MICHELSTAEDTER, Carlo Raimondo (Ghedalia Ram). – Quarto e ultimo figlio di un’agiata famiglia di lingua italiana e di origini ebraiche ashkenazite (il nome indica la provenienza da Michelstadt, piccolo [...] , Roma 1974, pp. 96-104; F. Ghilardi, Signoria e servitù. Da De Sanctis a M., Pisa 1978, ad ind.; A. Abruzzese, Svevo, Slataper, M.: lo stile e il viaggio, Venezia 1979, ad ind.; C. Benussi, Negazione e integrazione nella dialettica di C. M., Roma ...
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WITTELSBACH
N.M. Zchomelidse
Famiglia principesca tedesca del ducato di Baviera, che ebbe come prime sedi Scheyern (prov. Pfaffenhofen an der Ilm) e Wittelsbach, presso Aichach.Tramite un'intelligente [...] in legno, poiché la pietra fu utilizzata in Germania come materiale da costruzione per i castelli soltanto all'epoca degli Svevi. Gli impianti venivano eretti in terra e legno con parapetti a graticcio, oppure palizzate a protezione dei difensori e ...
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GROSSETO
V. Ascani
(Grossetum nei docc. medievali)
Città della Toscana meridionale posta al centro del territorio maremmano, nella pianura alluvionale dell'Ombrone, poco discosta dalla sponda destra [...] , conquistò la città nel 1224 distruggendone le fortificazioni, esigendo donativi e dichiarazioni di asservimento. Lo stesso imperatore svevo, che visitò la città nel 1243, la dichiarò nel 1250 direttamente dipendente dalla ghibellina Siena e a nulla ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] «Beh, Freud scopre che c’è una parte oscura, nera, che sta nel fondo di ognuno di noi e che noi non conosciamo. Svevo attinge a questa zona per scrivere La coscienza di Zeno» («La Repubblica» 5 luglio 2007)
(3) Del resto con una bellissima intuizione ...
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BRANDILEONE, Francesco
Nacque a Buonabitacolo (Salerno) il 25 genn. 1858, da Giovanni e da Teresa Netti, e studiò giurisprudenza all'università di Napoli, laureandosi nell'anno 1883 sotto la guida [...] ) del X secolo. Gli studi per l'edizione si protrassero per un decennio (intrecciandosi con altri sul regno normanno-svevo), dando anche l'appiglio a nuove ricerche, questa volta sul diritto di famiglia.
Sebbene gli argomenti paiano restringersi a ...
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CAPACCIO (1246), CONGIURA DI
EErrico Cuozzo
Nel settembre del 1245, poco dopo l'inizio del concilio di Lione (v.), furono scoperti nel convento di Fontevivo, presso Parma, alcuni documenti che rivelavano [...] erano coinvolti alcuni cittadini di Parma. L'imperatore, informato di ciò, si recò subito nella città, fedelissima alla causa sveva, per evitarne la defezione e per incoraggiare i suoi numerosi sostenitori.
A Parma si trovò di fronte a una sorpresa ...
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MARGHERITA di Svevia
Marco Ciocchetti
Figlia illegittima dell’imperatore Federico II, nacque forse attorno al 1230 in località sconosciuta, secondo alcune fonti dalla nobildonna sveva Richina von Wolfsölden.
Nel [...] di Acerra ed esponente di una famiglia fortemente legata agli Svevi. Ottenne in dote il feudo di Suessola, insieme al De Rosa, Cassino 2007, p. 153. F. Scandone, M. di Svevia figlia naturale di Federico II, contessa di Acerrra, in Archivio storico per ...
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CAMERARIUS
BBeatrice Pasciuta
I camerari costituivano un'articolazione, su porzioni di territorio di minor ampiezza, gerarchicamente subordinata ai maestri camerari. Una rete di funzionari sottoposti, [...] in Sicilia, "Archivio Storico Siciliano", ser. IV, 2, 1977, pp. 4-17 (ora in Il "Liber Augustalis" di Federico II di Svevia nella storiografia. Antologia di scritti, a cura di A.L. Trombetti Budriesi, Bologna 1987, pp. 457-472); Id., Federico II e la ...
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Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] l’opera di K. Mansfield, A. Schnitzler, R. Musil, F. Kafka, J. Joyce, T. Mann, L. Pirandello, I. Svevo. Sopravvive tuttavia la n. d’impianto tradizionalmente realistico e si afferma una tendenza fantastica e surreale specialmente rappresentata nelle ...
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Imperatore d'Occidente; nato sul finire del secolo IV, di nobile famiglia arvernate (Apoll. Sidon., Carm., VII, 248; Greg. Turon., II, 11). Il nome Eparchius è attestato da un'iscrizione cristiana di Roma, [...] , op. cit., I, 304). Ma questa nomina non poteva render paga la sterminata ambizione di Ricimero; figlio di un principe svevo e nipote del re Vallia, il fondatore del regno Visigoto di Tolosa, egli mirava più in alto, a governare dittatoriamente lo ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...