Artista naïf francese (Charmes, Drôme, 1836 - Hauterives, Drôme, 1924). Tra il 1879 e il 1912 costruì a Hauterives, con materiali diversi (pietra, ciottoli, conchiglie, ecc.), un Palais idéal. Ricco di [...] e iscrizioni, articolato in più ambienti, l'edificio, lungo 25 m e alto 14, fu particolarmente apprezzato dai surrealisti (dal 1969 è tra i monumenti storici della Francia). Terminato il palazzo, Ch. attese all'edificazione della sua tomba ...
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Pittrice (Buenos Aires 1918 - Parigi 1996), figlia di un argentino e di una triestina, si formò a Trieste e dal 1933 si stabilì a Parigi. Con un virtuosismo stilistico fortemente legato alla pittura del [...] º (soprattutto i ferraresi e i fiamminghi) e al manierismo, la F. crea un mondo fantastico affine a quello dei surrealisti, ma con una vivezza plastica e coloristica derivata dalla pittura metafisica. Dal 1944 lavorò anche per il teatro, collaborando ...
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Scrittore e pittore belga di lingua francese (Namur 1899 - Parigi 1984), naturalizzato francese nel 1955. Nel 1920 s'imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe, interrompendo gli studî di medicina [...] poesia attraverso la lettura dei mistici e di Lautréamont. Trasferitosi a Parigi nel 1924, entrò in contatto con gli ambienti surrealisti, si legò a J. Supervielle, M. Ernst, P. Klee, e diresse la rivista Hermès (1937-39). Fin dalle prime raccolte ...
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Pittore (Aberdeen 1915 - Provincetown, Mass., 1991). Intraprese studî di filosofia e di estetica presso la Stanford University e la Harvard University, approfondendo il suo interesse per la cultura europea [...] pittura furono l'incontro con M. Schapiro, l'amicizia con Matta e la frequentazione di artisti europei, soprattutto surrealisti, rifugiati a New York. Tra i principali esponenti dell'espressionismo astratto, M. si distinse per il particolare rigore ...
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Pittore francese (Bordeaux 1840 - Parigi 1916), considerato il maggiore rappresentante del simbolismo pittorico. La sua produzione, caratterizzata da soggetti inusuali e bizzarri legati al mondo onirico, [...] e dell'olio. Amato dai poeti simbolisti (in particolare Mallarmé), fu particolarmente apprezzato dai Nabis, e in seguito dai surrealisti.
Vita
Appassionato di scienze naturali, musica, poesia, dopo aver studiato disegno a Bordeaux, nel 1858 R. si ...
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Fotografo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1894 - New York 1985). Iniziò a fotografare nel 1912, fornendo drammatici reportage della prima guerra mondiale, ma gran parte dei negativi furono [...] ad honorem dell'accademia ungherese di fotografia. Si trasferì nel 1925 a Parigi dove si avvicinò, senza vera adesione, ai surrealisti e ai dadaisti e dove collaborò a numerose riviste e allestì mostre delle proprie opere. Nel 1936 partì per gli USA ...
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Pittore ceco (Praga 1919 - ivi 2000). Fece parte del gruppo surrealista RA, poi del surrealismo rivoluzionario (1947-48) e infine del circolo di K. Teige e del poeta e teorico V. Effenberger (Nymburk 1923 [...] e utilizzò il dripping, la tecnica pittorica elaborata in modo più compiuto da J. Pollock alla fine degli anni Quaranta, basata su un utilizzo dei colori sulla tela ispirato a quei processi di scrittura automatica propugnati appunto dai surrealisti. ...
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Pittore romeno (Pietra-Naemtz, Romania, 1903 - Parigi 1966). Nel 1930 si recò a Parigi, dove rimase fino al 1934. Dal 1934 al 1938 di nuovo a Bucarest; nel '38 era a Parigi, di dove fuggì durante l'occupazione [...] . Dal 1945 di nuovo a Parigi. Partecipò a tutte le maggiori manifestazioni ufficiali e a tutte le manifestazioni del gruppo surrealista dal 1930 al 1940, e nuovamente nel 1959. La sua pittura, di alta ed esigente qualità, si distacca dalla tecnica ...
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Pseudonimo del poeta francese Isidore Ducasse (Montevideo 1846 - Parigi 1870), figlio di un cancelliere del consolato francese a Montevideo; nel 1867 venne a Parigi, nel 1868 pubblicò il primo degli Chants [...] dell'epopea e soprattutto della Bibbia, esprimono una rivolta spirituale e letteraria che preannuncia la poetica di A. Rimbaud e dei surrealisti. L. attendeva alle Poésies (2 fasc., 1870) e a un'altra opera (di cui non lasciò che la prefazione, pubbl ...
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Kyrou, Ado (propr. Adonis)
Daniele Dottorini
Critico e regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato ad Atene il 18 ottobre 1923 e morto a Parigi il 4 novembre 1985. Fu uno dei teorici [...] della settima arte, al centro della quale sta il rapporto tra il cinema, la vita e il sogno: il cinema è surrealista per essenza, in quanto i suoi elementi costitutivi (il montaggio, la sovrapposizione di immagini, il rapporto tra ciò che viene ...
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surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...
surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...