CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] mosaïques byzantines de Sicile, CARB 27, 1980, pp. 59-69; F. Gandolfo, Scultori e lapicidi nell'architettura normanno-sveva della chiesa e del chiostro, in Documenti e testimonianze figurative della basilica ruggeriana di Cefalù, cat. (Cefalù 1982 ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] musulmana, l'impostazione è diversa. In primo luogo, le parole arabe adoperate non hanno lasciato tracce nel lessico normanno-svevo, mentre le realtà sono fondamentali in proposito. Non di rado, un emiro faceva edificare una nuova cittadina a fianco ...
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Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] II, Torino 1983 (Storia d'Italia, diretta da G. Galasso, III), pp. 249 ss.
S. Tramontana, La monarchia normanna e sveva, ibid., pp. 437 ss.
M. Caravale, La legislazione statutaria dell'Italia meridionale e della Sicilia, "Storia e politica", 23, 1984 ...
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GUGLIELMO V, detto il Vecchio, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come G. III o G. IV fu l'unico figlio maschio di Ranieri, marchese di Monferrato, e di Gisla (o Gisella) figlia [...] . 37-112; S. Runciman, Storia delle crociate, Torino 1966, II, pp. 660, 673, 683 s., 782; F. Cognasso, Il Piemonte nell'età sveva, Torino 1968, pp. 214 s., 218, 244, 247 s., 250, 252; L. Vergano - S. Gardino, La donazione dei marchesi di Occimiano ad ...
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TIVOLI
P.F. Pistilli
(lat. Tibur)
Cittadina del Lazio in prov. di Roma, posta sulle pendici settentrionali dei monti Tiburtini, nel punto in cui il corso dell'Aniene scende, formando delle cascate, [...] documentato l'appoggio offerto dai Tiburtini a Federico II tra il 1240 e 1242 (Pacifici, 1925-1926).Con la crisi della dinastia sveva all'indomani della morte di Federico II (1250) ripresero con veemenza i contrasti tra T. e il Comune di Roma, da cui ...
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TAFURI, Manfredo
Tessari Cristiano
Nacque a Roma il 4 novembre 1935 da Simmaco, ingegnere al ministero dei Lavori pubblici, e da Elena Trevi, di famiglia ebraica originaria di Ancona. Per l’esclusione [...] ancor prima della laurea, conseguita nel luglio 1960 con un’inconsueta tesi di argomento storico su edifici siciliani di età sveva.
L’impegno editoriale produsse prima articoli inerenti al piano regolatore di Roma e al dibattito urbanistico, e poi la ...
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BERTAUX, ÉMILE
CCosimo Damiano Fonseca
Nacque a Fontenay-sous-Bois il 23 maggio 1869; nel 1888 entrò all'École Normale Supérieure di Parigi dove terminò i suoi studi nel 1893. Conseguita l'agrégation [...] B. per l'arte medievale del Mezzogiorno d'Italia trovò nell'età di Federico II e, più in generale, nell'età sveva uno degli snodi più importanti delle sue ricerche.
Ne costituisce significativa riprova la relazione che lo stesso B. presentò nel 1897 ...
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ORLANDO, Diego
Beatrice Pasciuta
ORLANDO, Diego. – Nacque a Palermo il 24 dicembre 1815 dall’avvocato Francesco Paolo e da Rosalia Catalano.
Appartenente a un’agiata famiglia borghese, da generazioni [...] partendo dalle origini, che per la Sicilia risalirebbero al periodo normanno, passando per le alterne vicende nelle epoche sveva e aragonese per giungere infine all’abolizione del regime feudale, avvenuta formalmente il 12 luglio 1812. Nel lungo ...
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Profetismo
Gian Luca Potestà
L'allestimento di testi profetici rappresentò un motivo fondamentale di propaganda nel conflitto che oppose Federico II al papato. Nel culto imperiale promosso dall'imperatore [...] sarà proseguita dai suoi successori. Il Super Esaiam mira quindi a tenere alta la guardia contro la discendenza sveva. Finalità analoghe presenta il De honeribus prophetarum, un commentario a estratti di profeti veterotestamentari preceduto da una ...
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GREGORIO DA MONTELONGO
WWerner Maleczek
Figlio di un Lando da Montelongo, nacque a Ferentino nei primi anni del XIII sec. da una famiglia imparentata con i conti di Segni, cui apparteneva Innocenzo [...] altro gli si può attribuire la decisione di Innocenzo IV di comminare una serie di pene ecclesiastiche agli alleati dello Svevo. Fino alla partenza di Federico II alla volta del Meridione nel gennaio 1249 G., insieme alle truppe milanesi e piacentine ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...