FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] F. inizia questa sua collaborazione nel marzo del 1515, in una Firenze da tre anni di nuovo medicea, dando in luce uno Svetonio dedicato a Luigi del Rosso, cui fanno seguito, nel 1517, in marzo un volume di storici romani (Erodiano, Aurelio Vittore ...
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GABI, Simone, detto Bevilacqua
Alfredo Cioni
Nato a Pavia non molto dopo il 1450 da un Pietro de Gabi (de Gabiis), nessun documento è stato rinvenuto che informi della sua famiglia, della sua gioventù [...] 1506. Durante l'ultimo decennio del sec. XV il G. pubblicò opere di classici: Cicerone, Giovenale, Plauto, Svetonio, tutte commentate. Pubblicò opere di padri della Chiesa (s. Tommaso, s. Bernardo, Tertulliano); opere scientifiche di autori antichi ...
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GIOVANNI da Legnano
Margherita Breccia Fratadocchi
Di G., il cui cognome secondo alcuni studiosi (Sutermeister, I, p. 14 n. 15; Ganda, 1984, p. 54) sarebbe stato de Rapis o Rappi, sono ignote le date [...] .
Dopo le prime tre edizioni stampate nel 1480 con A. Zarotto - le Elegantiolae di A. Dati, Tito Livio e Svetonio - l'andamento della produzione di G. si configura in modo piuttosto irregolare. Il catalogo, comprensivo delle opere stampate dai figli ...
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DE LIGNAMINE (Del Legname, La Legname, o Legname), Giovanni Filippo
Carmelo Alaimo
Nacque intorno al 1428 a Messina da nobile famiglia. La data di nascita è desumibile dalla dedica dell'Herbarium di [...] intensa: dalla sua tipografia uscirono nel luglio e nell'agosto del 1470 il De XII Caesarum vitis libri XII di Svetonio e le Institutionum oratoriarum libri XII di Quintiliano, stampati coi caratteri dell'Hahn. Il volume di Quintiliano è senz'altro ...
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DOMENICO da Pistoia
Paola Scarcia Piacentini
Le sole notizie che attualmente si hanno su questo domenicano figlio di Daniello o Daniele da Pistoia sono strettamente legate con la storia della tipografia [...] G. I., 8537), il De viris illustribus urbis Romae di Sesto Aurelio Vittore (I. G. I., 1086), il De grammaticis etrhetoribus di Svetonio (I. G. I., 9226), forse un Lattanzio (Diario, cc. 72v, 73v), l'Argonauticon di Valerio Flacco (I. G. I., 10051) e ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] base di un manoscritto molto antico, furono pubblicate insieme con altri scritti di Plinio, il De viris illustribus di Svetonio e i Prodigi di Giulio Ossequiente, anch'essi appena rinvenuti da Giocondo in un convento francese.
Ma nella primavera ...
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alea iacta est
‹àlea ...› (lat. «il dado è stato gettato»). – Motto, proverbiale già presso gli antichi, che si ripete tuttora nell’intraprendere un’azione irrevocabile. Secondo Svetonio l’avrebbe pronunciato Cesare al passaggio del Rubicone...
vis comica
‹vis kòmika› locuz. lat. (propr. «forza comica»). – Espressione (di origine non classica) che trae origine da una errata interpretazione di alcuni versi attribuiti a Giulio Cesare (e tramandati da Svetonio) in lode di Terenzio,...