Uberti, Lapo degli
Arnaldo D'addario
Figlio di Farinata, fiero ghibellino come il padre e gli altri membri della casata, ne seguì la sorte dopo la sconfitta della sua Parte politica. Per le fortune [...] il Davidsohn che lo pubblica (Forschungen, II 889) - con quanta lentezza i ghibellini di Firenze si accingessero ad aiutare lo Svevo. Esule, nel 1282 fu avvicinato, insieme con il conte Guido Novello e i dinasti di Santa Fiora, da messi del re ...
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ammirare
Freya Anceschi
La coma sua... fora da l'Indi / ne' boschi lor per altezza ammirata (Pg XXXII 42), sarebbe " considerata con stupore ", come avviene di cosa o persona particolarmente interessante [...] il verbo sia transitivo: " ascoltando intentamente, e guardando intensamente (in relazione col s'ode o vede del v. 7), lo Svevo famoso ", mentre la maggior parte dei commentatori lo sente come intransitivo.
La forma ammiri è variante di miri, in Pd ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, dopo una prima fase in cui la sua scrittura evolve in stretta aderenza ai canoni espressivi tradizionali della prosa [...] . Tornato a Dublino per la morte della madre, lasciò definitivamente la città nel 1904. Visse a Trieste (dove conobbe I. Svevo e ne incoraggiò l'opera) insegnando alla Berlitz School, a Zurigo e a Parigi. Esule volontario, estraneo alla "rinascita ...
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Pulsanesi
Francesco Panarelli
Monastero di osservanza benedettina, S. Maria di Pulsano venne fondato nel 1129 da Giovanni da Matera, che lo resse sino alla sua morte (1139). Le vicende relative agli [...] , nonché durante la minorità di Federico II e la reggenza di Innocenzo III. Proprio intorno al 1224 saliva la tensione tra lo Svevo e Onorio III a causa della volontà da parte del papa di negare sotto ogni forma a Federico il controllo delle elezioni ...
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ROBERTO d'Altavilla, detto il Guiscardo, duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia
Vito Loré
ROBERTO d’Altavilla, detto il Guiscardo, duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia. – Primo dei figli di Tancredi, [...] 208-214; H. Houben, Medioevo monastico meridionale, Napoli 1987, pp. 109-127; E. Cuozzo, L’unificazione normanna e il regno normanno svevo, in Storia del mezzogiorno, a cura di G. Galasso - R. Romeo, II, Il Medioevo, Napoli s. d. [1989], pp. 602-608 ...
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COSTANZA/ANNA, IMPERATRICE DI NICEA
GGian Luca Borghese
Figlia dell'imperatore Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, sorella dunque di Manfredi, futuro re di Sicilia, C. nacque intorno al 1231. [...] D, cc. 9-12, in Del Giudice, 1869, pp. 20-21).
Erano quelli, però, gli ultimi anni del dominio della dinastia sveva nell'Italia meridionale. Con la battaglia di Benevento del 1266, Carlo d'Angiò sconfisse e uccise Manfredi, conquistando la Corona di ...
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Tagliacozzo, Battaglia di
Enzo Petrucci
Battaglia decisiva che segnò, con la sconfitta di Corradino di Svevia, la definitiva affermazione di Carlo I d'Angiò nel regno di Sicilia. Fu combattuta il 23 [...] marcia. Henri de Courence portava le insegne reali con i gigli della casa di Francia e per questo fu scambiato dalle truppe sveve per la stessa persona del re. Le due schiere angioine, secondo il piano di battaglia, non dovevano impedire al nemico l ...
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Cistercensi
Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto [...] conclusioni si perviene se si considera il numero dei vescovi monaci che ressero le diocesi del Regno di Sicilia in età sveva: ben ottantuno, di cui ventiquattro cistercensi. Di essi però non meno di dodici, vale a dire la metà, sono attestati dopo ...
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Federico II d'Aragona, re di Sicilia
Pietro Palumbo
Terzogenito di Pietro III d'Aragona e di Costanza figlia di Manfredi, nacque nel 1272. Nel 1291 fu nominato luogotenente in Sicilia dal fratello Giacomo, [...] in un certo momento viva simpatia per il sovrano siciliano, per tanti aspetti sfortunato epigono e non rinnegatore dei grandi predecessori svevi.
Bibl.-P. Rajna, Testo della lettera di frate Ilario e osservazioni sul suo valore storico, in D. e la ...
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GARUFI, Carlo Alberto
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Nacque a Palermo il 14 febbr. 1868 da Gennaro e Domenica Ciampallari; nel 1891 conseguì il diploma in paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato e nel 1894 la laurea [...] Roccapalumba dal feudo all'abolizione della feudalità (Palermo 1922) e sulle Benedettine in Sicilia da s. Gregorio al tempo svevo (Roma 1932); pubblicò ancora, una memoria Per la storia dei monasteri in Sicilia nel tempo normanno (in Archivio storico ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...