Domus
HHubert Houben
La domus, a differenza del castrum, il castello vero e proprio, indica in età federiciana un edificio fortificato di varia natura: un castello di caccia, come quella di Lagopesole, [...] , Le strutture castellari in Puglia, in Itinerari federiciani in Puglia. Viaggio nei castelli e nelle dimore di Federico II di Svevia, a cura di C.D. Fonseca, Bari 1997, pp. 49-53; F. Maurici, Il vocabolario delle fortificazioni e dell'insediamento ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] riconfermò il P. luogo privilegiato di passaggio e mediazione del linguaggio gotico a O, ma anche della cultura germanico-sveva a E. È interpretabile sotto questa luce il fregio del broletto novarese, inserito nel rinnovamento dell'arte comunale del ...
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TOMBE
MMaurizio Delli Santi
Nel dicembre 1250, Federico II di Svevia moriva a Castelfiorentino nell'Alta Puglia: il corpo, secondo le cronache, fu avvolto da un saio cistercense, semplice nella foggia [...] due regine.
Sostanzialmente, attraverso questo breve excursus si deduce la presenza di un elemento tipico della classicità nell'epoca normanna-sveva: ma non si tratterà di mero reimpiego (v. Antico, reimpiego e imitazione dell') bensì di un vero e ...
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COSENZA
C. Bozzoni
(lat. Consentia, Cosentia Bruttiorum)
Città della Calabria, capoluogo di provincia, situata ai margini settentrionali della Sila, alla confluenza del Crati con il Busento, C. si sviluppa [...] monti circostanti, dando forse allora origine ai c.d. casali. C. conobbe un nuovo periodo di floridezza sotto i governi normanno e svevo, dopo che la sua chiesa fu elevata ad arcidiocesi e quando fu scelta a sede del giustizierato di Val di Crati e ...
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WETZLAR
M. Ibsen
(Wiftlaria nei docc. medievali)
Città della Germania centrale, nella regione dell'Assia, sul corso del fiume Lahn.Il centro urbano medievale di W. si sviluppò come insediamento commerciale [...] muraria dai caratteri difformi rispetto agli usi costruttivi locali e invece assimilabili ad altri edifici di epoca sveva, che permettono di ricondurne la costruzione a maestranze imperiali.
Bibl.: G. Dehio, E. Gall, Handbuch der deutschen ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] costretto il Danubio a una marcata ansa verso N. Leggermente più a O si sono sollevate in quest’era la catena del Giura di Svevia (nel Württemberg, orientato in senso SO-NE) e di Franconia (nel Bayern, diretto da S a N). Il corso dell’Elba divide il ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] , D.XXI.2), a New York (Public Lib., 19) e a Roma (BAV, Ross. 255).Accenti del linguaggio franco-svevo, su cui la produzione miniatoria bolognese si aggiorna, specialmente nei manoscritti di argomento giuridico, sono chiaramente avvertibili nelle ...
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MATERA
G. Bertelli Buquicchio
(Materia nei docc. medievali)
Città della Basilicata, capoluogo di provincia, ubicata su uno sperone roccioso calcarenitico. Lo sperone, occupato fin dall'età del Bronzo [...] Calò Mariani, 1978; 1984; Kemper, 1994, pp. 145-177), in cui sono stati individuati elementi sia di origine sveva (Castel del Monte) sia affini all'apparato decorativo vegetale di alcune chiese pugliesi.Legata a soluzioni architettoniche provenienti ...
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NICOLAUS Sacerdos
L. Derosa
Scultore e architetto attivo in Puglia durante la prima metà del 13° secolo.Il nome di N. è tramandato da due iscrizioni legate rispettivamente all'ambone in marmo della [...] N. Pice, Il dictamen di Nicolaus, uno scritto encomiastico dell'età federiciana, in Cultura e società in Puglia in età sveva e angioina, "Atti del Convegno, Bitonto 1987", Studi bitontini, 1989, 47-48, pp. 283-310; G. Bertelli, La produzione vetraria ...
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PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] programs and style, University Park, (Pa.) 1991, pp. 148-159, 209-217 (con bibl.); F. Gandolfo, La scultura normanno-sveva in Campania, Roma-Bari 1999, pp. 111-119; C. Capomaccio, ‘Monumentum resurrectionis’. Ambone e candelabro per il cero pasquale ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...