TRENTO
GGian Maria Varanini
La città di Trento assunse importanza, nel quadro della 'politica dei valichi' dell'Impero tedesco, a partire dal sec. X, quando Ottone I creò la Marca veronese e la aggregò [...] sec. XI (1004-1027) al vescovo della città furono conferiti, come al suo omologo di Bressanone, i poteri comitali.
In età sveva la valle dell'Adige conservò il suo rilevante ruolo di via di comunicazione fra Germania e Italia. Su questo sfondo vanno ...
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CAPACCIO (1246), CONGIURA DI
EErrico Cuozzo
Nel settembre del 1245, poco dopo l'inizio del concilio di Lione (v.), furono scoperti nel convento di Fontevivo, presso Parma, alcuni documenti che rivelavano [...] erano coinvolti alcuni cittadini di Parma. L'imperatore, informato di ciò, si recò subito nella città, fedelissima alla causa sveva, per evitarne la defezione e per incoraggiare i suoi numerosi sostenitori.
A Parma si trovò di fronte a una sorpresa ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] , dominati da signori feudali. La rivolta dei villani contro i feudatari, che verso la metà del Duecento, sotto la dinastia sveva, culminò nella creazione di A., fu preparata da lunghe lotte, come si può desumere dalla lettera del 7 settembre 1229 ...
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Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] intestazione di una via alla sede del cambio, ruga cambi, dalla frequentazione del porto ricordata dallo stesso Federico di Svevia nella lettera all'ammiraglio Nicola Spinola, dove si fa riferimento a carovane di mercanti genovesi e veneziani "qui de ...
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PFIZER, Gustav
Giovanni A. AIfero
Poeta e critico tedesco, nato il 29 luglio 1807, a Stoccarda, ivi morto il 19 luglio 1890. Tranne il periodo degli studî e i primi anni d'attività trascorsi a Tubinga, [...] una qualche parte ai movimenti politici, militando nel campo liberale. Fu uno dei più attivi rappresentanti della scuola poetica sveva e svolse una varia operosità: come poeta lirico ed epico-lirico (Gedichte, 1831 e 1835; Dichtungen epischer und ...
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MULTSCHER, Hans
Fritz Baumgart
Scultore e pittore, nato a Reichenhofen circa il 1400, morto a Ulma al principio del 1467. Nel 1427 è segnalato a Ulma quale cittadino esente d'imposta; nel 1437 firma [...] d'altare di Vipiteno; nel 1458-59 è a Vipiteno. Il M., che può considerarsi l'artista più importante della scuola sveva, subisce in parte l'influsso dei Van Eycke dell'arte borgognona. Il suo colorito tende a raggiungere potenti effetti plastici; l ...
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Oreficeria
Giorgia Pollio
La mobilità delle opere di oreficeria, dei cammei, delle gemme ha provocato la rapida dispersione del tesoro svevo. Talvolta Federico stesso provvide ad alienare propri preziosi [...] dell'arte nell'età federiciana, Roma 1969.
A. Lipinsky, L'arte orafa alla corte di Federico II, in Dante e la cultura sveva. Atti del Convegno di studi (Melfi, 2-5 novembre 1969), Firenze 1970, pp. 97-128.
M. Accascina, Oreficeria di Sicilia dal XII ...
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Pittura
Valentino Pace
La definizione di "pittura federiciana" nasce con un'accezione estensiva, con riferimento a un contesto crono-topografico, o temperie culturale, talora estesi al di là di Federico [...] , a cura di E. Mattiocco, Sulmona 1995, pp. 58-60.
E. Mattiocco, Una mostra sulle tracce degli Svevi, ibid., pp. 46-48.
V. Pace, Pittura e miniatura sveva da Federico II a Corradino: storia e mito, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e ...
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CORRADO I D'ANTIOCHIA
AAlberto Meriggi
Nacque tra il 1240 e il 1241, da Federico, a sua volta figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia, e da Margherita di Poli.
C. fu sempre presente [...] vendicarsi sulla figlia di C., da lui tenuta in ostaggio. Ma le notizie sull'imminente arrivo nel Regno di Corradino di Svevia distolsero l'angioino da quel proposito e lo costrinsero a rivolgere i suoi pensieri a problemi politici e militari ben più ...
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Feudo quaternato
GGiancarlo Vallone
La feudistica e l'antiquaria conoscevano l'origine del feudo quaternato nel modo superficiale indicato dall'etimo e con la piena coscienza che fosse istituto peculiare [...] feudo quaternato può non avere (Vallone, 1999); né deve fuorviare l'altra identificazione con il castrum, che già in età sveva sembra essere sinonimo più di 'terra abitata' che solo di 'fortificazione'. Il rigido dirigismo federiciano e l'esigenza di ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...