Pittore italiano (Gorizia 1883 - Trieste 1931). Visse ritirato esponendo di rado, ma fu in contatto, a Parigi, con gli esponenti delle moderne correnti. La sua pittura, non esente da motivi letterarî, [...] ha spunti surrealisti e metafisici e mira a suggestivi effetti di sogno. ...
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Romanziere francese (Acy-en-Multien, Oise, 1907 - Meillonas, Ain, 1965). Tra i fondatori a Reims del gruppo dei Simplistes, primo nucleo del Grand jeu animato da R. Daumal, si avvicinò poi ai surrealisti, [...] quindi si legò al partito comunista, con cui ruppe nel 1956. Originale rievocazione della Resistenza, cui aveva preso parte, è il suo primo romanzo, Drôle de jeu (1945; trad. it. 1949), cui seguirono il ...
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Pittrice canadese naturalizzata statunitense (Maklin, Canada, 1912 - Taos, New Mexico, 2004). Negli Stati Uniti dal 1932, dopo aver studiato alla Columbia University, si dedicò fino al 1957 anche all'insegnamento. [...] Decantata dagli aspetti biomorfico-surrealisti, la sua ricerca si andò sempre più indirizzando verso una semplificazione geometrica che, se per alcuni aspetti (reticoli, bande, monocromia) sembra inserirsi nella corrente minimalista, se ne distacca ...
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Pittore belga (Lessins 1898 - Bruxelles 1967). Dopo brevi esperienze futuriste e cubiste, nel 1925 si unì al gruppo surrealista. A Parigi, dove rimase fino al 1930, fu amico di P. Éluard. I primi quadri [...] surrealisti di M. ricercano un effetto sconcertante con un gioco di scambî, opposizioni, combinazioni di oggetti comuni, riprodotti con estrema fedeltà naturalistica (La bagnante, 1925, Charleroi, Musée des beaux-arts; L'impero delle luci, 1954, ...
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Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...] del dada a New York, nel 1921 si trasferì a Parigi, divenendo parte della comunità artistica dada e surrealista e continuando la sua ricerca all'insegna della sperimentazione. Nel 1940 ritornò negli USA, dedicandosi prevalentemente alla pittura ...
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Pittore e scultore tedesco (Katowice 1902 - Parigi 1975). Lavorò a Berlino con G. Grosz; dal 1933, all'avvento del nazismo, si dedicò alla grafica pubblicitaria. Trasferitosi a Parigi nel 1938, intensificò [...] il contatto con gli ambienti surrealisti, che avevano accolto con entusiamo fin dal 1934 la sua prima "bambola", manichino articolato, protagonista di fotografie, pubblicate su Minotaure; una seconda versione aveva anche ispirato una serie di poesie ...
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Pittore e illustratore italiano (Oderzo 1876 - Milano 1954). Soggiornò a Monaco (1898) e collaborò alla rivista Jugend; s'impose con le illustrazioni per La secchia rapita di Tassoni (1903) e col ciclo [...] invenzioni. Nello stesso gusto dipinse quadri, acquerelli e pastelli e illustrò Baudelaire, Rimbaud, Verlaine. Invitato dai surrealisti francesi a entrare nel loro gruppo, preferì lavorare in totale solitudine. Ha eseguito disegni e studî anche per ...
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Poeta slovacco (n. Brodzany, Slovacchia occid., 1919 - m. 2007). Nei versi del suo primo periodo (Vidím všetky dni a noci "Vedo tutti i giorni e le notti", 1939; Zrkadlo a za zrkadlom "Lo specchio e dietro [...] fece più riflessiva (Ďakujem ti "Ti ringrazio", 1957; More bez odlivu "Mare senza riflusso", 1960), per poi tornare a procedimenti surrealisti, inseriti però in una visione più oggettiva e razionale (Básne o sne "Poesie sul sogno", 1962; Oči a brezy ...
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Pseudonimo dello scrittore congolese di lingua francese Gérard-Félix Tchicaya (Mpili, Pointe-Noire, 1931 - Bazancourt, Marna, 1988). Dopo studî in Francia, all'indipendenza del Congo (1960) tornò in patria [...] per appoggiare P. Lumumba; lavorò poi all'UNESCO. Esordì come poeta, influenzato da Rimbaud e dai surrealisti (Le mauvais sang, 1955; À triche-coeur, 1958; Le ventre, 1964; Arc musical, 1970; La veste d'intérieur, 1977). Si dedicò quindi al teatro, ...
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Pittrice e scrittrice inglese (Londra 1917 - Città di Messico 2011). Nella sua giovinezza, a Londra, frequentò l'accademia aperta dal purista A. Ozenfant e incontrò, nel 1937, M. Ernst col quale si trasferì [...] a Parigi e poi a Saint-Martin-d'Ardèche. In quegli anni cominciò a dipingere quadri surrealisti e a scrivere racconti fantastici: La Maison de la peur, 1938; La dame ovale, 1939. Quando M. Ernst venne internato in un campo di concentramento, fuggì in ...
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surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...
surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...