in cancelleresca napoletana, che egli fece redigere nel 1274, "ut privata [...] , ma il F. continuò a rimanere a Roma; solo quando Capua e altre città del Regno si ribellarono ancora contro il re svevo nell'estate del 1253 si recò nella sua sede investito di nuovi poteri dal pontefice. Nella primavera 1253 non riuscì ad evitare ...
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GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] che contengono falconi e aquile nelle vele delle stesse crociere rimandano a un lontano ma sempre presente passato arabo-svevo.
La frequentazione del duca di Serradifalco - con il quale il G. collaborò in qualità di collega sia nel Consiglio ...
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CHINARD (Chinardus, Chynardus, Cinardus, Cynardus, Chenardus, Chenard, Chenart, Genardo, Genard, Zynardus, Zeynardus, Echinard), Filippo
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia di cavalieri francesi, [...] pontificia approntò il privilegio a suo favore egli aveva già abbandonato la causa del papa, passando dalla parte del reggente svevo Manfredi, come fautore del quale è indicato in una bolla di Alessandro IV del marzo 1255 che gli minacciava la ...
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FIDENZA
F. Gandolfo
(lat. Fidentia, Fidentiola vicus; fino al 1927 Borgo San Donnino)
Città dell'Emilia-Romagna (prov. di Parma) nata, per la posizione lievemente sopraelevata, come posto di controllo [...] imperiale di Federico II, che nel 1249 ne investì della signoria Oberto Pallavicino. Questa fase si concluse, al momento del crollo svevo, con la distruzione nel 1268 da parte del Comune di Parma, la più grave e radicale, dalla quale la città prese ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] per la salute. Si pensi, a proposito dell'abitudine al fumo, alle pagine in cui con disincantata e brillante ironia Italo Svevo parla dell'ultima sigaretta del protagonista della Coscienza di Zeno o all'umorismo della battuta di Mark Twain circa la ...
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SALERNO
EErrico Cuozzo
Salerno, conquistata nel 1077 da Roberto il Guiscardo, dopo essere stata una delle città più importanti del ducato normanno di Puglia, ne divenne anche il centro amministrativo [...] , I-III, Salerno 1982; A. Amarotta, Salerno romana e medievale. Dinamica di un insediamento, ivi 1989; E. Cuozzo, Normanni e Svevi nel Mezzogiorno d'Italia, in Storia del Mezzogiorno, diretta da G. Galasso, Napoli 1989, pp. 593-825; H. Takayama, The ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...