Letterato italiano (Trieste 1902 - Milano 1965); la sua figura di intellettuale raffinato ed eccentrico, dapprima nota nella ristretta cerchia degli specialisti, è stata oggetto di crescente interesse [...] svolse un ruolo importante di suggeritore (fu lui a raccomandare a Montale nel 1925 la lettura delle opere di Svevo, allora quasi sconosciute in Italia) e di consulente di case editrici come Frassinelli, Einaudi, Astrolabio e soprattutto Adelphi, il ...
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Critico letterario (Narbona 1888 - fucilato dai Tedeschi nel 1944 a Buchenwald). Della sua attività di critico elegante e accurato (XXe siècle, 1924; Du côté de Marcel Proust, 1929; Inquiétudes et reconstructions, [...] de 1870 à nos jours (1930), ecc. Tradusse in francese il teatro di Pirandello e contribuì alla "scoperta" di Italo Svevo. Tentò anche, con un certo successo, la prosa narrativa: Le premier de la classe (1921); La grenouille et les trois nourrices ...
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DEL VECCHIO, Alberto
Mario Caravale
Nacque a Lugo di Romagna il 1ºluglio 1849 da Salomone e da Giulia Sanguinetti.
Studiò giurisprudenza a Pisa e mostrò ben presto un particolare interesse per la storia [...] , V[1870], pp. 508 ss.). Si laureò nel 1871 con una tesi sull'ordinamento del Regno di Sicilia nel periodo svevo, tema che successivamente approfondì nel saggio Intorno alla legislazione di Federico II imperatore, Firenze 1872 e nella monografia La ...
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Ecberto di Andechs, vescovo di Bamberga
Nacque verso il 1175 dal conte Bertoldo VI di Andechs-Merania e da Agnese di Rochlitz. Prevosto del duomo di Bamberga, nel febbraio del 1203 divenne vescovo di [...] e in seguito anche riammesso a corte. Nel 1217-1218 partecipò alla crociata in Egitto. Con l'affermarsi del partito svevo E. tornò a occuparsi degli affari dell'Impero. A partire dal 1225 compare spesso come consigliere influente di Federico II ...
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Critico letterario italiano nato a Padova nel 1936, fu allievo a Napoli di Toffanin e di Battaglia; in quell'università insegnò e animò una numerosa scuola, sino a che si trasferì nell'università [...] - nella nostra letteratura - nei suoi modelli esemplari, Nievo, Pirandello e Svevo (si veda in particolare il volume postumo Stagioni dell'Apocalisse. Verga, Pirandello, Svevo, 1998). Egli - per il costante controllo di coscienza che ha esercitato ...
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PAMPALONI, Geno
Serena Andreotti Ravaglioli
Giornalista e critico letterario, nato a Roma il 25 novembre 1918. Compì gli studi universitari a Firenze e alla Scuola Normale di Pisa, iniziando assai presto [...] , a cura di E. Cecchi e N. Sapegno, 1969, 19872, nel quale ha scritto anche il capitolo La nuova letteratura; a Svevo è dedicata una monografia del 1974), C. Alvaro, V. Brancati, E. Vittorini, C. Pavese (tredici saggi, dai quali emerge un ritratto ...
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MESSINA (gr. Ζάγκλη; Μεσσάνα; lat. Messana; A. T., 27-28-29)
Giuseppe CARACI
Guido LIBERTINI
Enrico MAUCERI
Guido LIBERTINI
Nino CORTESE
Tammaro DE MARINIS
Giuseppe CARACI
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Città della Sicilia [...] per instaurare un vero e proprio ordinamento comunale nella città fu compiuto dopo la morte di Corrado IV, in opposizione agli Svevi, al pontefice e a Pietro Ruffo che avrebbe voluto creare nell'isola uno stato indipendente con capitale Messina; e si ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna, nacque nel 1165. Di corpo saldo e di acuta intelligenza, fu coraggioso, ambizioso, ostinato come il padre, pur [...] ispirato da sensi di cortigianesca devozione verso l'imperatore, in cui si narrano le vicende della lotta fra Tancredi e lo Svevo. Ambedue queste fonti sono state ripubblicate dal Siragusa (in Fonti per la storia d'Italia, Roma 1897-1908). Il Liber è ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] -von Bezold, 1884-1901, II, p. 250), ma lo si riconosce come un'epoca con un proprio carattere.
Alto Reno, Svevia
Intorno al 1200 il territorio dell'alto Reno era soggetto in gran parte agli effetti del modello dominante rappresentato dalle 'chiese ...
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Uberti
Arnaldo D'addario
Antichissima e potente consorteria fiorentina, ricordata da D. come esempio di stirpe tradizionalmente nobile (Cv IV XX 5), ma ormai in via di decadenza per lor superbia (Pd [...] , dopo l'incoronazione di Manfredi a re di Sicilia e l'avvio del piano di guerra a Firenze. All'appello dello Svevo risposero gli U., i Guidi ghibellini, i Lamberti, gl'Infangati, i Fifanti, i Soldanieri, i Caponsacchi, stanchi di doversi piegare al ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. C. l’unione delle stirpi sveve della Germania...