PIETRO da Prezza
Fulvio Delle Donne
PIETRO da Prezza (Petrus de Prece, Petrus de Precio). – Non si hanno molte notizie sulle origini di questo importante notaio e rinomato dictator, attivo soprattutto [...] letterarie, in Un regno nell’impero. I caratteri originari del regno normanno nell’età sveva: persistenze e differenze (1194-1266), Atti delle diciottesime Giornate normanno-sveve, Bari-Barletta-Dubrovnik 14-17 ottobre 2008, a cura di P. Cordasco - F ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il R. di N. diventò entità a sé (1282) con Carlo I d'Angiò, quando, dopo la ribellione della Sicilia agli Angioini (rivolta dei Vespri, 1282), l'isola passò agli Aragonesi spezzando l'unità tra la ...
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CASTROGIOVANNI
EEnrico Pispisa
Posta al centro della Sicilia, su un ampio terrazzo panoramico a circa 900 m sul livello del mare, la città (l'odierna Enna), alla confluenza di fondamentali strade di [...] 7, 47, 58, 60-61, 112, 132, 140, 143, 239, 241, 248, 326; P. Vetri, Storia di Enna, II, Castrogiovanni dagli Svevi all'ultimo dei Borboni di Napoli, Palermo 1978, pp. 15-37; G. Candura, Storia di Sicilia: Enna-Castrogiovanniurbs inexpugnabilis, Enna ...
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Elezione imperiale
Ernst Schubert
Ai sovrani svevi non era stata tramandata dai loro predecessori una forma di elezione definita, e neppure gli Svevi la lasceranno, a loro volta, in eredità ai loro [...] Codice sassone, che aveva stabilito la suddivisione dei ruoli per inscenare l'elezione del 1273, era nato in epoca sveva. Gli Svevi avevano fissato il luogo dell'elezione, Francoforte, nel senso di una tradizione che fosse garante del diritto. E la ...
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CORRADO DI URSLINGEN, DUCA DI SPOLETO
Nacque verso la metà del sec. XII da una nobile famiglia della Germania meridionale, ma nulla si sa della sua giovinezza né del motivo per cui entrò in stretto contatto [...] con papa Innocenzo III, ma alla fine rinunciò al ducato e abbandonò l'Italia. Nel 1199 era alla corte di Filippo di Svevia, che alla morte di Marcovaldo di Annweiler nel 1202 lo incaricò di sostituirlo nel governo del Regno di Sicilia. Morì poco dopo ...
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OTRANTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Arturo SOLARI
Raffaele CIASCA
Vincenzo VERGINELLI
Città della provincia di Lecce, che sorge sul Mare Adriatico, e propriamente all'inizio [...] Otranto, ribelle ai Normanni, fu ripresa d'assalto nel 1085 da Boemondo, di ritorno dalla Dalmazia. Si mantenne sempre fedele agli Svevi; ma, morto Federico II, fu guadagnata al pontefice. Ridotta in mano di Corrado, fu riperduta poco dopo, ma venne ...
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cameràrio Termine che, nel Medioevo, designava in genere la persona addetta alla custodia del tesoro, all'amministrazione dei beni del sovrano, di una comunità civile o religiosa, ecc. (detto anche camerlengo); [...] nella costituzione comunale era il tesoriere del comune. Nella monarchia normanna e sveva, il gran c. era l'ufficiale preposto alla camera o fisco regio: riceveva il denaro che a questa si versava, aveva cura della persona del re, sopraintendeva a ...
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Monetazione
Lucia Travaini
Federico II lasciò una traccia molto importante nella monetazione del Regno di Sicilia, visibile specialmente nel controllo della produzione e della circolazione della moneta [...] degli spezzati d'oro si estese sempre più man mano che le monete si allontanavano dallo standard del tarì-peso teorico: in età sveva si trovano tarì pesanti fin oltre 10 g e pezzetti di tarì del peso di un decimo di grammo. Benché già nei primi ...
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Comune della Calabria (37,86 km2 con 65.623 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 238 m s.l.m. all’estremità meridionale del Vallo del Crati, che separa l’altopiano della Sila dalla Catena [...] greco-gotica, fu invasa dai Longobardi di Benevento e poi riconquistata dai Bizantini nel 9° secolo. Risorse in età normanna e sveva e nel 14° sec. con gli Angioini, che la fecero sede dell’amministrazione demaniale della Sila. Nel 1458-59 partecipò ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] , 10-18 dicembre 1950), Palermo 1952, pp. 519-534; F. Crosara, Federico II e Ravenna, ibid., pp. 255-281; G. Agnello, Il castello svevo di Prato, "Rivista dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia del-l'Arte", n. ser., 3, 1954, pp. 147-227; M.L ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...