AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] la stesura ultima, di cui si possiede il piano dettagliato, doveva comprendere cronache dell'età bizantino-araba, normanno-sveva e angioino-aragonese. Il disegno dell'opera, che nell'intenzione dell'A. doveva essere la prima raccolta sistematica ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] erudita bizantina nelle sue sopravvivenze provinciali, in questo caso la Creta veneziana invece dell’Italia meridionale normanno-sveva e angioina.
Nel contempo Pertusi consolidò la sua presenza internazionale. Già nel 1966 in occasione del XIII ...
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ANDREA d'Isernia
Francesco Calasso
Scarsi i ragguagli sicuri sulla sua vita: nelle sue opere e in tutti i documenti che lo riguardano, è ricordato col nome della storica città del Sannio che gli diede [...] diritto penale, profonde innovazioni si erano verificate in quest'epoca nuova, gravemente alterando le strutture dell'ordinamento normanno-svevo, e proprio in quelli che potevano essere considerati come i gangli vitali del sistema: alludiamo ai nuovi ...
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CARABELLESE, Francesco
Biagio Ferrante
Nacque a Molfetta il 13 maggio 1873 da Antonio, proprietario agricolo, e da Chiara Panunzio. Frequentò a Firenze l'istituto di studi superiori, laureandosi nel [...] Trani 1900, I, pp. 67-121); alcuni articoli in L'Arte del Venturi (fra cui: Restauro angioino dei castelli svevi di Puglia, dal gennaio 1909). Non va infine dimenticato, nell'ambito della letteratura meridionalistica, il volume Nord e Sud attraverso ...
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BRASSEUSE (Brayselve, Braisilva), Jean de
Ingeborg Walter
Di nobile famiglia francese e originario della località omonima nel dipartimento dell'Oise, il B. accompagnò in Italia nel 1265 Carlo d'Angiò, [...] del 1266 alla battaglia di Benevento, nella quale Manfredi di Svevia perse il regno e la vita. Con sicurezza sappiamo solo , che doveva segnare la fine irrevocabile della dominazione sveva nel Regno di Sicilia.
Splendido campione della tradizione ...
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GENTILI (Gentile), Pancrazio
Alessandro Pastore
Nacque a San Ginesio, nel Maceratese, presumibilmente nel secondo decennio del Cinquecento, figlio di Lucentino (o Gregorio) e di Clarice Matteucci. Come [...] chiesa di S. Francesco. Nelle sue funzioni di medico subentrò il fratello Matteo; gli sopravvissero la moglie Basilia e i figli Sveva e Gregorio.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Perugia, Sapienza vecchia, Registri dei rettori, 40-45; G.G. de Manliis ...
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GARSIA, Francesco
Rosario Contarino
Nacque nel 1590, forse a Palermo, come attesta G. Galeano, che lo chiama "compositore nostro palermitano" (Muse siciliane, II, 1, p. 222); ma A. Mongitore riferisce [...] ; F. Marletta, La vita e la cultura catanese ai tempi di don Francesco Lanario, in Archivio storico per la Sicilia Orientale, VII (1931), pp. 222, 228; T. Giuffrida, Catania dalla dominazione sveva alla dominazione spagnola, Catania 1981, pp. 305 s. ...
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DOVARA, Girardo da
François Menant
Membro della grande famiglia cremonese, il D., soprannominato Musca, era figlio di Isacco e non è sempre facile distinguerlo nelle fonti dall'omonimo Girardo de Clochaferis [...] Pallavicino al governo dei mercanti, ibid., p. 286; A. Haverkamp, I rapporti di Piacenza con l'autorità imperiale nell'epoca sveva, in Il "Registrum magnum " del Comune di Piacenza. Atti del Convegno intern. di studio (Piacenza, 29-31 marzo 1985 ...
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DELLA TORRE, Napoleone, detto Napo
Anna Caso
Figlio di Pagano (che fu capo della Credenza di S. Ambrogio a Milano fino alla sua morte nel 1241) non se ne conosce con esattezza la data di nascita, né [...] Torre erano legati dal trattato del. gennaio 1265. Mentre l'esercito francese marciava verso il Sud per affrontare i nemici svevi, i ghibellini lombardi, capeggiati dal marchese Oberto Pelavicino e da Buoso da Dovara, e incoraggiati dal re di Sicilia ...
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FIESCHI, Alberto
Giovanni Nuti
Figlio forse primogenito di Tedisio fratello del papa Innocenzo IV, e di Simona, con ogni probabilità della casata dei Camilla, nacque verso il 1210 dalla illustre famiglia [...] si trovavano i Saraceni, già fedelissimi di Federico II, ed il tesoro regio, ridestarono le speranze dei fautori della causa sveva, facendo riardere la guerra. Il F. ed il cardinale Guglielmo, puntando coi loro uomini su Troia, avevano tentato di ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...