MONACI ITALO-GRECI
TThomas Hofmann
La valutazione della politica sveva nei confronti dei conventi greci dell'Italia meridionale, da parte degli studiosi, appare oscillante: da un lato, Federico II e [...] una sorta di garanzia contro i soprusi ecclesiastici e laici dell'ambiente latino e che rimasero fedeli alla causa degli Svevi anche negli anni del confronto con il papato. L'esempio migliore è fornito dai componimenti filoimperiali della cerchia di ...
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NICOLA DA BARI
EEdoardo D'Angelo
Il nome di N., quale scrittore d'età sveva, ci è noto da un testo contenuto nel manoscritto 642 della Biblioteca Universitaria di Erlangen (sec. XV, cc. 233-236): si [...] alla cronologia di Piero, l'operetta contenuta nel manoscritto tedesco è da collocare tra il 1238-1239 e il febbraio 1249.
In età sveva sono attestati in Bari, secondo il Codice Diplomatico Barese (I, Bari 1897, pp. 180, 182; CI, Bari 1906, p. 83; cf ...
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DECIMA
KKristjan Toomaspoeg
Nel periodo successivo alla conquista normanna del Mezzogiorno, quando l'assetto della Chiesa meridionale fu ristabilito e riorganizzato, i duchi e i conti normanni e poi [...] verificare i diritti decimali delle singole diocesi. Queste inchieste o inquisizioni, che vennero periodicamente avviate sia in epoca sveva che in quella angioina (oggetto delle ricerche, solo in parte pubblicate, di Eduard Sthamer, di Norbert Kamp e ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] II non avrebbe tenuto a lungo. Sempre in settembre, il 9, era poi scoppiata l'insurrezione di Viterbo contro il dominio dello Svevo.
A provocarla non era stato in prima persona il papa, che, pur essendone stato informato, si limitò a stare a vedere ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] sono pervenuti. Anatoli nel suo impegno presso la Curia sveva mantenne i rapporti con gli ambienti ebraico-provenzali che in contatto con la Curia federiciana.
Di estremo rilievo per l'Italia sveva è il pensiero di Judah-ha-Cohen (nato a Toledo, ca. ...
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FILANGIERI, Enrico
Norbert Kamp
Figlio di Guido, feudatario di Nocera (morto nel 1256) e fratello di Pietro cappellano pontificio (morto nel 1290) e di Riccardo, elevato alla dignità comitale con l'investitura [...] . È probabile che il cambiamento di campo fosse stato mediato dal fratello Riccardo, il quale era passato per tempo dalla parte sveva. Nell'agosto 1258 il F. accettò l'invito ad assistere all'incoronazione di Manfredi a re di Sicilia a Palermo.
Il ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] , ma in un contesto che, da parte papale, si auspicava diverso da quello dell'unio Regni ad Imperium, quale era nella prospettiva sveva, specialmente di Enrico VI. O. non si trovò a scrivere la sua azione su di una pagina bianca (o quasi) come era ...
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BERARDO de Castacca (de Costa, Costaca)
Alessandro Pratesi
Discendente, come sembra, da nobile famiglia barese, fu eletto alla cattedra arcivescovile di quella città, dopo la morte del presule Doferio, [...] . 65, 180, 185. 222; C. Eubel, Hierarchia catholica..., I, Monasterii 1913, pp. 128, 388; F. Carabellese, Il Comune pugliese durante la monarchia normanno-sveva, Bari 1924, pp. 129-132; Dictionnaire d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VIII, coll. 322-324. ...
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Montecassino
Mariano Dell'Omo
"Fredericus quondam Romanorum Imperator et post eum duo filii eius Corradus videlicet et Manfredus, subtractis iuribus et rebus nostri Monasterii Casin[ensis] cui in patiencia [...] 1999, pp. 23, 50-51, 91, 95, 122-123, 140, 142 n. 69;
H. Houben, Monachesimo e monarchia nel Mezzogiorno normanno-svevo, in Dove va la storiografia monastica in Europa? Temi e metodi di ricerca per lo studio della vita monastica e regolare in età ...
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Leone IX, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002, dal conte Ugo d'Eguisheim e da sua moglie Helvide (di Dabo?), in Alsazia, dunque in un territorio di lingua germanica. I genitori parlavano [...] optato per la scuola di Toul. Il vescovo Berthold, nel 1007, governava con fermezza la diocesi: era di origine sveva o alemanna, e a questo titolo aveva potuto conoscere la famiglia comitale alsaziana. Brunone ritrovò in questa scuola lontani cugini ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...