SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
EEnrico Mazzarese Fardella
Il tentativo di fornire una immagine complessiva dell'amministrazione finanziaria nel Regnum Siciliae durante il regno di Federico [...] II del 1239-1240, a cura di C. Carbonetti Vendittelli, Roma 2002. G. Paolucci, Le finanze e la corte di Federico II di Svevia, "Atti della R. Accademia di Scienze Lettere e Arti di Palermo", ser. III, 7, 1902-1903 (ora in Id., Saggi su Federico II ...
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Città, Regno di Sicilia
Giovanni Vitolo
I trent'anni compresi tra la scomparsa di Guglielmo II (1189) e la celebrazione della Curia generale di Capua da parte di Federico II nel dicembre del 1220, che [...] Campania. Il Medioevo, a cura di G. Pugliese Carratelli, Napoli 1992, pp. 87-136.
Itinerari e centri urbani nel Mezzogiorno normanno-svevo, a cura di G. Musca, Bari 1993.
C. Brühl, L'itinerario italiano dell'imperatore: 1220-1250, in Federico II e le ...
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FONTANA (o de Fontana), Benedetto
Carlo Guido Mor
Figlio di Enrico, vogt di Reams, è l'eroe nazianale dei Grigioni, che ebbe gran parte nell'affermarsi dell'indipendenza della confederazione delle Tre [...] nei varî trattati di pace, si presenta come capo delle forze della lega della Cà di Dio (Caddea, Crualia) nella guerra sveva del 1499. Come tale fece parte della prima spedizione armata in Val Venosta, e comandò tutte le truppe della lega Caddea e ...
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(ant. baglivo) Titolo di pubblico ufficiale, con attribuzioni e autorità molto varie. I b. furono introdotti nell’amministrazione francese da Filippo Augusto con la riforma (1180-90) che divise il territorio [...] e Italia. I Normanni introdussero l’istituto dei baiuli nel Regno di Sicilia, dove si mantennero anche in epoca sveva: erano ufficiali regi a capo delle città e dei loro territori. In Oriente governavano le colonie veneziane nell’Impero bizantino ...
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RUFFO, Pietro I
Ernesto Pontieri
Oriundo di Tropea, in Calabria, appartenente a famiglia di piccoli feudatarî, fu tratto dall'ombra da Federico II, che lo nominò dapprima giustiziere, poi maresciallo [...] erano state mai cordiali, con Manfredi, di cui aveva intuito le intenzioni usurpatrici ai danni della legittima discendenza sveva. E favorito dai tempi e dalle circostanze, gli parve possibile il trasformare il suo vicariato in una effettiva signoria ...
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GIOVANNI da Montecassino
Michela Becchis
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo monaco proveniente dall'abbazia di Montecassino, attivo come miniatore nella seconda metà del XIII secolo. [...] gotico d'Oltralpe. Ma lo stile delle miniature di G. non permette di collocarlo, senza sfumature, tra gli epigoni della cultura sveva. Nella scena che apre entrambi i codici e che illustra il dono del sultano a Carlo, l'arrivo del testo arabo presso ...
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Federico (Federigo) Novello
Gaetano Ragonese
Appartenente alla famiglia dei conti Guidi (v.), F. è ricordato fugacemente da D. in Pg VI 17 tra gli spiriti negligenti, che nell'Antipurgatorio si accalcano [...] , precisa il Torraca, " chiamò uno dei suoi figli Manfredi ed un altro Federico ". Fu egli devoto quindi alla casa Sveva e al partito ghibellino, che dovette seguire il figlio Federigo, ucciso, sembra, da uno dei guelfi Bostoli di Arezzo (forse ...
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Pittore (Ulma 1478 o 1479 - ivi tra il 1547 e il 1549). Si formò nella bottega del pittore tardogotico Jörg Stocker (attivo tra il 1481 e il 1523), con il quale collaborò all'altare di Ennetach (1496, [...] per materiali, S. usò forme rinascimentali mantenendo tuttavia allo stesso tempo il particolare accento narrativo della scuola sveva: Scene della Passione, del cosiddetto primo altare del convento di Wettenhausen (1515, Augusta, Staatgalerie), altare ...
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LEGA
Giovanni Battista PICOTTI
Rosario RUSSO
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Alessandro VISCONTI
. Il termine lega ha servito a designare, in Italia e poi anche in Francia (ligue), nel basso Medioevo e nei primi dell'età moderna, [...] e il duca di Borgogna, che finiva con la morte di quest'ultimo (v. carlo il temerario; luigi xi).
Lega sveva.
Con questa denominazione si designa la lega costituita nel 1488 fra principi, cavalieri e città della Germania meridionale, allo scopo di ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] Le città demaniali, ibid., pp. 127-144. Sulle curie regionali v. A. Marongiu, Sulle "curie generali" del Regno di Sicilia sotto gli Svevi (1194-1266), "Archivio Storico per la Calabria e la Lucania", 18, 1949, pp. 21-43, 121-138; 19, 1950, pp. 45-53 ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...