ANDREA d'Isernia
Francesco Calasso
Scarsi i ragguagli sicuri sulla sua vita: nelle sue opere e in tutti i documenti che lo riguardano, è ricordato col nome della storica città del Sannio che gli diede [...] diritto penale, profonde innovazioni si erano verificate in quest'epoca nuova, gravemente alterando le strutture dell'ordinamento normanno-svevo, e proprio in quelli che potevano essere considerati come i gangli vitali del sistema: alludiamo ai nuovi ...
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COLONNA (de Columpna, de Columnis), Giovanni
Norbert Kamp
Appartenente alla nobile famiglia romana che nel corso del sec. XIII forni alla Chiesa alcuni cardinali e al Comune di Roma vari senatori, nacque [...] già subito una prima sconfitta nella resistenza contro l'offensiva sveva in Calabria. Il C. fu consacrato apcor prima della mesi prima della consegna di Messina al luogotenente di Manfredi di Svevia, Federico Lancia, troviamo il C. di nuovo a Roma, ...
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ORSINI, Matteo Rosso
Paola Pavan
ORSINI, Matteo Rosso. – Nacque a Roma intorno al 1230 da Gentile, secondogenito di Matteo Rosso di Giangaetano Orsini, e da Costanza de Cardinale.
Il casato della madre [...] a re di Sicilia. Dopo le battaglie di Benevento e di Tagliacozzo, che segnarono il definitivo tramonto della potenza sveva, tuttavia, tanto Matteo Rosso quanto lo zio, il cardinale Giovanni Gaetano Orsini, si opposero in Curia alle ingerenze di ...
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ultimo
Alessandro Niccoli
Ricorre con notevole frequenza in tutte le opere (una sola volta nelle Rime); non è mai attestato nel Fiore e nel Detto.
Nel suo significato più generico e proprio è attributo [...] perduta la quale non si ha più nulla in cui sperare.
Dopo la morte di Federico II, terzo e u. imperatore della dinastia sveva, l'Impero, secondo D., restò vacante fino all'incoronazione di Enrico VII; u. è usato in relazione a queste vicende in Cv IV ...
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RUSTICO di Filippo
Paolo Rigo
RUSTICO di Filippo (Filippi). – Nacque a Firenze da una famiglia popolare del quartiere di Santa Maria Novella. Suo padre Filippo fu iscritto dapprima all’Arte della seta [...] 147). L’invito sarebbe allora un ironico gesto di sfida alla vigilia della battaglia che segnò il destino della parte sveva in Italia. È possibile, però, ancora, intendere il sonetto, senz’altro ispirato in parte al planctus guittoniano Ahi lasso, or ...
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LA MANTIA, Vito
Maria Antonella Cocchiara
Nacque il 6 nov. 1822 a Cerda, piccolo comune del Palermitano, da Francesco e da Rosa Arcara, entrambi appartenenti a famiglie dell'agiata borghesia terriera. [...] le tappe: dal sistema della libertà della pesca, riconosciuto dal diritto romano, alle concessioni di età normanna, sveva, angioina e aragonese, fino alla normativa di età borbonica e alla vigente legislazione unitaria. Un esame già effettuato ...
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SANSEDONI, Ambrogio,
Michele Pellegrini
beato. – Nacque a Siena attorno al 1220 (il 16 aprile di quell’anno stando agli agiografi), figlio del dominus Buonatacca, attivo protagonista del ghibellinismo [...] .
Meglio documentata è la sua opera a Siena in due fasi cruciali della tormentata stagione che, dopo la catastrofe sveva, portò al definitivo allineamento della città all’ordine guelfo-angioino (1266-73). All’indomani della morte di Manfredi, nel ...
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Angiò
Enzo Petrucci
. La dinastia angioina regnò sull'Italia meridionale dal 1266 al 1435 (A.-Durazzo dal 1382), col titolo di re di Sicilia, anche se il possesso effettivo dell'isola, dopo l'insurrezione [...] italiani del suo tempo, qui non heroico more, sed plebeio secuntur superbiam (I XII 4, 3). Allora, quando regnavano i due sovrani svevi, la Magna Curia di Sicilia fu il punto d'incontro e di raccolta di tutti i più nobili spiriti del tempo, al punto ...
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AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] la stesura ultima, di cui si possiede il piano dettagliato, doveva comprendere cronache dell'età bizantino-araba, normanno-sveva e angioino-aragonese. Il disegno dell'opera, che nell'intenzione dell'A. doveva essere la prima raccolta sistematica ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] erudita bizantina nelle sue sopravvivenze provinciali, in questo caso la Creta veneziana invece dell’Italia meridionale normanno-sveva e angioina.
Nel contempo Pertusi consolidò la sua presenza internazionale. Già nel 1966 in occasione del XIII ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...