ORSINI DEL BALZO
Alessandro CUTOLO
Ernesto PONTIERI
. Famiglia nobile, il cui capostipite è Raimondo o Raimondello Orsini, secondogenito di Niccolò Orsini conte di Nola e d'una donna di casa Sabran, [...] nato nella seconda metà del sec. XIV. Per eredità del conte di Soleto, Raimondo del Balzo, fratello dell'ava Sveva del Balzo, ne doveva ereditare i beni; ma, contravvenendo a ciò, Niccolò Orsini fece succedere in quei feudi il primogenito Roberto, ...
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Vedi SIPONTO dell'anno: 1966 - 1997
SIPONTO (v. vol. VII, p. 329)
M. Mazzei
Nell'area circostante la basilica romanica di Santa Maria si riconosce il luogo della città romano-medievale di S., abitata [...] sino al suo abbandono avvenuto nel XIII sec. con il trasferimento degli abitanti nella nuova fondazione sveva di Manfredonia. La documentazione archeologica di S., con l'eccezione di rari frammenti di ceramica daunia, inizia solo a partire dal II sec ...
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ROCCAFORTE del Greco (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Isnardi
Paese della provincia di Reggio di Calabria, nell'alto bacino della fiumara Amendolea (Halex dell'età classica), sulle pendici meridionali dell'Aspromonte, [...] a 938 m. s. m. Roccaforte fu prima, con Roghudi, Africo, Condofuri un casale di Bova, poi dipese feudalmente, nell'età sveva e nell'angioina, dal castello di Amendolea, col quale passò nel sec. XIII alla casa dei Ruffo; localmente il nome è Vunì (cfr ...
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PIGNATELLI, Bartolomeo
Pietro Dalena
PIGNATELLI, Bartolomeo. – Discendente da una nobile famiglia napoletana, nacque verosimilmente a Brindisi intorno al 1200. Nel 1239 fu chiamato da Federico II a [...] 1910 (recens. di E.G. Parodi, in Bullettino della società dantesca italiana, XVIII [1911], p. 72); A. Salinas, Un palinsesto araldico svevo-angioino nel duomo di Messina, in Bollettino d’arte, V (1911), n. 3-4, pp. 89-92; E. Pontieri, Ricerche sulla ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] dalla seconda metà del sec. XII fino alla prima metà del XIV, contiene le liriche di ben due esponenti della dinastia sveva. Il manoscritto si apre infatti proprio con la miniatura dell'imperatore Enrico VI, al quale sono attribuite liriche d'amore ...
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Uomo politico e poeta (n. 1456 circa - m. Napoli 1486); secondogenito di Antonello; entrò ancora giovane nella corte napoletana come consigliere e segretario regio. In relazione con i più celebri umanisti [...] Studio napoletano, fu accademico pontaniano. Il padre gli cedette la contea di Policastro e gli procurò la mano di Sveva Sanseverino, figlia del conte di Lauria e nipote del principe di Salerno, proprio quando costoro ordivano la congiura contro ...
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Figlio di Federico II e di Iolanda di Brienne, nacque ad Andria in Puglia nel 1228. Nominato prima duca di Svevia e di Alsazia, nel 1237, dopo la ribellione del fratello maggiore Enrico fu proclamato re [...] errore dando la tutela del figlio, con un gesto che voleva essere abile, a chi aveva il programma di distruggere la casa sveva, e la difesa del regno a uno straniero e inviso, con esclusione del fratello che solo poteva raccogliere intorno a sé le ...
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Comune della prov. di Cosenza (28,6 km2 con 13.704 ab. nel 2007).
In posizione strategica, sul Tirreno, fu importante fortezza bizantina, inespugnabile ai Longobardi del ducato di Benevento (sec. 6°-8°). [...] Durante l’occupazione saracena (fino all’884) fu base di rifornimento delle imprese corsare e sede di un emirato; il suo sviluppo continuò in epoca normanno-sveva, poi decadde progressivamente. ...
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elettori imperiali
In seguito alla dissoluzione dell’impero carolingio il titolo imperiale fu associato alla corona del regno di Germania, uno dei regni (insieme all’Italia, alla Francia e alla Borgogna), [...] . Alcuni re riuscirono a trasmettere il titolo al figlio, e ciò portò alla formazione di dinastie (Sassone, Salica, Sveva), ma restò comunque importante il consenso degli altri principi tedeschi. Dal 1180 questa consuetudine fu istituzionalizzata e i ...
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HOHENSTAUFEN (A. T., 56-57)
Elio Migliorini
Castello, di cui restano solo pochi ruderi, posto al centro del Württemberg, nel Giura Svevo, 684 m. s. m., costruito nel 1070 e distrutto nel 1525 insieme [...] benedettino di Lorch. Poco sotto la cima è il piccolo villaggio di Hohenstaufen, che conserva alcuni ricordi della casa imperiale sveva che da esso trasse origine, tra cui una chiesetta murata che, secondo la leggenda, dovrà essere riaperta solo al ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...