Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] nel mondo, permette a Pollock di sperimentare in autonomia qualcosa di più personale e originale, superando la lezione del surrealismo.
Esprimersi con gesti spontanei
Verso il 1947 Pollock si trasferisce a Long Island, fuori New York, in un ambiente ...
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Richter, Hans
Bruno Di Marino
Pittore, regista, storico e teorico tedesco del cinema sperimentale, nato a Berlino il 6 aprile 1888 e morto a Muralto (Locarno) il 1° febbraio 1976. Tra i massimi esponenti [...] segnò un primo passaggio verso la figurazione che si completò con Vormittagsspuk (1928; Gioco di cappelli), opera decisamente dada-surrealista, celebre per l'immagine di alcune bombette che volteggiano nell'aria, ed Everyday (1929).Per tutti gli anni ...
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PIANTA, Francesco
Massimo De Grassi
PIANTA, Francesco. – Figlio di Alvise e di Iseppa Cassani, nacque a Venezia, in contrada San Samuele, nel 1634 (Lacchin, 1930).
Il padre apparteneva a una famiglia [...] , a cura di W. Arslan, in Inventario degli oggetti d’arte d’Italia, VII, Roma 1936, p. 175; G. Marchiori, Un intagliatore surrealista del Seicento, F. P. junior, in Emporium, LXXXVI (1937), pp. 551-556; M. Praz, Le bizzarre sculture di F. P., Venezia ...
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GELMETTI, Vittorio
Pasqualino Bongiovanni
Nato a Milano il 25 apr. 1926 da genitori piemontesi (il padre era ufficiale di carriera, la madre figlia di un pastore protestante), trascorse l'infanzia a [...] dalla musica elettronica pura, adottando nuove tecniche compositive quali il "collage musicale" (di origine dadaista e surrealista), la manipolazione di brani preesistenti, oltre all'utilizzo di strumenti tradizionali.
Il 1963 fu anche l'anno ...
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COLTELLACCI, Giulio
Francesca Pagnotta
Nacque a Roma il 12 apr. 1916 da Italo Roberto e da Ida Colasanti, in una famiglia originaria di Palestrina. Contro la volontà dei suoi parenti, che lo volevano [...] l'altro anche con il bozzetto per la copertina speciale del primo numero postbellico con una divertente composizione di sapore surrealista, che riscosse un grande successo.
Da Parigi non interruppe i contatti con il mondo artistico italiano: nel 1946 ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] del talento visionario e della libertà inventiva di J., memore della tenerezza poetica e crudele espressa dalla lezione surrealista di Jean Cocteau, un viaggio iniziatico nei meandri dell'inconscio infantile implicato in incubi a sfondo sessuale ...
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Stone, Oliver
Roy Menarini
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 15 settembre 1946. Dopo una solida esperienza come sceneggiatore, che gli ha consentito [...] , con The Doors (1991), ha messo a punto uno stile ispirato in parte al videoclip e in parte all'antica lezione surrealista. Nel 1992 ha ottenuto due nominations come regista e sceneggiatore per JFK (1991; JFK ‒ Un caso ancora aperto), monumentale ...
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Dulac, Germaine
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Charlotte Elisabeth Germaine Saisset-Schneider, regista, produttrice e teorica cinematografica francese, nata ad Amiens il 17 novembre 1882 e morta a Parigi [...] e dallo stesso Artaud con l'accusa di risolversi in un'"orgia di trucchi", senza cogliere lo spirito rivoluzionario del Surrealismo.
Tra il 1928 e il 1929 la D. si interessò al rapporto tra immagine e musica, realizzando alcuni cortometraggi: Celles ...
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Levinson, Barry
Anton Giulio Mancino
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Baltimora il 6 aprile 1942. Nel far prevalere l'arte dello sceneggiatore su [...] opera più personale, Toys (1992; Toys ‒ Giocattoli), influenzata visivamente dall'iconografia e dal cromatismo futuri-sta, dadaista e surrealista, e in particolare da F. Depero, M. Duchamp e R. Magritte, ha tuttavia permesso all'eclettico regista di ...
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Lewin, Albert
Altiero Scicchitano
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, nato a New York il 23 settembre 1894 e morto ivi il 9 maggio 1968. Autore anomalo nel panorama del cinema americano [...] il Technicolor di Pandora and the Flying Dutchman che L. dà il meglio di sé: in un bric-à-brac surrealista vorticante attorno a una fulgida Ava Gardner, tra mitologia greca e leggende germaniche, poesia romantica, languori fitzgeraldiani ed esotismo ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...